1.
Cameron
Da due giorni Sophia non si presentava a scuola, non scriveva messaggi e non usciva di casa, da settimane, che io sapessi.
«Abigail, fermati per favore. Dimmi dov'è Sophia.» da quando non vedevo più la mia ragazza, neanche la sua migliore amica mi parlava più.
«Cam, è meglio se vai via non ti dirò dov'è.»
Che cosa potevo aver fatto? Non mi sarei arreso, nel pomeriggio sarei andrato a cercarcarla a casa.
Sua zia non mi faceva entrare neanche dal cancello, ma tentai ugualmente di fare "irruzione" quando suo zio usciva.
probabilmente mi aveva visto arrivare, aprì la porta senza che io suonassi al campanello.
«Cameron, va' via.» mi guardò con sguardo freddo.
«Perché non posso vederla?» quasi urlai distrutto e infuriato.
«Cameron, Sophia non è in questa casa, non è in città e nemmeno in questo stato.» mi guardò malissimo.
Me ne tornai a casa, ancora una volta mi chiedevo per quale motivo lei avesse deciso di mollarmi così, per di più senza dire nulla.
Non credevo al fatto che avesse lasciato addirittura lo stato, ero convinto si stesse nascondendo e che prima o poi sarebbe riuscita a farsi vedere. Ero preoccupato, ma allo stesso tempo arrabbiato con lei, perché non voleva rivolgermi la parola.
Le scrissi, avevo già provato moltissime volte a farlo, ovviamente senza mai risposta, ma sta volta cercai di essere più convincente possibile.
"Sophia, ti prego, rispondimi. Io ho bisogno di capire perché non vuoi vedermi più, perché ti stai nascondendo da me? Se vuoi rompere con me fallo, ma vieni da me e dimmelo, me ne farò una ragione. Ti prego Sophia, rispondimi. Ti amo, Cam."
Sembrava di scrivere un monologo a se stessi, come se lei fosse solo una proiezione della mia mente, ma io continuavo a provarci perché l'amavo tanto.
Dopo aver premuto per l'ennesima volta invio, poggiai l'iPhone sul comodino e cercai di prendere sonno. Era difficile stare in quelle condizioni, l'unica cosa che volevo era una spiegazione, poi se avesse voluto lasciarmi, l'avrei accettato, anche se con dolore.
Non passarono solo due giorni, passarono settimana e anche un mese.
Stavo per arrendermi all'idea che si fosse veramente trasferita, poi una delle poche notti in cui ero riuscito a prendere sonno subito, sentii una sola notifica alle tre del mattino.
mi stropicciai gli occhi e cercandolo in mezzo al piumone, finalmente lo trovai.
iMessage
amore❤️
"Ehi, ho letto tutto.
ascolta Cameron, io non ho alcuna intenzione di mollarti, solo lascia che passi qualche altro mese e poi tornerò. staremo di nuovo insieme, ma ti prego non cercarmi."
Non me la sarei fatta scappare facilmente.
le risposi: "Sophia che hai? voglio sapere se va tutto bene."
visualizzò subito, stava scrivendo.
amore❤️
"Tranquillo Cam, va tutto bene, sto bene. Ho solo bisogno che passi un altro po' di tempo.
Davvero, non cercarmi, sarò io a tornare.
Ti amo."
Risposi soltanto che l'amavo anch'io, poi tornai a dormire leggermente più felice.
Il mattino seguente seguii un paio di corsi, uno di economia e l'altro di letteratura. Sophia aveva deciso all'ultimo di voler studiare danza alla Juilliard, ma poi era andata via ed il suo nome era ancora presente nell'elenco del college.
Io ero stato ammesso alla Brown, ma non potevo permettermi di abbandonare mio fratello o di comprare una casa lì, quindi feci domanda alla NYU, mi ammisero e quindi frequentavo lì.
Mi mancava il liceo, c'erano stati tanti problemi, ma allo stesso tempo avevo conosciuto lei, che mi aveva stravolto la vita, che amavo alla follia, probabilmente più di quanto non avessi mai amato prima.
Quel profumo che metteva tutte le mattine, la vie est belle, mi riempiva di gioia, perché sapevo che quando lo sentivo, lei c'era.
«Iniziamo con un testo semplice, chi conosce Orgoglio e pregiudizio?» chiese l'insegnante del corso di letteratura.
Alzammo la mano tutti quanti, ma lei guardò me.
«Signor Dallas, vuole farmi presente la sua impressione su tale libro?» chiese aggiustandosi gli occhiali.
«Sì, beh è chiaro, l'amore è al centro di ogni cosa, possiamo leggerlo nei libri, ma viverlo anche sulla nostra pelle, quindi credo che la colonna portante della maggior parte delle opere letterarie sia proprio questo, perché inoltre, se ci pensiamo bene, sono sempre dedicate a qualcuno oppure troviamo una piccola storia d'amore in essi.
Questa è la mia impressione signorina Clarke.»
tutto quello che avevo appena detto, era riferito a Sophia, era la colonna portante della mia vita e, senza di lei, sembravo un povero scemo che vagava ignaro senza una meta ben definita.
Sophia
«Ciao nonna, grazie per tutto quanto, starò bene, mi farò qualche amico sicuramente.» salutai mia nonna ad Heathrow, ero diretta a Sydney e poi da lì a Central Coast.
Nessuno doveva trovarmi, avevo tagliato i rapporti con tutti quanti, esclusa Abigail.
Solo lei e Mirage sapevano del bambino, avevo promesso di tenermi al passo con gli studi di medicina dall'Australia, visto che non potevo più studiare danza a causa della gravidanza, ma avevo paura che Cameron avesse scoperto qualcosa, ero costantemente terrorizzata dal fatto che avesse potuto scoprirlo, ma speravo pensasse soltanto che io avessi bisogno di staccare la spina.
La mia pancia era ancora invisibile, ma il certificato medico dichiarava la gravidanza, così mi fecero saltare la fila in aeroporto, perché le donne in gravidanza hanno la precedenza quasi ovunque.
Non riuscivo ancora a credere che qualcosa dentro di me stesse crescendo lentamente, da una parte, speravo somigliasse un po' a Cameron e un giorno, quando gli avrebbero rivelato l'adozione, che avesse saputo a chi somigliasse e perché, ma dall'altra volevo che non somigliasse a lui, ma a me, soltanto perché semmai glielo avessero dovuto dire, lui o lei non sarebbe venuto mai a cercarmi, perché mi avrebbe fatto troppo male e soprattutto mi avrebbe fatto male spiegargli i motivi, che non avrebbe capito, perché io davo tanta di quell'importanza, spesso inutile, al realizzare il mio futuro e pianificare sempre tutto che un:
"non eri previsto, perché io dovevo pianificare il mio futuro." non potrebbe essere proprio una risposta da madre esemplare.
Non sapevo quale scusa avrei potuto mettere con Cameron, una volta tornata, ma seppure non con lui, non avrei mai voluto avere altri figli, per non vivere nel rimorso di averne abbandonato uno nel bel mezzo dell'Australia, senza potergli assicurare un futuro con i suoi genitori.
Saltai sull'aereo e chiusi gli occhi alla partenza, per cercare di non pensare più a nulla e lasciarmi tutto alle spalle.
#S.A.
hello everybodyyyyy
quanto mi mancava scrivere e fare spazi autrice per questa storia, ma soprattutto su Cameron e Sophia.
Con questo capitolo voglio dare l'inizio a questa nuova avventura che sarà il sequel di Sun||Cameron Dallas , ovviamente per chi non l'avesse letta, lo invito a farlo prima di leggere questa seconda parte della storia.
Parlando un po' di quello che sarà Rain||Cameron Dallas, dunque ce ne saranno delle belle come noterete già da questo primo capitolo, ci saranno nuovi personaggi e nuove storie, nuovi intrighi e nulla io spero che riesca ad appassionarvi tanto quanto la storia precedente e soprattutto che vi strappo un sorriso.
Voglio, inoltre, ringraziarvi per le 7255 letture raggiunte su Sun, vi amo.
Ci tengo che mi facciate sapere cosa ne pensate della storia nei commenti.
Vi voglio bene
Fra♡
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