12. Loki e la verità
Il nuovo concilio degli dei fu convocato nel prato di Pegaso, questa volta alla presenza di tutti gli abitanti dell'Olimpo.
La notizia di quanto accaduto ad Apollo e la scomparsa del sole avevano atterrito chiunque e Giove aveva provveduto a creare con i suoi poteri una luce artificiale nel cielo.
Louis aveva informato tutti che sulla Terra non era successo nulla e che la vita trascorreva normalmente.
Il sole brillava nel cielo e non c'erano all'apparenza problemi di sorta.
Era evidente che l'astro di fuoco, da sempre comandato da Apollo, era ora sotto il comando delle forze del Caos e che queste non avevano, per il momento, intenzione di attaccare il mondo umano.
Gli dei parlavano tutti tra loro, molti erano agitati, tanti erano arrabbiati, ma la maggior parte era semplicemente incredula, perché nessuno mai si sarebbe aspettato un attacco simile al mondo divino.
Giove stava per prendere la parola, quando una nebbia bluastra ed iridescente si addensò accanto a lui e da essa emerse un individuo molto strano.
Si trattava di un uomo abbastanza alto, vestito di scuro, con un largo mantello sulle spalle e un particolare copricapo sulla testa fatto da due lunghe corna ricurve.
Thor, non appena lo vide, impugnò il suo martello e tuonò:
" Loki...come osi presentarti qui?"
Loki scoppiò a ridere divertito e, abbracciando con lo sguardo tutti i presenti, esclamò:
" Poveri, sciocchi e stupidi dei! Credete di poter contrastare le forze del Caos di cui io sono fedele servitore? Arrendetevi, finché siete in tempo e forse vi sarà risparmiata la vita...."
Odino fronteggiò il figlio con rabbia e urlò:
" Il Caos potrà danneggiarci, forse ucciderà qualcuno di noi, ma i superstiti lotteranno fino alla fine perché noi abbiamo qualcosa che tu non hai mai avuto, l'unità e la fedeltà reciproca! "
Loki, punto sul vivo, ribollì di rabbia e allora si rese conto che la cosa che doveva fare era rompere questa unità e questa lealtà.
Si guardò in giro e poi, con un sorriso maligno, volse gli occhi su Fobos e Deimos.
Alzò una mano, la rivolse al cielo e poi fece partire un fascio di luce accecante che colpì i due ragazzi.
Durò alcuni istanti, poi, quando svanì, tutti rimasero senza parole e sconvolti.
Fobos non aveva più il suo aspetto, Fobos sembrava un'altra persona...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top