"Don't wanna live in fear and loathing
I wanna feel like I am floating"

13 settembre 2020

Ogni volta che mi trovo in una situazione di malessere interiore, questa è una delle prime canzoni che mi tornano in mente. 

Beh, oggi è capitato di nuovo. Quel senso di disagio e inadeguatezza che mi perseguita da tempi indefiniti e che scatta dopo quasi ogni affermazione o azione che compio. Ma la mia intenzione non è quella di essere commiserata, voglio solo darvi qualche informazione su questo brano e spiegarvi perché sia facile ritrovarsi nel testo.

Fear And Loathing è il dodicesimo brano estratto dal secondo album in studio, Electra Heart (2012), della cantautrice britannica MARINA (nome d'arte di Marina Lambrini Diamandis, precedentemente nota come "Marina & The Diamonds"). Anche se non l'ho ancora ascoltato nella sua interezza, posso già dirvi che è un concept album incentrato sui temi dell'amore e dell'identità, più in particolare sugli archetipi femminili che la protagonista fittizia, Electra Heart per l'appunto, si trova ad incarnare. Questo è ciò che aveva detto la cantante in merito al personaggio:

"Electra Heart is the antithesis of everything that I stand for. And the point of introducing her and building a whole concept around her is that she stands for the corrupt side of American ideology, and basically that's the corruption of yourself. My worst fear — that's anyone's worst fear — is losing myself and becoming a vacuous person. And that happens a lot when you're very ambitious."

Traducendo in breve: Electra Heart rappresenta, con i suoi stereotipi femminili tipici della cultura americana, l'antitesi di ciò per cui sta la cantante, ovvero la corruzione della propria identità, fino al totale smarrimento, che è il rischio nel quale si incorre quando si è particolarmente ambiziosi.

Personalmente mi ritrovo un po' in questa situazione, ma penso che la questione dell'identità tocchi ognuno di noi, in diversi momenti della nostra vita. Quante volte ci siamo sentiti fuori posto? Quante volte abbiamo cercato di inserirci in un ambiente, in un modo di pensare e di agire, pur non essendone interamente convinti, giusto per sentirci apprezzati? Quante volte abbiamo dubitato del nostro modo di essere e di presentarci, temendo costantemente il giudizio altrui? Marina, a mio parere, riassume bene questa insicurezza che abbiamo nella seguente strofa:

"Got different people inside my head
I wonder which one that they like best
I'm done with tryna have it all
And ending up with not much at all"

"Ho diverse persone nella mia testa
Mi chiedo quale sia quella che preferiscono
Ho smesso di cercare di avere tutto
E finire con l'avere praticamente niente"

Vi consiglio di andarvi a leggere tutto il testo e ascoltare la canzone (quella che ho messo a inizio capitolo è la versione accorciata; se vorrete ascoltare quella intera, dell'album quindi, la trovate tranquillamente sia su YouTube che su Spotify). Per quanto sia malinconica, è una canzone molto leggera, vaporosa direi, e confortante...e la voce di Marina è splendidamente dolce. Personalmente mi ha aiutata spesso, soprattutto grazie ai versi che ho inserito all'inizio. 

Mi auguro che tutti voi possiate esprimere voi stessi senza alcun timore e ribrezzo, per quanto questo sembri impossibile, a volte.