🎶🗣️ Ascolti e scoperte recenti (pt. 1)
15 ottobre 2021 (pubblicato a novembre)
Nota: leggetelo come se fosse nella data sopra indicata, i discorsi cominciati allora sono rimasti inalterati e ve ne potrete rendere conto in alcuni punti.
Ehilà!
Ritorno questa volta con un pezzo decisamente più eclettico, in termini di argomenti e artisti trattati. Vedetelo come una specie di aggiornamento su quelle che sono state le mie ultime esplorazioni musicali, dove offro pareri sulle ultime uscite di artisti già incontrati fin ora, ma lascio anche spazio ad alcune chicche magari sconosciute a qualcun* di voi.
Spero che questo capitolo possa stimolare un dibattito più inclusivo! Come sempre, è un piacere ricevere opinioni e pensieri vostri.
Ma ora bando alle ciance, e partiamo subito con gli affari più familiari!
Ultime uscite
1 - Ritorno dei Tears For Fears (6/10)
https://youtu.be/yUp-ujO979U
Era da tanto che sognavo di vedere questo giorno. La prima scintilla avuta con questa band, può essere rintracciata al relativamente vicino dicembre del 2017...e tuttavia, sembrava che l'attesa fosse stata eterna. Ma ora vi spiego subito il perché: l'ultimo LP del classico duo inglese anni 80, "Everybody Loves A Happy Ending", risale a un ben meno recente 2004, dopo svariati anni di incomunicabilità tra i due musicisti che finalmente riuscirono a riappacificarsi. E difatti, il titolo scelto non poteva essere più azzeccato.
Ma senza indulgere nel trattare di quest'ultimo (farò una deep dive sui TFF in separata sede), passiamo al fatto che a esso seguì pressoché nulla, in termini di nuovo materiale: insomma, compilation, alcuni tour di reunion, cover di altri artisti. Questo fino a una canzone inedita uscita, per pura coincidenza, nel periodo in cui mi stavo interessando a loro, e che sembrava voler anticipare un imminente lavoro più estensivo:
https://youtu.be/8RxlpQTgqO4
Ciò però non avvenne, e direi per ragioni tragicamente comprensibili.
Molto in breve Roland Orzabal, ovvero la principale anima musicale dei Tears For Fears, si trovò ad attraversare un periodo di grave lutto familiare e precarietà psicologica, che però lo portò a riavvicinarsi a Curt Smith, amico di lunga durata oltre che altra metà del gruppo.
Lascio questa intervista molto candida a tal proposito (ve la metto anche nei commenti):
https://www.theguardian.com/music/2021/oct/08/tears-for-fears-reunion-interview
Ebbene, come accade molto spesso, sfortunati eventi come questi possono portare a qualcosa di più positivo, qualcosa che prende quella sofferenza interiore e la eleva a condizione umana universale, condivisibile sotto forma di uno splendido prodotto artistico.
Il primo singolo da "Tipping Point", fatica in studio che arriverà al pubblico nel febbraio del 2022, è a mio avviso indice del fatto che, dentro alle loro teste canute, siano ancora conservate la grinta e l'intraprendenza giovanile che li ha sempre caratterizzati. Sarà un clamoroso e ben apprezzato ritorno, già me lo sento.
2- Uscita nuovo album dei Coldplay (15/10)
https://youtu.be/kWUV5-frRU4
Maggiore conflittualità nel giudizio può essere ritrovata nel seguente caso. Per essere giusti, però, a promuovere assiduamente "Music Of The Spheres", uscito proprio oggi (e da quanto ho avuto modo di capire stanno piovendo recensioni spietate), da parte dei Coldplay e del loro team c'è stato un lavoro di almeno metà anno ormai (si veda il capitolo su "Higher Power"). E tutte le canzoni con cui è stato lanciato e che ho ascoltato recentemente sembrano puntare a direzioni diverse, talmente diverse che mi chiedo cosa diamine abbiano nella testa a questo punto.
Ora, ribadisco che non ho alcun problema nel fatto che esplorino altri territori sonori, credo che la storia del "ah ma erano meglio prima" sia diventata davvero vecchia da buttare, e che i fan più elitari si debbano mettere l'anima in pace.
La questione però è un'altra: alla varietà deve accompagnarsi un senso di focus, un'attenzione ai particolari (UPDATE dell'1/11: l'album a presunto tema spaziale, di astronomico aveva ben poco sinceramente, specialmente nei testi). Ben venga l'ambizioso esperimento space rock alla Pink Floyd (condiviso qui sopra, ve lo consiglio), ben venga la mancanza di pregiudizio e l'entusiasmo nell'approcciarsi a un gruppo ora più mainstream che mai come i BTS...ma se per dare prova che siete ancora capaci di produrre canzoni più dure, più tradizionalmente rock mi proponete un pezzo come "People Of The Pride", con una riff che più derivativa di così non si può, beh...mi dispiace, ma di questo disperato eclettismo posso fare anche a meno.
https://youtu.be/GRylzQhYhWQ
Questa fan parody dice tutto, veramente 🤣
Vogliamo tuttavia menzionare il programma che hanno pubblicato rispetto al loro impegno nel ridurre le emissioni dei loro prossimi tour?
https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-58898766
Forse non è il massimo, ma già qualcosa che trovo davvero molto apprezzabile!
Se solo però mi potessi permettere il privilegio di un loro biglietto... 🥲
3- Prossimo nuovo album di Damon Albarn (12/11)
https://youtu.be/JaxIQdHYt8I
Alquanto opposto è stato invece l'approccio più rilassato e meno "c'è qualcosa per tutti" di Damon Albarn (proprio lui, il maestro della sconclusionatezza!) che, però, pure a suo modo ci sta rovinando la sorpresa dell'imminente album solista "The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows" (ma un titolo più economico proprio no? 😅), il secondo in senso propriamente detto, con tanto di promozioni a sproposito.
E va beh...spendiamo giusto qualche parola a proposito di queste canzoni.
Come avviene quasi sempre, almeno secondo la mia modesta esperienza, per apprezzare ciò che produce Damon sono richieste diverse rivisite. Cioè, come posso spiegare...ha un modo di scrivere canzoni molto kitsch, ma squisitamente, intelligentemente kitsch. Certe cose non andrebbero accostate insieme, non dovrebbero proprio funzionare...ma lui in qualche modo ci riesce!
E difatti il primo singolo "Polaris", di cui qui ho condiviso la live version (è decisamente migliore, credetemi), è stato un sapore acquisito per me. Questa giustapposizione di atmosfericità con elementi più ritmati mi è parsa un po' strana all'inizio, soprattutto perché mi ero già abituata all'assaggio minimale che ci aveva dato del progetto durante il lockdown, quando l'arrangiamento era ancora in fase di sviluppo:
https://youtu.be/vlS6GCZR1Q0
Ecco, un breve chiarimento rispetto a cosa sia, questo progetto: i brani, concepiti inizialmente in terra islandese, e rivisitati successivamente nel contesto del lockdown, hanno portato alla creazione di un album che esplora tematiche come "la fragilità, la perdita, la nascita e la rinascita". Il titolo chilometrico è preso da una poesia dell'autore inglese John Clare che tratta proprio di questi temi, e la qualità sparsa ed evanescente delle canzoni sembra proprio evocare l'aura primitiva, a tratti magica, dell'isola nordica.
Chiusa questa piccola parentesi...personalmente, sto ancora cercando di farmi apprezzare le diverse uscite. L'ispirazione è chiaramente molto genuina e sentita, ma ho la sensazione che le melodie non siano particolarmente ricche e potenti questa volta, e che ci sia stata l'esigenza di sostenerle con bislacchi adornamenti strumentali.
Non aiuta poi il fatto che Damon non sembra più possedere il range e la versatilità canora di un tempo (quando in tempi recenti si esibisce con canzoni classiche del suo repertorio, devo dire che ne rimango un poco delusa), ma è pure un cinquantenne oramai quindi in parte ci sta. Oltretutto, come si suol dire, "sometimes less is more", approccio che specialmente nell'arte popolare è sacrosanto.
4- EP dei Gorillaz e futuri progetti (26/08)
https://youtu.be/36wBq2_Sn6w
Sempre rimanendo in tema Albarn (mio Dio, quest'uomo non lo ferma nessuno), i Gorillaz hanno voluto deliziarci ad agosto con "Meanwhile..." , breve EP a tema "carnevalesco". Proprio nel periodo in cui il Carnevale di Notting Hill si svolgerebbe di norma, è stato infatti pubblicato come tributo al grande evento multiculturale della città londinese (che è stato sospeso per l'emergenza sanitaria), e presentato come un ritorno allo spirito del primo album della band virtuale.
Riesco un po' a sentire quest'idea in effetti, un po' perché si è trattato di un progetto molto disinvolto e senza pretese, ma anche perché già dal self-titled Damon ebbe modo di esternare il suo longevo amore per la cultura caraibica e sudamericana, specialmente nella traccia "Latin Simone", dove collaborò con nientemeno che il grandissimo artista cubano Ibrahim Ferrer:
https://youtu.be/82T8wb1039Y
E niente, questa clip è preziosa <3
Ad ogni modo, le canzoni non mi sono sembrate altrettanto memorabili, ma è bello che i Gorillaz riescano ancora a mantenere questa totale libertà artistica in ogni cosa che fanno.
Spero soltanto che la temuta, sempre più vicina collab con Bad Bunny (sì, avete sentito bene! Su rivelazione dello stesso Albarn, che lo descrive come un tipo molto talentuoso) si sveli come un'ulteriore attestazione di ciò. Personalmente, non ci credo parecchio, ma mi rendo conto di avere una certa mole di pregiudizi sul reggaeton forse parzialmente infondati. Quindi sarà meglio che taccia.
5- Nuovo progetto di Graham Coxon (27/08)
https://youtu.be/MX7LE6KhWgY
OK, ora statemi bene a sentire. Per quanto non riesca a stare zitta al suo riguardo, Albarn non è stato l'unico musicalmente prolifico dopo l'epigeo dei Blur negli anni 90. Anzi, Graham Coxon aveva di fatto già pubblicato un album solista quando "13" uscì alla fine del decennio, e a questo ne seguirono altri otto nel millennio successivo (incluso quello appena rilasciato e di cui parlerò a breve). Ciò se non contiamo anche le colonne sonore che ha composto, principalmente per delle serie indie di produzione Netflix ("The end of the f***ing world", qualcuno? Yep, musica firmata Coxon), a conferma ulteriore del fatto che, il chitarrista timido della band, vanta però la stessa intraprendenza tanto attribuita al suo compagno più popolare, il cantante carismatico e ambizioso.
Lo dico forse soltanto per sentirmi speciale, piuttosto che per cercare di guadagnare credibilità? Certo che no! Sono convinta di ciò che dico, anche se, come già confessato qualche capitolo fa, non mi sono ancora addentrata più di tanto nella sua discografia. L'ultimo album però, "Superstate", uscito questo agosto (noi fan dei Blur/Gorillaz siamo stati parecchio viziati ultimamente...), l'ho ascoltato nella sua interezza...e posso convintamente dire che mi ha colpita in maniera positiva.
Anche qui, doveroso spiegarvi in breve di cosa si tratta: questo album è parte di un progetto multi-artistico dove fa da accompagnamento sonoro a un'omonima graphic novel di genere fantascientifico-distopico. Tutte le 15 tracce infatti sono scritte dal punto di vista dei personaggi coinvolti nella storia, anche se Graham ha rivelato, nelle interviste recenti, che si trattano tutti di alter-ego che ha utilizzato per poter esprimere le sue personali ansie e difficoltà, e che questo è forse l'album più autobiografico che abbia mai creato (il che trovo molto curioso, pensando anche alla direzione opposta intrapresa da Damon, negli ultimi anni, con la prospettiva dei testi). Lascio un articolo più approfondito al riguardo, se vi può interessare:
https://www.clashmusic.com/features/graham-coxon-on-superstate-therapy-and-moving-forwards
Rispetto alla musica, proprio come esplicitato anche nell'articolo, le canzoni pulsano di energiche sonorità funk, glam, new wave e prog, pur con un approccio molto fresco e moderno (tra l'altro, la strumentazione è stata fatta interamente da lui). David Bowie è stato sicuramente il principale punto di riferimento, e in certe tracce mi pare pure di sentirlo nell'esibizione canora di Graham, che nonostante la situazione di vulnerabilità da cui è provenuto il disco, lo si può percepire come piuttosto estroverso e assertivo.
Apprezzo poi molto le presenze femminili come guest vocalists, si completano splendidamente con la sua voce e credo aggiungano ulteriore risonanza a temi come la fragilità, la speranza, gli affetti e l'ardore di libertà che caratterizzano il disco.
L'unica cosa che mi duole è che questa uscita sembra essere passata quasi totalmente inosservata, anche tra i suoi fan, e devo dire che si sarebbe potuto fare molto meglio a livello di promozione. Cioè, il singolo di lancio (che non ho condiviso perché ho preferito l'altro), pubblicato tre mesi fa, non è arrivato nemmeno a 100.000 visualizzazioni e la cosa onestamente mi pare sconcertante. E' veramente un lavoro che merita di essere ascoltato (devo ancora vedere se riesco a procurarmi il disco insieme al libro, l'ideale sarebbe di godersi le due cose contemporaneamente) e mi dispiace che la sua esposizione sia stata così scarsa.
Perciò, se avete del tempo e non sapete cosa farvene...beh avete capito :)
E siccome questa parte di "mini recensioni" si è prolungata più del previsto, direi che la seconda, quella relativa agli ultimi ascolti e scoperte in generale, potrei trasferirla in un capitolo separato, che arriverà entro stasera. Lascio intanto una playlist con le canzoni menzionate finora, insieme ad altre aggiunte dagli album in questione (trovate sempre il link nei commenti):
https://open.spotify.com/playlist/27JVNPuhT1MRwQ8txh1Eu8?si=6245d9adbe58423a
Si chiama "Ultime Uscite (Cap. Watty)" di "borb", se non potete aprire.
UPDATE del 4/11: cambiato il titolo ad "Ascolti recenti (cap. Watty)"
Ne approfitto per avvisare inoltre che ho messo a disposizione gli audio di tutte le tracce nella recensione su "13", insieme a qualche altra chicca live, per ulteriori assaggi :)
Spero che questo format vi sia piaciuto, fatemi sapere!
P.S. mi sono accorta che i video dei TFF non si possono aprire da Wattpad. Qui vi metto quelli con solo audio, se volete vedere i promozionali li potete cercare direttamente sul Tubo:
https://youtu.be/IVveBJU50fk
https://youtu.be/lwpqNJYp-fw
Ah, e non ho alcuna voglia di sistemare i corsivi ahahah
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