23. Una nebbia iridescente
Deimos si svegliò di colpo non appena sentì le urla di Fobos e si rese subito conto che il bambino stava per nascere.
In preda al panico si mise le mani sul volto....era da solo, completamente solo e non aveva idea di quello che doveva fare.
Non poteva chiamare Diana o Giunone, non poteva chiedere aiuto a nessuno, doveva farcela solo con le sue forze.
Si inginocchiò accanto a Fobos e cercò di fargli coraggio, ma il ragazzo era in preda a dolori fortissimi e sembrava non sentirlo nemmeno.
All'improvviso una iridescente nebbia grigia cominciò ad addensarsi intorno a loro e, in breve tempo, Deimos non riuscì più a distinguere il corpo di Fobos.
La nebbia, a questo punto, si alzò e trasportò con sè il ragazzo partoriente fuori dalla grotta.
Deimos, disperato, cercò di afferrarlo, ma la caligine quasi lo scottò da quanto era calda e fu costretto ad allontanare la mano.
Seguì allora la nebbia fuori dalla grotta ed assistette impotente a tutto ciò che avvenne sotto i suoi occhi.
La nube iridescente che avvolgeva Fobos mutò colore parecchie volte toccando tutte le tonalità dell'arcobaleno, finché divenne bianca e cominciò a pulsare come se avesse vita propria.
Tutto durò non più di una decina di minuti, ma a Deimos il tempo sembrò eterno.
All'improvviso, così come era arrivata, la nebbia sparì lentamente e lasciò il corpo di Fobos addormentato sul prato.
Deimos gli corse accanto, gli si inginocchiò vicino e, con orrore vide che la pancia non c'era più.
In preda al panico cominciò a scuoterlo e Fobos, alla fine, aprì gli occhi.
" Cosa ti è successo? " balbettò Deimos impaurito.
Fobos scosse la testa, si toccò il ventre e, quando si accorse che non c'era più alcuna rotondità, si mise seduto di scatto e si guardò intorno disperato.
I suoi occhi, però, si bloccarono di colpo e si spalancarono allibiti.
Deimos seguì il suo sguardo ed ebbe la stessa reazione...
Poco distante da loro c'era un catino pieno di latte e, al suo interno, vi erano due bambini, già di un paio di anni.
Portavano due identiche coroncine di fiori in testa ed erano uno l'opposto dell'altro.
Uno aveva la pelle scura e gli occhi neri, l'altro era candido come la neve e due profondi occhi azzurri.
In fronte recavano uno un piccolo sole e l'altro uno spicchio di luna ed erano assolutamente bellissimi.
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