Capitolo 1-Caso McCann

1.

Mi trovavo seduta sulla mia poltrona mentre sbrigavo le ultime pratiche via computer quando Fëdor, irrompendo nella quiete del mio ufficio, mi comunicò che il capo aveva l'urgente bisogno di vedermi. Alzandomi dalla sedia senza esitare un solo secondo seguii Fëdor fino ad arrivare difronte alla porta di Cooper.
Ringraziando il giovane dai capelli biondi entrai nell'ufficio.

"Mi dica Capo" dissi appena richiusi la porta alle mie spalle.
Era da qualche giorno che avevo un brutto presentimento e credo che oggi avrei scoperto cosa mi rendeva così irrequieta.
"Il caso Bardem?" Chiese iniziando a scrivere sul computer.
"Fatto,troverà tutto sul mio rapporto" risposi sorridendo compiaciuta dell'ottimo lavoro svolto.

"Molto bene Melanie" sorrise continuando a scrivere "Mh,dubito lei mi abbia chiamata per chiedermi del mio ex caso...gli sarebbe arrivato comunque" dissi impaziente di sapere il vero motivo per cui ero stata convocata.
"Ed ecco perché sei la migliore nel tuo capo,deduci,trovi scappatoie, sei intuitiva e non ti lasci ingannare. Tutte ottime qualità" riflettè smettendo di scrivere.
"Ed è per questo che ti ho fatta convocare. Questo caso è molto impegnativo e non posso chiederlo alle nuove arrivate" si massagiò le tempie, nulla di buone.
"Di cosa si tratta? Non girarci in torno,dimmelo!" Iniziai a irritarmi,sospirò prendendo un fascicolo e allungandomelo con la mano destra.

Lo aprì impaziente
Caso McCann

Aprii il fascicolo notando che era compilato con poche informazioni.

Luogo in cui risiede:Los Angeles

Anno di nascita:1994

Luogo di nascita: Canada

"Mi spieghi come farò ad incastrarlo Tyler? In cosa è coinvolto almeno?" Chiesi posando il fascicolo sulla scrivania
"Melanie, siediti e ti dirò tutto ciò che vuoi sapere" mi informò. Obbedendo al suo ordine attesi impaziente.
"McCann è coinvolto in moltissime cose, fra cui; spaccio di stupefacenti,risse,scontri tra gang,traffico di armi e chi più ne ha più ne metta. Questo ragazzo nonostante abbia 20 anni è un pezzo grosso nel suo campo" Disse rivolgendomi un occhiata seria. "Che devo fare?" Chiesi altrettanto seria.

"Scopri più cose possibili,usale contro di lui,distruggilo senza che se ne renda conto e portalo da noi...vivo" disse serrando la mascella,gli annuii preparandomi mentalmente a ciò che avrei dovuto fare.
"Quando parto?" Chiesi alzandomi dalla sedia insieme a Tyler "domani mattina verrà a prenderti una macchina,fatti trovare pronta per le sette.
Alzandosi dalla sua sedia mi venne in contro facendomi alzare di conseguenza, porgendogli la mano faci si che la stringesse, tirandomi a sé mi catturò in un abbraccio "resta viva" mi sussurrò in un orecchio per poi lasciarmi andare.

Mi diressi verso la porta, quando la aprii mi girai un'ultima volta verso il mio capo "lo farò Tyler" sorrise appena le mie labbra pronunciarono il suo nome,ci conoscevamo da cinque anni e non lo chiamavo quasi mai per nome.

Chiusi la porta dirigendomi nuovamente nel mio ufficio. Che fosse davvero così pericolosa questa missione? Davvero sarei potuta morire?
Una volta seduta sulla mia sedia girevole aprii il fascicolo osservando la foto del ragazzo raffigurato

-capelli neri e corti, occhi azzurri e il viso contratto in modo da assumere un'aria da duro...-

Sì,il tipo di ragazzo che mi avrebbe dato un mucchio di problemi,sospirai chiudendo gli occhi e buttando quei pezzi di carta nella mia già piena borsa.

Sarebbe stata una missione impegnativa...

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CALME! SO CHE LA DESCRIZIONE NON È PER NULLA QUELLA DI JUSTIN MA NON TEMETE,SAPRETE TUTTO PIÙ AVANTI NON VI PREOCCUPATE. FIDATEVI DI ME.

Commenti?

Vorrei

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