53. Figli del buio
Louis e Apollo ricomparvero sull'Olimpo sani e salvi e, dopo essersi guardati negli occhi, si precipitarono da Macaone con il fiore.
Il medico degli dei sminuzzò attentamente i petali del fiore, li mescolò con un po' d'acqua e poi inumidì la fronte di Saturno, Cupido e Iris.
Il piccolo demone fu il primo a svegliarsi, sbattè un po' di volte le ciglia, poi sorrise e borbottò:
" Ciao Maccherone, come mai me io essere spiccicato per terra e tu essere qui a guardare me io? "
Macaone sorrise, lo prese in braccio e lo affidò a Harry, che lo strinse a sè con affetto.
Iris si svegliò poco dopo e, dopo aver spalancato gli occhioni, sbattè le ali per la gioia di vedere tutti intorno a sè.
Saturno si riprese un po' più lentamente, ma in breve tempo fu comunque in grado di mettersi seduto.
" Cosa è successo? " chiese, lanciando un sorriso fugace ad Apollo.
" I biscotti erano avvelenati con l'aconito " rispose Louis.
" E chi l'ha fatto voleva far credere che fossi stato io " aggiunse Apollo.
Fobos, Deimos, Xena e Xandros guardarono perplessi il dio del sole, non capendo che cosa c'entrasse con tutta la faccenda, ma Saturno venne loro in aiuto e spiegò ogni cosa.
" Io " sussurrò un po' in imbarazzo " non voglio credere che sia stato chi penso...anche perché, quando gli ho parlato, mi sembrava tranquillo...."
Apollo gli si avvicinò, si inginocchiò accanto a lui, gli scostò una ciocca di capelli biondi dalla fronte e chiese:
" Stai parlando di Erebo? "
" Sì " rispose Saturno con un filo di voce " io...io gli ho detto di noi....cioè gli ho detto che non potevo sposarlo...che ero innamorato di te...ma non so se tu..."
Apollo sorrise dolcemente, gli accarezzò una guancia e mormoro:
" Anche io...."
Xena spalancò gli occhi allibita ed esclamò:
" Senti, Saturno, io capisco l'amore, ma non credo che Erebo possa essere arrivato al punto di volerti uccidere perché l'hai lasciato..."
" Ricordatevi che è figlio del buio " disse Louis serio.
" A me sia lui sia le sorelle non sono mai piaciute " sentenziò Deimos.
" A te non piace nessuno " sibilò Xena " e mi chiedo come Fobos possa sopportarti "
" Basta! " intervenne Harry " Non ci serve un litigio ora! Ci serve sapere chi odia così tanto Saturno e anche Apollo "
Alfa e Omega, che fino a quel momento erano state zitte, si guardarono in volto e dissero in coro:
" La notte fa paura e il buio non ama nè il sole nè le stelle. La nebbia oscura la luce e l'ombra ne è l'opposto "
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