« meliorism : Lilium »
Gèmmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l'estate,
fredda, dei morti.
(Novembre, Giovanni Pascoli)
« nome : Lilium »
Il nome deriva dal latino lilium, lilii, che significa giglio. Il suo nome è, dunque, quello di un fiore bellissimo, dalle caratteristiche peculiari che lo rendono stupefacente da osservare. Lilium ama il suo nome, a parte il fatto che era considerato dagli umani come simbolo di purezza e castità. E, beh, questa cosa proprio non le va a genio. Lei è tutto fuorché pura, innocente ed intoccabile, come la donna descritta da Guinizzelli in Io voglio del ver la mia donna laudare. Comunque ella sa assolutamente tutto quello che riguarda i gigli e questo grazie ad una enciclopedia sulla botanica che trovò, chiusa in un bauletto, in uno dei suoi molteplici scavi (scavare in giardino era sempre stato il suo hobby preferito). Questa enciclopedia recitava la descrizione di tutte le piante presenti sulla Terra e il modo in cui curarle. Risaliva al periodo che gli umani chiamavano, come recita il titolo, Fine del Secondo Millennio dopo Cristo (chiunque o qualunque cosa esso sia). Lilium è un nome dolce, profumato e colorato di lilla (almeno secondo lei).
Solitamente la chiamano tutti Lilium (o "la strana che scava come il suo cane"), ma i suoi amici le hanno dato un semplice soprannome: Lilly. È abbastanza carino, non il soprannome più originale, ma a lei non dispiace per niente, almeno finché le persone che la chiamano così sono solo i suoi amici. Di questi, stranamente, ne ha parecchi, ma pochi solo quelli veri.
« età : 2222 - Sagittario »
Lilium è nata il 30 novembre, sotto al segno del Sagittario. Ha oggi 2222 anni quindi, essendo Agathis, la sua età corrisponde più o meno ai 39 anni umani. Ormai è un'adulta e da tempo ha iniziato a svolgere i propri compiti come protettrice della terra, cosa che le riesce abbastanza bene. La maggiore età non è stata una soglia così significativa come si era sempre aspettata: lei non era cambiata una volta compiuti i 1000 anni e la festa che avrebbe dovuto fare quella sera le era sembrata alquanto inutile e completamente evitabile. Tuttavia i suoi amici le avevano rallegrato lo spirito e la festa non fu così noiosa come Lilium pensava all'inizio della giornata. Fu, in fondo, una serata divertente come le altre che passava in compagnia dei suoi amici.
« fazione : Agathis »
Lilium fa parte della fazione Agathis, i protettori della terra. I poteri della fazione Agathis sono legati alla cura del suolo terrestre e delle piante. Fin da piccola, Lilium è sempre stata brava nell'addestramento, anzi forse eccelleva maggiormente nella parte pratica rispetto a quella teorica. Non perché non fosse brava a memorizzare le cose o non le piacesse la lettura, semplicemente amava molto di più l'approccio diretto con il proprio elemento. Amava le piante, la terra, i fiori con i loro frutti, le montagna e gli alberi. Quando si trovava in mezzo alla natura, si sentiva in pace. Soprattutto, adorava usare quella segreta capacità che avevano gli Agathis di fare dei propri occhi le piante e gli alberi. Una volta, era riuscita persino a spiare da un olmo vicino al confine con la parte di foresta nella terra della fazione Anamone. La cosa strana che aveva visto era un ragazzo, con i suoi stessi occhi neri e la sua stessa pelle chiara, che vagava apparentemente senza metà. Si era subito chiesta cosa ci faceva un Anamone (lo aveva riconosciuto dai vestiti) in una foresta. Di solito loro preferivano il calore del fuoco e la luce del sole piuttosto che il verde delle piante e la fresca penombra degli alberi. Non aveva mai visto un Anamone spingersi così vicino al confine con la propria terra – era quasi certa che il buio prolungato danneggiasse i protettori del fuoco – e soprattutto un ragazzo così giovane. Da quel momento in poi, Lilium fu sempre curiosa di saperne di più degli Anamone, dato che quel ragazzo l'aveva così sconvolta. Nella propria fazione, invece, non riceveva lo stesso conforto che le dava la natura. Certo, era brava nei propri compiti e nessuno si poteva lamentare di lei su quello, ma tutti l'avevano sempre considerata strana. Lei non possedeva quell'astuzia e asprezza degli altri protettori della terra, che lei aveva sempre considerato egocentrici e troppo legati alla raffinatezza e comodità. Si era sempre sentita di appartenere alla terra, ai germogli e ai frutti, ma mai alle persone che, come lei, si occupavano di essi. La società degli Agathis era per lei un peso, che non la lasciavano libera di essere chi era senza ricevere commenti o battutine dietro alle spalle. Lilium era sempre stata una persona originale e se ne era sempre fregata di quello che era "decoroso" o "giusto" o "accettabile". Non giudicava le persone e non le escludeva soltanto perché diverse, insolite o dallo stile di vita considerato disdicevole.
« aspetto : anna hathaway »
Ormai Lilium ha 2222 anni (39 anni umani) e non è più così giovane. Il suo fisico è maturato ed ora si trova all'apice delle sue capacità fisiche, abbandonata la delicatezza della gioventù. Lilium è alta, slanciata ed atletica. Le sue braccia sono forti, grazie al costante allenamento che svolge sia durante i compiti quotidiani di protettore della terra sia durante le ore di svago in cui si dedica al suo hobby preferito: scavare, cercando oggetti di qualsiasi tipo o piante mai viste dal vivo (Lilium sperava, per esempio, di poter esaminare le radici di una particolare piante sotterranea vista nel suo libro). Sebbene non abbia più 1000 anni, la sua resistenza fisica non è minore di quella di allora. Anzi, è anche maggiore. Le curve del suo corpo non sono troppo accentuate e Lilium non è solita vestirsi in modo da metterle in evidenza (anzi, si veste più o meno come un Anamone), come invece la voleva sempre obbligare a fare sua madre quando aveva ancora 1000 anni ed abitavano sotto allo stesso tetto («Insomma! Ti vesti come una grezza! Lascia almeno che o io o tuo padre ti prestiamo qualcosa!»). Il portamento di Lilium non è né regale né molto aggraziato. Lilium è maldestra, tanto che spesso va contro gli oggetti, rovescia i secchi d'acqua che ha in mano e sbatte la testa sugli scaffali per la distrazione. Non è raro sentire dei tonfi o degli schianti che provengono da dovunque ella passi. Lilium ha una carnagione chiara, quasi cerea, nonostante stia la maggior parte del suo tempo all'aperto. Non si abbronza mai, né si scotta. La sua pelle rimane perfetta nonostante tutto il sole, la terra e il concime che la colpiscono spesso. Il suo viso è spesso allegro e simpatico, mai troppo serio. I suoi capelli sono scuri e lunghi fino alle spalle (anche se lei sogna segretamente di farseli corti ed è a tanto così dal farsi un bel melone). Gli occhi di Lilium sono neri, ma di un calore intenso, tuttavia sono spesso gli unici che tradiscono le emozioni negative. Le sue labbra sono carnose, ma sempre un po' secche. Si dice che tra gli Agathis ci siano gli individui di più bell'aspetto. Lilium è bella, non è possibile negarlo. È bella, divertente, può non piacere tutti. Assomiglia molto a suo fratello fisicamente, anche se lei non lo sa. E come potrebbe saperlo del resto? Non conoscono l'esistenza l'una dell'altro, non sanno di avere un gemello, non sanno di che fazione è l'altro, non sanno che nell'aspetto hanno 15 anni di differenza.
« storia »
La storia di Lilium inizia come quella di Aestus.
C'erano una volta due protettori, uno del fuoco e uno della terra. Si incontrarono, si innamorarono e il 30 novembre diedero alla luce due gemelli dagli occhi neri e la pelle bianca. Poco dopo, vennero scoperti, i due gemelli furono strappati dai loro genitori, separati e mandati a vivere con persone che non erano la loro famiglia. Come suo fratello, Lilium sarebbe cresciuta nella completa ignoranza su quelle che sono le sue vere origini. Lilium apparteneva alla fazione Agathis, questo era sembrato ovvio anche a Pyr e Lapillus, i genitori dei due gemelli. Fu portata ad una coppia di Agathis che viveva in uno dei villaggi più prosperosi dell'intera regione della fazione. Iris e Arbor. Così si chiamavano i due protettori della terra che accolsero Lilium nella loro casa. Mamma e Papà. O almeno così Lilium ha sempre creduto. La verità è che quei due non sembravano affatto i suoi genitori. Avevano entrambi gli occhi e i capelli chiari, ma essi avevano sempre attribuito le sue caratteristiche fisiche ai geni dei suoi nonni, che Lilium non conobbe mai. Tuttavia, non ebbe mai dubbi, a differenza di Aestus, sul fatto che quei due fossero i suoi genitori. L'unica cosa inusuale successe quando lei aveva circa 500 anni e passeggiava con Iris per il villaggio. Una donna estranea, con gli occhi neri e la pelle bianca, si era avvicinata. Iris non ricordava assolutamente cos'era successo dopo e come la donna era stata portata via, ma ricordava di averla guardata negli occhi e aver sentito un affetto improvviso pervaderla. Ma niente di più. Anzi, centinaia di anni dopo, lei si era già convinta che l'intero episodio non fosse mai veramente accaduto. Comunque, il rapporto tra Lilium e i suoi "genitori" non fu dolce e amorevole come appariva a tutti gli altri. Certo, la viziavano, le offrivano comodità e stabilità e la trattavano bene. Ma dietro a tutto quello, c'era una barriera. Una lastra di ghiaccio che separava lei e i suoi genitori. Non la capivano. Era quello il punto. Fin da piccola, Lilium era sempre stata diversa, fuori dagli schemi e contro ogni regola sociale. Fin da bambina, si sentiva uno strano alieno sceso su una terra nuova. Aveva sempre amato giocare con la terra, sporcarsi, e comportarsi in modo che veniva definito "poco decoroso" dai suoi "genitori".
-
Lilium aveva una striscia di terra sulla fronte e le mani tutte sporche. Stava scavando da ore nei pressi del grande albero di noci vicino a casa sua. Aveva forse 1100 anni, giù di lì, e si stava divertendo un mondo. Sua madre le urlava dalla finestra della cucina di smetterla assolutamente e di andarsi a lavare, ma Lilium neanche la ascoltava. Per carità, voleva bene – almeno credeva – a sua madre, ma non l'aveva mai capita. Né lei né il padre la capivano. L'avevano sempre trovata strana. Lilium scavava con una vanga con le sopracciglia aggrottate e un cipiglio concentrato sul viso. Qualcuno si sarebbe potuto chiedere cosa stesse facendo. Anzi, in realtà se lo chiedevano anche sua madre, suo padre, i vicini, il tizio che vendeva mobili e in generale tutte le persone che la incrociavano mentre scavava in giardino: con tutte le ore che passava lì, di persone incuriosite (o scandalizzate) ne erano passate. Per la verità, neanche lei sapeva bene cosa stava facendo. Stava solo cercando. Qualsiasi cosa. Un pezzo di osso sepolto dal cane, un tubero, una radice da esaminare, classificare ed aggiungere alla propria collezione... Di sicuro non si aspettava di sentire la vanga sbattere con un rumore sordo contro un qualche oggetto grosso, apparentemente di legno. Si alzò di scatto mentre spalancava la bocca in un'espressione piacevolmente sconvolta. Scavò un altro po' e infine tirò con entrambe le mani quella che sembrava una grossa maniglia. Mentre tirava, l'oggetto schizzò fuori dal buco inaspettatamente, facendola cadere con un grande tonfo proprio sul mucchio di terra che aveva accumulato mentre scavava. Lilium non ci fece caso e corse subito dall'oggetto che erano finito ad un paio di metri da lei. Era un baule, non troppo grande, incrostato di terra. Dall'aspetto, sembrava proprio risalire ai tempi degli umani e questo era davvero strano. Di solito oggetti come quelli non si trovavano tanto in superficie. Dopo averlo pulito con dell'acqua, Lilium spaccò il lucchetto che lo chiudeva con la vaga, sempre più esaltata all'idea di cosa poteva esserci dentro. Lo aprì cautamente, guardandone il contenuto: libri. Una mezza dozzina, a quanto sembrava. La sua euforia schizzò alle stelle. Ne tirò fuori uno ad uno, finché tutti i sei libri furono disposti sull'erba verde e curata. Lesse i titoli: English Botanical Encyclopedia, To The End of the Second Millennium after Christ (1987); The picture of Dorian Gray (2002); Myricae, Raccolta di Poesie di Giovanni Pascoli (1958); Raffaello, L'opera completa (2023); Universal Geographical Atlas (2018); The Canterbury Tales, Geoffrey Chaucer (1970). Non riusciva a credere ai suoi occhi. Aveva appena trovato una vera e propria miniera d'oro. I libri erano di date diverse e si vedeva anche dallo stato delle copertine e delle pagine. Prese i libri tra le braccia e corse in casa, a cercare un posto dove nasconderli. Nelle seguenti settimane li esaminò uno ad uno. Aveva scoperto che non tutti i libri risalivano esattamente alle date stampate all'interno, ma che la maggior parte erano stati scritti qualche decennio o centinaio di anni prima, non che fosse molto tempo in fondo. Il suo preferito era ovviamente l'enciclopedia botanica, dove trovò la descrizione di centinaia di fiori e piante e molte altre informazioni, come il luogo di provenienza («Che cavolo vuol dire Sud America?», lo avrebbe scoperto in seguito grazie all'atlante) o le proprietà medicinali («Gli umani usavano le piante per curarsi...?»). Dopo un po', tra i fiori descritti, trovò anche il giglio. Inutile dire che lo lesse migliaia di volte, fino a sapere a memoria ogni singola minuscola informazione sul fiore che le dava il nome. Si mise a recitarlo a tutti, persino ai genitori, che non sembravano apprezzare particolarmente la cosa. Ma a lei non importava: «Giglio è il nome volgare del fiore. In realtà si chiama proprio Lilium (come me!). Il nome deriva dal latino – dev'essere una lingua antichissima – e il fiore appartiene alla famiglia Liliaceae...»
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Lilium se ne andò dalla casa dei suoi "genitori" appena raggiunti i 1300 anni, trasferendosi in una casa dello stesso villaggio con il cane attuale, in modo da restare vicina al giardino pieno di ricordi della sua casa d'infanzia ma anche da non dover vedere ogni giorno i propri "genitori". Decennio dopo decennio, Lilium iniziò a costruirsi una vita stabile, ad avere un lavoro appagante e riconosciuto e farsi molti amici per tutta la regione. Lei infatti intorno ai 1700 anni aveva preso l'abitudine di visitare gli altri villaggi degli Agathis e parlare molto con la gente. La sua mente aperta, l'empatia e la capacità di far sentire a proprio agio le persone, la portavano ad essere simpatica agli occhi altrui. Il legame di amicizia forte però si formava con le poche persone del proprio villaggio e dintorni che non l'avevano mai trovata strana e che non l'avevano mai giudicata. Tuttavia, cosa succede se una volta compiuti i 2000 anni, ti senti persa? Dovresti essere adulta, dovresti sapere chi sei. Ma non trovi te stessa, ti guardi intorno e senti di star crollando lentamente. Ti dici di smetterla di fare l'adolescente con le crisi esistenziali, ma quando ti guardi allo specchio e vedi quel sorriso allegro non lo senti più tuo. Tu che ti dici che ormai sei grande, sei capace e non ti è permesso di frignare. Ma non riconosci te stessa e ti sconvolge la sensazione di distacco che provi quando guardi le tue mani. Si stava spegnendo? Era questa la sua fine prematura? Dov'è la voglia di vivere che in lei dovrebbe eccedere? Dov'è quella ragazzina con la striscia di terra sulla fronte e gli occhi incollati alle pagine di un libro di botanica? Eccola! Eccola che sorride alla gente, che aiuta quella ragazza con i propri compiti, che stringe la mano al cancelliere! Dov'è invece la donna triste e vuota che si sente persa? Non deve esserci. È lì dentro, nascosta agli altri, che guarda il mondo dai suoi grandi occhi neri e non uscirà. Non deve uscire.
« carattere »
Un bubbolìo lontano. . .
Rosseggia l'orizzonte,
come affocato, a mare:
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un'ala di gabbiano.
(Lampo, Giovanni Pascoli)
Lilium è una donna, è adulta, ma caratterialmente dimostra dieci anni in meno. O anche di più. Dovrebbe essere matura, sicura e moderata. Invece può essere definita un vero e proprio disastro ambulante: è maldestra, indecisa e molto amichevole.
Sì, è maledettamente goffa e distratta. Quando fa qualcosa, non può farla senza combinare un qualche tipo di casino. Mentre concima la terra dei campi, non può farlo senza avere la faccia e i vestiti sporchi. Mentre pulisce casa, non può non rovesciare le sedie e non far cadere la caraffa d'acqua che usa per innaffiare le tante piante presenti in casa sua. Del resto, poco le importa della terra sul viso o dei pantaloni zozzi. Nonostante ciò, comunque, è molto operosa e non si tira mai indietro quando c'è del lavoro da fare. Questo aspetto del suo carattere può essere visto anche nella sua disponibilità ad aiutare gli altri senza niente in cambio, come invece erano soliti fare gli Agathis, abili nell'assicurarsi favori. Lilium è un animo buono e gentile, socievole e generoso. Non esiterà mai ad aiutare una persona in difficoltà, che ella abbia bisogno di spostare una grossa mandria di pecore o che stia piangendo a dirotto perché la fidanzata l'ha lasciata. Anche quando è stanca morta, è sempre a disposizione degli altri per qualsiasi tipo di aiuto. Lilium riesce a mettere a proprio agio gli altri, permettendo loro di sentirsi meglio dopo aver parlato con lei. Poi, è una donna abbastanza ingenua, affatto astuta e scaltra come i suoi compagni di fazione. Tende a vedere sempre (e anche troppo) il buono nelle persone, cosa che può essere sia un pregio che un difetto: la rende sì una brava persona, ma anche attaccabile da individui più furbi di lei.
Lilium è una persona estroversa, che ama parlare con gli altri ed predilige la compagnia alla solitudine. Lilium è una persona solare, sempre con il sorriso, che spesso contagia le persone che le stanno intorno. Va detto che il suo sorriso è davvero bellissimo: non per i denti bianchi e dritti, ma perché accende tutto il suo viso e lo rende splendente come il sole. Tuttavia, spesso, la si riesce a beccare con gli occhi tristi e turbati di chi nasconde la propria malinconia agli altri. E questo perché all'età di 2000 anni, Lilium iniziò a sentirsi terribilmente persa dentro quella confusione di pensieri, parole ed opinioni che caratterizzano gli Agathis. Lilium cominciò a sentirsi come un buco nero che risucchia tutto, con la sensazione di non avere i piedi per terra e la consapevolezza di stare per cadere. E la verità è che forse Lilium è più fragile rispetto alle altre persone, ma non vuole ammetterlo a sé stessa. Non ha mai parlato di questo suo vuoto con nessuno, anche se probabilmente la cosa non è passata inosservata. Spesso si chiede il motivo di questi sentimenti negativi e della sensazione di non essere esattamente nel posto giusto. Insomma, deve per forza esserci qualcosa in lei che la distingue dagli altri. Nei momenti in cui ci riflette, le viene sempre in mente, per qualche strana ragione a lei completamente ignota, quel ragazzo che aveva visto nella foresta, immaginando spesso di poterci parlare e di ritrovarsi a provare le stesse sensazioni. Non riusciva proprio a spiegare a sé stessa come, ma aveva il presentimento di conoscerlo come un amico, di sapere come si sentiva e di essere più simile a lui, un Anamone, di quanto lo era ai propri genitori. Un giorno forse lo avrebbe incontrato. Un giorno in cui il Meliorism non avrebbe separato le loro possibilità di unire i propri pensieri.
Il Meliorism. Un insieme inutile di leggi che Lilium non capisce e in cui non crede davvero. Insomma, com'è possibile che le quattro fazioni di protettori mantengano l'armonia sulla terra se non è permesso loro interagire continuamente gli uni con gli altri e collaborare a stretto contatto? Per la pace c'è bisogno del fuoco, dell'acqua, dell'aria e della terra. Di tutti e quattro gli elementi, insieme. Come può davvero essere vero quello che il Meliorism dice che accade se un protettore della terra e uno dell'acqua entrano troppo a contatto? Non esiste. Lilium non ci crede. E prima o poi, quando il suo lavoro l'avrebbe portata ad incarichi ancora più importanti da poter entrare a contatto con i membri delle altre fazioni, avrebbe dimostrato a tutti la falsità delle leggi che vigevano tra i protettori.
« orientamento e genere : bisexual, female »
"Vivere non è abbastanza...bisogna avere il sole, la libertà e un piccolo fiore."
In realtà, Lilium non ha mai veramente pensato all'amore. Non si è mai innamorata e mai si è soffermata a pensarci. Probabilmente, l'inesistenza della sua vita romantica è data dall'incoscio desiderio di trovare la persona giusta, invece di catapultarsi in un legame con una persona di cui non è pienamente innamorata. Lilium ha bisogno di una persona speciale, che la stupisca e la intrighi, creando in lei un sentimento così forte da non poter essere ignorato o preso in considerazione. Lilium si disinteressa dell'amore. Per adesso, almeno.
« amicizie, inamicizie, ecc »
?
« curiosità : gold by spandau ballet »
"Un giardino per camminare e l'immensità per sognare – cos'altro si potrebbe chiedere? I fiori ai suoi piedi e sopra le stelle."
- Quando Lilium è nervosa o arrabbiata ha un solo modo per calmarsi: concentrarsi su qualcosa che le piace. Così, inizia a recitare l'intera descrizione del giglio parola per parola come si trova nell'enciclopedia botanica, il suo libro sacro. Se capita che qualcosa la inquieti o disturbi, la si sente mormorare: «Il Lilium, volgarmente noto come giglio, è un fiore bulboso perenne appartenente alla famiglia Liliaceae ed ha un'altezza che varia dagli 80 cm ai 2 metri. È originario dell'Europa, dell'Asia e del Nord America ed è formato da...»
- Lilium ama la natura e di conseguenza gli animali. Purtroppo non ha un'enciclopedia dedicata all'argomento come per le piante, ma ne ha trovati diversi riferimenti nella maggior parte dei libri che ha trovato nel bauletto come la poesia L'assiuolo di Pascoli, o le speci tipiche di ciascun continente, spiegata nell'atlante. Lilium ha sempre amato prendersi cura degli animali dei "genitori" e ha spesso avuto diversi cani (che ovviamente duravano pochissimo, poiché 10 anni sono veramente pochi per un protettore). Attualmente ne ha uno, un grosso pastore maremmano che si chiama Margherita (nome preso dal libro su Raffaello Sanzio, nel quale si racconta che secondo la tradizione il pittore s'innamorò della figlia di un fornaio di nome Margherita Luti).
- Il colore preferito di Lilium è giallo, forse il colore più acceso di tutti. Questo è dato dal fatto che inconsciamente ama la luce del sole ed odia il buio della notte, quindi rifiuta i colori cupi. È solita vestirsi con questo colore brillante e la sua camicia preferita è giallo canarino. La questione negli anni ha spesso fatto saltare i nervi a sua "madre", che già odiava vederla vestita come un Anamone, figuriamoci con una camicia giallo canarino, così diversa dai vesti beige e marroni tipici degli Agathis o comunque dai colori dei vestiti delle altre fazioni.
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