18. Fobos e Deimos


Fobos, lentamente, smise di piangere, sollevò il volto e lo fissò in quello di Deimos.

" Mentre ti guardo " sussurrò " mi sembra di rivedere il mio vecchio io, quello che ero, che sono stato per tanti anni..."

" Beh, non sei male neanche ora " commentò Deimos sorridendo.

" Mi sono specchiato nelle acque del fiume, prima, quando sono scappato e...e devo abituarmi a questi occhi scuri e a questi capelli altrettanto scuri..."

" Credimi, sei decisamente più bello di prima..."

Fobos ridacchiò per la prima volta e chiese:

" Ti sei accorto che, con quel che hai appena affermato, hai ammesso che io sono più affascinante di te ? "

" Ma ne sono consapevole " rispose Deimos, felice di vederlo più sereno " e se vuoi lo ribadisco anche....sei davvero bellissimo..."

Fobos si stupì non poco del complimento di quello che aveva sempre considerato suo fratello, ma non ebbe il tempo di soffermarsi su questo fatto, perché un nuovo, terribile pensiero gli venne in mente.

" Deimos..." mormorò quindi a bassa voce " io...io non posso permettere che il nostro mondo venga distrutto. Le profezie dicono che solo io posso salvarlo, ma...ma..."

" Ma devi essere pronto ad avere un figlio...." completò per lui Deimos.

" Già " ribadì nuovamente " e ti confesso che la cosa non mi entusiasma, ma, nonostante quello che mi è successo, nonostante la mia vita sia stata distrutta, io non ce la faccio a lasciare che l'Olimpo venga inghiottito dal nulla. Anche se provengo da un altro modo, io ne faccio comunque parte, no? "

Deimos sorrise, gli accarezzò una guancia con affetto e sussurrò:

" Devi avere un figlio con la persona che ami di più al mondo...."

Fobos annuì e chinò gli occhi a terra, diventando silenzioso.

" Clario " disse Deimos tentennando " non ha preso molto bene il fatto che tu non sia..."

" Non è Clario la persona che amo di più al mondo " mormorò Fobos con un filo di voce.

Deimos rimase spiazzato un istante, ma poi capì.

" Fobos...." allargò le braccia il dio del terrore " Ercole è morto e, anche se Ade fosse qui e ci consentisse di scendere negli Inferi, non potremmo fare nulla per..."

" Non è nemmeno Ercole " lo interruppe nuovamente il ragazzo moro.

Deimos ammutolì, fissò intensamente Fobos e i suoi occhi gli rivelarono tutto.

" Tu sei la persona che amo di più al mondo " spiegò il dio della paura " è così fin da quando eravamo bambini e...e a nessuno voglio bene tanto quanto ne voglio a te "

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