Cap. 8

Io sto sul divano e dopo un po' scende Fabrizio. Io mi giro subito verso di lui e gli impedisco di sedersi. Mi alzo e sto davanti a lui con le lacrime agli occhi.

"Fabrizio Mobrici"

"Ermal te posso spiega'..."

"No, non c'è niente da spiegare. Io mi fidavo di te"

"Ma nun stanno così le cose... Famme spiega' per favore"

"No, non mi va di sentire altre balle. Direi che bastano queste. Io in due giorni ti ho dato tutta la mia fiducia, ricordi? Ti torna in mente quando mi hai convinto di darti fiducia e io l'ho fatto pur non volendo?"

"Si"

Abbassa lo sguardo e io smetto di urlare. Abbasso la voce però lui mi sente.

"A me sembra di no. È passato poco più di un anno e tu mi ripaghi con questo. Grazie Fabrizio"

"Ma Ermal..."

"Ermal cosa? Fuori da questa casa"

Ora è lui ad alzare la voce e ad aggredire me.

"Ermal cazzo! In poco più de n'anno io me so fidato de te e lo faccio ancora. Io l'ho portata in bagno e lei m'ha spinta in camera!"

"Potevi benissimo ribellarti!"

"M'ha tenuto stretto! Nun m'ha lasciato!"

"Si si guarda, ti sto credendo. Vai via"

"No amore... Daje, farò tutto ciò che voi ma ti prego perdonami"

"No. Tu non farai tutto ciò che dico. Quando partiremo per il viaggio di nozze me lo dimostrerai il tuo amore per me"

"Grazie grazie"

Mi abbraccia ma io non ricambio.

"Capisco se tu non vorrai..."

"Ecco bravo, dormi sul divano. Buonanotte"

Me ne vado a letto senza dargli possibilità di replicare e mi addormento.

20/12/2018

Lasciamo i bambini da Silvia e partiamo. Non mi ha detto dove mi porterà.

"Vedrai, te farò cambiare"

"Spero per te che ci riuscirai perché io ti amo ancora"

"Io so sicuro che me perdonerai perché tu ragioni con il cuore. È più forte l'amore"

"Vedremo"

Arriviamo in aeroporto e non mi fa vedere nel tabellone la nostra destinazione.

"Vedrai, te piacerà er posto"

"Chissà"

Saliamo sull'aereo e appena arriviamo riconosco subito il posto. Mi scende una lacrima.

"Fab... Mi hai portato a F-Fier..."

"Te l'ho detto io"

"Oddio grazie"

Lo abbraccio e scoppio in lacrime. Arriviamo in hotel, ci sistemiamo e io mi butto sul letto.

"Non ci credo, mi hai portato in Albania..."

"Me sto facendo perdona'?"

"Diciamo che sei a buon punto. Ti ricordo che a me non bastano le cose materiali però"

"Ok. Stasera te porto a cena fuori"

"Va bene"

H.20:00

Arriviamo al ristorante e io parlo per evitare figure di merda. Ci sediamo e mangiamo. Ad un certo punto, mentre stiamo mangiando il dolce, lui si alza un attimo.

"Torno subito"

"Ok"

Lo vedo tornare verso di me sorridente e si siede di nuovo.

"Stavo pagando. Guarda che bello il cielo"

"Già, è pieno di stelle ed è fantastico"

"Aspetta un po'. Osserva bene"

"Cioè?"

Aspettiamo qualche secondo poi partono i fuochi d'artificio con la scritta in grande.

"TË DUA ERMAL"

Scoppio a piangere e lui mi abbraccia. Io piango tra le sue braccia.

"Ti amo anche io Bizio"

"Shh... Andiamo in hotel"

"Ok"

Mentre andiamo in hotel, gli prendo la mano e lui mi sorride.

"Come hai fatto ad organizzare tutto questo?"

"Ho parlato con il direttore del ristorante"

"Ma se l'albanese non lo sai parlare?"

"Infatti ho usato il traduttore"

"Ah ecco"

Ridiamo e appena arriviamo in hotel, entriamo nella nostra stanza e io lo bacio subito, lui ricambia e ci stacchiamo solo per riprendere fiato.

"Sei perdonato. Non posso fare a meno di te"

"Ti amo Ermal"

Facciamo l'amore poi restiamo svegli tutta la notte a parlare. Ad un certo punto lui si alza dal letto e inizia a comporre qualcosa. Poi inizia a suonare la chitarra.

"Posso fare a meno dei milioni
Tanto portano solo problemi
Ma non posso fare a meno del vino
Non amando troppo gli schemi
Posso fare a meno di un motore
È troppo bello camminare
Posso fare a meno di sapere
Perché spesso preferisco immaginare
Ma che dire che fare
Quando io, io
Non posso fare a meno di te
Che sei l'infinito tra i miei desideri
La la
Tu che sei il sogno più grande
Tra i sogni più veri
E questa canzone che
Gira e rigira la dedico a te
Il mio unico amore
Il senso di ogni cosa che c'è
Posso fare a meno del silenzio
Preferisco comunicare
Posso fare a meno di un partito
Tanto il pane me lo devo guadagnare
Ma che dire che fare
Quando io,io
Non posso fare a meno di te
Che sei l'infinito tra i miei desideri
La la
Tu che sei il sogno più grande
Tra i sogni più veri
E questa canzone che gira rigira
La dedico a te
Il mio unico amore
Il senso di ogni cosa per te
Che sei l'infinito tra i miei desideri
Tu che sei il sogno più grande
Tra i sogni più veri e
Questa canzone che gira e rigira
La dedico a te
Il mio unico amore
Il senso di ogni cosa che c'è"

Inutile dire che non ho pianto e che non abbiamo rifatto l'amore.

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