17. Una proposta incredibile
Un mese dopo
" A giugno iniziano i mondiali di calcio! Farò mettere un televisore nella tua stanza così potrai vederli! Mi ricordo che avevi detto che ti piaceva un sacco come sport! "
Harry annuì entusiasta da solo e continuò a spingere la sedia a rotelle su cui Louis era seduto.
Come ogni giorno, da quando il tempo era diventato più caldo, portava il suo paziente preferito a fare una passeggiata nel parco.
Louis, però, non camminava, anche se Harry era convinto che riuscisse a farlo.
Nel mese trascorso da quando era arrivato al Clayton Hospital, non c'erano stati visibili miglioramenti, se non il fatto che Louis mangiava di più, se a imboccarlo c'era Harry e che i suoi occhi non erano più fissi su un punto del pavimento, ma, ogni tanto, si muovevano.
Harry, ostinato e ottimista, continuava a parlargli e a stimolarlo, ma la corazza che circondava la mente di Louis sembrava impenetrabile.
Harry sapeva anche che aveva poco tempo, aveva poco tempo per salvarlo dal ricovero in una struttura per gravi malati mentali, una struttura pubblica dove lo avrebbero messo in una stanza senza finestre ad aspettare di morire.
Ogni psichiatra sapeva come ci si comportava con i pazienti come Louis, con i pazienti etichettati come senza speranza....li si lasciava a loro stessi, ad attendere il compimento del destino.
Harry non voleva questo per Louis, ma, giorno dopo giorno, le sue certezze cominciavano a vacillare ed iniziava a credere che il dottor Taylor avesse avuto ragione quando gli aveva detto che per lui non c'erano più speranze.
La resa dei conti avvenne quindici giorni dopo, di mattina, nel momento in cui il medico si presentò nel suo studio e gli disse che i malati non paganti, quindi anche Louis, sarebbero stati trasferiti il pomeriggio stesso.
Harry, in preda al panico, si alzò in piedi dalla sedia su cui era seduto ed esclamò:
" Non è possibile! Credevo ci fosse più tempo! Mi deve aiutare! Non voglio che Louis venga portato in quell'inferno senza ritorno! "
Taylor gli mise una mano sulla spalla e mormorò:
" Harry, ti stai affezionando troppo a quel ragazzo e non va bene per un medico! "
Il riccio strinse i pugni, scosse la testa e poi se ne uscì con una proposta incredibile:
" Lo porto a casa mia! Sono uno psichiatra, me ne occuperò io ! È possibile? "
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