Jack, il pirata dei mari infiniti
In un tempo lontano, su di un'isola dal nome esotico remoto, difficile da pronunciare, viveva un pirata chiamato Jack Ridley. Esso era fisicato e alto, aveva lunga chioma nera e gli occhi verdi, con una benda su quello destro, che navigava in lungo e in largo cercando di una piratessa. Trattasi della sua Marisha, dalla pelle ambrata e il corpo dalle forme affusolate, gli occhioni da cerbiatta color nocciola e i capelli castani, raccolti in una lunga treccia.
Un giorno qualunque, due giovani ventenni, Micheal - corpulento, dal buffo ciuffo color senape e il resto del capo completamente calvo, gli occhi nocciola - e il suo amico Jason esile, con una folta buffa chioma a casco di banane nero corvino e le iridi azzurre come l'oceano, siccome erano ossessionati dai pirati parlarono tra loro e presero una decisione.
"Domani col pedalò di mio padre, andremo a cercare Jack" annunciò, con i suoi occhi oceano ridenti e brillanti, Jason.
"Sì, evviva!" Saltò con altrettanto entusiasmo Micheal e andarono a dormire.
L'indomani fecero come deciso e partirono ma durante il tragitto il cielo cominciò a farsi scuro; i ragazzi rimpiansero la decisione presa così scelsero di tornare indietro. Non ne ebbero il tempo, perché un fulmine colpì il pedalò che affondò. I due poveri sprovveduti si ritrovarono in fondo all'oceano, però poco dopo, una forza estranea li riportò in superficie.
Un'immensa scogliera si ergeva loro dinnanzi e subito dietro ad attenderli un'enorme e dorata spiaggia. Ce la fecero: arrivarono integri sull'isola. Misero piede sulla spiaggia e legarono il pedalò a un traliccio vicino alla riva. Tutt'intorno a loro videro una folta vegetazione, si fecero spazio tra essa e andarono a cercare del cibo.
Durante la ricognizione trovarono un McDonald, dove si sedettero e ordinarono dieci double cheeseburger volanti, cinque barili di latte di capra e quattro torte intere alla liquirizia. In lontananza, si sentirono gli zoccoli di un cavallo in corsa che si avvicinarono sempre di più. In sella, un postino consegnò ai due una bolletta dell'Enel di milletrecento euro e ottantotto centesimi. Essi si guardarono negli occhi e chiamarono il proprietario. Gli consegnarono la bolletta e l'uomo la guardò, sentì la gola ardergli, talmente gli si fosse seccata. Nessuno di coloro che la vide si spiegò una cifra del genere di energia elettrica, su di un'isola avente solo un internet point e quel McDonald.
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Finito di pranzare e accantonata la bolletta, tutti si unirono in un gran giro giro tondo, finché non arrivò il Re dell'Affettato, con venti caciotte, dieci salami, cinque prosciutti e dieci kg di wurstel giganti e decisero di preparare una mega festa per l'arrivo del Re dell'Isola, un potentissimo pirata, pieno di oro, giocattoli e qualsiasi altra cosa.
Il pirata arrivò, però inciampò su un tronco, scivolò su una buccia di banana e si ritrovò sulla baia pirata, laddove arrivarono i ragazzi quella mattina e lì vide il grande e potente faggio Blue, che stava ballando con il gatto dai sandali zozzi e puzzolenti un tango argentino.
Improvvisamente, all'unisono decisero di andare a cercare il famosissimo pirata Jack, ma nessuno sapeva come raggiungerlo alle falde dell'Isla Sorata e così decisero di recarsi a Polkaya, il quartier generale dove si ballava la Polka. Lì i pirati rimasero allibiti, perché non sapevano ballare come balla Nando.
"Cosa faremo ora?" Chiese Micheal ad un certo punto e quindi tutti optarono per una partita a Monopoly col denaro vero, al che uno dei ragazzi, Jason, impazzì perché perse il suo deposito, tranne la mitica numero uno dello Zio Paperone, con cui ricostruì il deposito e il McDonald.
Tutto d'un tratto, il gigante dell'est arrivò correndo, ma all'incrocio sbagliò strada e finì sulla A4 in direzione del villaggio dei Puffi, che stava sullo svincolo tra I confini dell'Universo e La fine del mondo parallelo.
Visto quello che successe, Marischa iniziò a flirtare con i due Re, cercando disperatamente di dimenticare il suo amato pirata Jack oramai dato per disperso. Michael scoppiò in lacrime, perché la donna non poté andare a comprare la carne tritata per fargli un bel ragù da Puffo blu, così decise di salire su quello che sembrava essere il ponte di Messina e di buttarsi di sotto, in realtà era solo una copia, ma costruito a metà, perché non si trovarono le viti per continuare il lavoro.
Al che, Jason si lasciò prendere dall'eccitazione e si cambiò d'abito, si nascose dietro un albero e si travestì da Batman, ma si guardò per vedere come stava e si accorse che gli mancava il Toblerone, quindi il suo istinto da supereroe si estinse e decise di dedicare il suo tempo a ridipingere quella che sembrava essere una perfetta riproduzione della Cappella Sistina.
Nel mentre si dedicava a quell'attività, Jack apparve sul retro della stessa e da lì vide i due ragazzi, gli altri pirati, i due Re, gli altri abitanti dell'isola, che in realtà non si trattava di indigeni, ma di altre persone giunte lì, come i due ragazzi, per caso.
Il suo sguardo fu poi rapito dalla sua amata piratessa e all'istante urlò:
"Marischa amore mio, finalmente ti ho ritrovata! Sposiamoci subito, se non hai cambiato idea e mi ami ancora."
Lei con un sorrisone a sessantadue denti, lo guardò e annuì, si mise dietro un albero e si cambiò l'abito con quello da sposa, che aveva sempre con sé.
Tutti si cambiarono e si vestirono eleganti, i due ragazzi anche e fecero da testimoni alla coppia. I due sposi si recarono nella cappella e si fecero sposare dal fringuello azzurro della felicità, la cerimonia finì e andarono a festeggiare. Il ricevimento durò sei giorni e sei notti e il settimo giorno lo passarono tutti insieme a pulire e riordinare.
Da allora vissero tutti insieme felici e contenti per l'eternità.
L'angolo dello scrittore, l'angolo in cui possiamo interagire, beh, che dire?
Spero di avervi divertito un po' con questa storiella e che vi piaccia in caso affermativo mettete una ⭐.
Avete scavato a fondo?
Siete riusciti a trovare la morale della storia?
Scrivetela nei commenti.
Se avete segnalazioni di errori, o qualsiasi altra cosa da dirmi bella o brutta su quest'opera, non esitate a scrivere nei 📝.
Durata OS 1080 parole comprese queste
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