Cap 13: Cassandra
Portare Raps al negozio di Xavier attraverso il mercato non fu facile. Lei si distraeva facilmente dai negozi e dai venditori. A essere onesta, anche a me piaceva il mercato, ma eravamo in missione, dopotutto.
-Oh, Cass, lo senti questo profumino?- chiese, quando camminammo davanti al panificio.
Sentivo un profumo delizioso, ma dovevo farci attenere al piano.
-Priorità!- dissi, guidandola avanti, anche se avevo l'acquolina in bocca e mi brontolò lo stomaco, quando il profumo dei prodotti da forno aleggiava di fronte a noi.
-E guarda! C'è una venditrice di dipinti!- disse, indicando una ragazza della nostra età circa con ricci capelli rossi legati in una coda di cavallo. -Se avessi saputo che c'era qualcuno in città che vendeva materiali artistici, avrei visitato il mercato più spesso!-
-Abbiamo una giornata impegnativa.- dissi, cercando di farla rimanere concentrata. -Non c'è tempo per fare shopping.-
-Un secondo.- Si fermò di colpo. -Mi stai suggerendo di non comprare quei dolci?-
-Raps, se la principessa facesse visita al panificio, la pasticcera vorrà farti incontrare tutta la sua famiglia e sarebbe da maleducati non obbligarla a...-
-Ci vorrà solo un secondo se vai tu a comprarli.- disse lei. -Io aspetterò qui.-
-Va bene.- dissi, più in fretta di quanto mi importasse ammettere. -Va bene -ma mettiti il mantello. Non abbiamo tempo per un incontro fan-club!-
-Il profumo ti ha convinta, non è vero?- chiese.
-Torno subito.-
Entrai a comprare i dolci. Quando tornai, Raps stava chiacchierando con la venditrice di dipinti, nonostante la sua promessa di rimanere ferma.
-Scusami.- dissi alla venditrice di dipinti, prendendo Raps per un braccio. -Siamo di fretta.-
-Oh, ma noi stavamo...- cominciò la ragazza, ma le feci un sorriso brusco e affrettai Raps.
-Ciao, Dahlia.- disse Raps, salutandola alle spalle.
Scartai i dolci, mentre camminavamo, e ne diedi uno a Raps.
-E' simpatica.- disse Raps. -Ed è un'artista professionale. Forse potrebbe insegnare arte alla festa.-
-Il pittore ufficiale del castello lo fa già. Dai, mangiamo e camminiamo.- dissi. Non potei farne a meno. Divorai il dolce. Era delizioso; caldo e appiccicoso con lo zucchero mezzo sciolto e condito con more e crema. -E' piuttosto buono.-
-Buono? E' tipo la cosa migliore che abbia mai mangiato!- disse Raps, pulendosi le mani sul fazzoletto.
-Raps, il tuo secondo nome è iperbole.- dissi.
-Che posso dire? Mi piacciono tante cose!-
-Ed eccoci arrivate.- dissi, indicando l'entrata del negozio di Xavier.
Il negozio era piccolo e scuro, ma pulito e in ordine tanto quanto il mio armadio delle armi. Martelli, incudini, scalpelli e chiodi erano appesi a una parete. Ferri di cavallo, chiavi e lucchetti erano appesi a un'altra parete. Raps ed io prendemmo un paio di sgabelli, mentre Xavier attizzava la fornace.
-Principessa, è un grande onore incontrarvi. Sono così felice che siate venuta nel mio negozio.- disse Xavier con un inchino.
-Sono a essere onorata di incontrarvi.- disse Rapunzel con una riverenza. -So di avere così tanto da imparare su Corona e voi siete l'uomo che può aiutarmi.-
-Mi lusingate. Datemi pure del tu.- disse Xavier. -Ma farò del mio meglio. Ora, se potete aspettare un momento, sarò subito da voi signore. Devo attizzare il fuoco mattutino per il lavoro giornaliero.-
-Questi sono il nuovo tipo di pugnali di cui ho sentito parlare?- chiesi, ammirando le armi su un tavolo vicino.
-E' così.- disse Xavier. -Il re li ha ordinati per le guardie. Sono i pugnali più pericolosi che abbia mai visto.-
-In che senso?- chiesi.
-Senti qua.- disse, quando mi diede un pugnale. Era così leggero. Feci scorrere il dito lungo la lama sottile. Il battito accelerò per l'emozione. 6 mesi erano stati un tempo abbastanza lungo da pensare a nient'altro che roba da principesse. -Può tagliare attraverso l'armatura, come se fosse carta. Sarebbe orribile se cadesse nelle mani sbagliate.-
Di recente avevo pensato al pericolo. Da quando i capelli di Raps erano ricresciuti, avevo vissuto con un blocco di paura che ondeggiava avanti e indietro tra stomaco e gola.
Sì, avevo vissuto delle avventure prima, ma questa scuoteva il regno.
Il re e la regina cercavano di credere che avesse agito da sola quella notte, ma erano turbati. Sentivano che mancava un pezzo. Il pensiero di andare in convento -o qualunque punizione sarebbe arrivata- mi teneva sveglia la notte. E quel che era peggio era il pensiero che non sarei mai diventata parte della guardia di Corona. Ogni volta che ci pensavo, sudavo freddo. Ciò di cui avevo più bisogno era prendere il controllo del mio futuro per dimostrare che ero un'abitante di Corona in tutto e per tutto. Dovevo scoprire l'antico potere di Corona. Dovevo risolvere il mistero della laguna. Mi avrebbe garantito la libertà.
Xavier si sedette con noi. Riposi il pugnale, prima il manico, nella maniera di un soldato addestrato.
-Allora.- disse Xavier, strofinandosi le mani. -Come posso essere utile?-
-Beh, ho tante domande sulla storia di Corona...- iniziò Rapunzel.
-Cosa credi che sia?- chiesi, arrivando al punto e dandogli lo schema di Raps del semicerchio di pietre.
Xavier si schiarì la gola e lo studiò per un momento. -Sembra un antico cerchio da cerimonia di Saporia. Dove l'avete trovato?-
-Alla periferia del villaggio.- dissi, prima che Raps potesse rispondere. A volte era troppo onesta per il suo stesso bene.
-Era quello per le stalle della comunità?- chiese Xavier.
-Sì.- dissi.
-Che tipo di cerimonie si svolgevano in questi cerchi?- chiese Raps.
-Di tutti i tipi!- disse Xavier. -Feste di nascite, rituali di morte, matrimoni, raccolta di preghiere, scegliete voi. Posso indirizzarvi a più di una, se volete. Sono belli, non è vero? E' muratura in pietra di prima classe. C'è qualcos'altro in cui posso aiutare?-
-In verità, sì. Vogliamo sapere di più su questa poesia.- disse Raps, spingendo il libro verso di lui sul tavolo.
-Oh, caspita. Cos'abbiamo qui?- chiese Xavier, gli angoli dei suoi occhi si arricciavano in un sorriso, mentre leggeva la poesia. -Una vera copia fisica della "Laguna Perduta"?-
-La conosci?- chiese lei.
-Ma certo.- disse lui, sorridendo. -Anche un'edizione cartacea... accidenti, è davvero molto rara.- Le sue grandi mani sfogliavano delicatamente le pagine del libro. -Dove l'avete trovato?-
-In biblioteca.- disse Raps.
-Le biblioteche hanno grandi tesori e questa è una vera gemma.- disse Xavier. Raps ed io ci scambiammo un rapido sorriso.
-Cosa sai di questa poesia?- chiesi.
-"La Laguna Perduta" è una delle poesie più antiche di Corona. E' una leggenda che è stata tramandata solo grazie al passaparola -almeno così credevo. Risulta che sia anche stata scritta. Affascinante.-
-Leggenda?- chiesi. -Quindi credi che questo posto non esista?-
-E' solo l'immaginazione del poeta. Molto tempo fa, prima che nascessi, la gente cercò in lungo e in largo questo posto. Non è mai riuscita a trovarlo -persino quei cartografi che l'hanno reso la missione della loro vita per mettere su carta ogni angolo di questo regno.-
-Davvero?- chiesi. Era piuttosto difficile non sorridere, sapendo che avevo superato in astuzia un branco di vecchi cartografi.
-Davvero.- disse Xavier, mentre reggeva il libro. -Ciò che avete qui è solo una storia. Ma vi ha intrigato, perciò è bella. La gente crede che sia facile scrivere una storia d'amore, ma non è così. Solo le grandi storie d'amore perdurano nel tempo.-
-Una storia d'amore?- disse Raps. -Dimmi di più!-
-Credevo che la poesia riguardasse il più grande potere di Corona.- dissi. -Non l'amore.-
-Riguarda entrambi.- disse Xavier, mentre si accarezzava il mento. -Conoscete la storia di Herz Der Sonne e il Generale Shampanier, giusto?-
-No.- disse Raps.
-Tu di sicuro la conosci, Cass.- disse Xavier. -La celebriamo ogni anno, quando c'è la festa del Giorno dei Cuori.-
-Ho sentito la storia, ma non ho mai prestato attenzione ai dettagli.- dissi. Xavier alzò le sopracciglia sorpreso. -Che c'è? Non sono quel tipo di ragazza romantica.- Feci un gesto a Raps. -Lei la adorerà.-
-Sì, dimmi!- disse Raps.
-Più di 200 anni fa, il re di Corona, Herz Der Sonne, creò un sistema di tunnel per far muovere i cavalieri e le provviste intorno al regno.- disse Xavier. -Eravamo in guerra con Saporia, dopotutto, e questi tunnel ci davano un vantaggio strategico.-
-Ne ho sentito parlare...- disse Raps, guardandomi nervosamente. I tunnel avevano giocato un ruolo cruciale nel portare Rapunzel fuori dal regno la notte in cui ricrebbero i suoi capelli.
-Aveva mappe dettagliate di questi tunnel in un libro.- disse Xavier. -E il Generale Shampanier, sovrana di Saporia, le rubò. Era una guerriera seria e avrebbe usato i tunnel per attaccare Corona. Probabilmente ci avrebbe conquistato, ma alla fine del libro scoprì la confessione d'amore di Herz Der Sonne. Era perdutamente innamorato di questa donna forte e intelligente.-
-Davvero?- disse Raps. Xavier annuì. -E' così romantico!-
-Cosa c'entra con la laguna?- chiesi.
-La poesia venne scritta durante l'Era dell'Unità, quando Herz Der Sonne e il Generale Shampanier si sposarono e unirono i paesi per creare Corona per come lo conosciamo.- disse Xavier. -Ci fu un'esplosione di poesia romatica -e "La Laguna Perduta" era una di quelle che catturava l'immaginazione delle persone.-
-Sei sicuro che non ci sia anche una storia militare?- chiesi. -Qui si parla del più grande potere di Corona, giusto? Non può riguardare le coccole.-
-Cass!- rise Raps.
-Non sono uno scrivano, ma di certo si svolge durante un conflitto.- disse Xavier. -Altrimenti dove sarebbe il dramma?-
-Xavier.- disse un uomo che emerse dal retrobottega. Aveva capelli scuri e penetranti occhi azzurri, era così alto che doveva abbassarsi per spostare il telaio alla porta. Reggeva uno dei nuovi pugnali. -Credo che possiamo rendere questo pugnale ancora più letale aggiustando il raggio del...- Alzò lo sguardo, notandoci per la prima volta. -Salve.-
-Lui è il mio nuovo assistente, Marco. E' un uomo con tanti talenti.- disse Xavier.
-Grazie.- disse Marco e sorrise con entusiasmo.
-Marco, loro sono la principessa Rapunzel e la sua dama di compagnia, Cassandra.-
-Ne sono onorato.- disse Marco con un inchino. Raps sorrise e annuì in risposta. -Ho sentito così tante cose meravigliose su di voi, Principessa. A cosa dobbiamo la particolarità di questa visita?-
-Queste giovani dame hanno scoperto una vera copia dell'antica poesia "La Laguna Perduta".- disse Xavier.
-E' notevole.- disse Marco, concentrandosi sul libricino verde.
-Non è così?- disse Xavier. -Hanno trovato un tesoro nella biblioteca reale.-
-Una delle poche copie della poesia. Sì, certo.- disse Marco. -Sapevo che sarebbero accadute cose meravigliose, se venivo da te a lavorare, Xavier. Ed ecco l'esempio perfetto. La leggenda sull'antico potere di Corona è sempre stata la mia preferita.-
-Quindi credi che riguardi più dell'amore?- chiesi a Marco.
-Assolutamente.- disse Marco.
-Credi che sia vero?- chiese Raps.
-Sfortunatamente no. Ma è bello sognare, non è vero?- disse Marco. -Io stesso sono un po' sognatore.-
-Devo concordare.- disse Xavier, quando Marco tornò nel retrobottega. -Le fantasiose immaginazioni ci aiutano a perderci e noi tutti dobbiamo perderci un po' a volte, non trovate? E' così che troviamo la strada.-
-E' proprio vero.- disse Rapunzel con uno sguardo di meraviglia.
-Quindi sei sicuro al 100 percento che non ci sia niente di reale in tutto questo -nessun antico potere da scoprire?- chiesi. Non avevo alcuna intenzione di farlo diventare una discussione sui sogni.
-Sì.- disse Xavier.
-Dobbiamo andare.- dissi, guardando il sole abbassarsi fuori dalla finestra di Xavier.
-Davvero?- chiese Raps.
-Hai una lezione di danza, ricordi?- dissi. -Se non ti vesto, non ti metto le scarpe e pronta a ballare l'allemanda entro 30 minuti, Monsieur LaFleur mi farà fare una piroetta verso un dirupo.-
-E' un bravo insegnante.- disse Rapunzel, anche se giurerei che stesse cercando di non ridere. -E' solo un uomo molto puntuale.-
-Forza, Raps.- dissi, indicando la porta. -Andiamo.-
Mentre le raddrizzavo il vestito prima della lezione di danza, Rapunzel disse: -Vorrei che tu mi lasciassi dire a Eugene la verità sulla notte in cui mi sono ricresciuti i capelli.-
-Niente affatto.- le dissi.
-Vorrei che tu capissi che genere di persona è Eugene.- disse Rapunzel. -Gli affiderei la mia vita.-
-Giusto -la tua vita. Questa è la mia. E non verrò bandita se posso impedirlo.-
-Salve, ragazze.- disse la Regina Arianna, rilasciando una dose di adrenalina nelle vene. Cavolo, camminava in silenzio. Immagino far pratica con i movimenti aggraziati valeva la pena. Le mani, improvvisamente scivolose, armeggiavano con i bottoni del vestito di Raps. Persino più del re, la Regina Arianna sembrava aver capito che la storia di Raps non tornava.
-Ciao, mamma.- disse Raps.
-Salve.- dissi, concentrata sul mio compito. -Rapunzel è pronta per la sua lezione di danza.-
-Non un minuto in anticipo.- disse la Regina Arianna, quando l'orologio batté.
-O un minuto in ritardo.- disse Raps con un sorriso e si precipitò nella sala da ballo.
Feci una riverenza alla regina e andai di corsa nella stanza di Rapunzel per mettere fuori il suo vestito per cena, il mio cuore batteva al ritmo del metronomo di Monsieur LaFleur.
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