Quando lessi per la prima volta i primissimi capitoli di Varaldien, in fase "embrionale" su Wattpad, fu amore a prima vista e già allora sapevo che prima o poi ne avrei letto la versione pubblicata da una casa editrice.
Ed eccomi qua, con la copia di Varaldien della Triskell Edizioni.
Le avventure di Kalahm, principe di Varaldien e Prescelto, sua sorella Tara, del barbaro Reven, dell'Evocatore ibrido Martien e del folle Zoral mi hanno rapita per ben due volte, e lo faranno ancora, tutte le volte che sarà necessario. Varaldien non è solo un viaggio, di ritorno dei personaggi a casa propria, ma anche di ricerca interiore.
Kalahm deve fare i conti con la sua duplice natura di uomo e Prescelto. Deve assecondare il suo istinto umano, ciò che ragione e cuore gli dettano, oppure deve seguire il volere di Gaia, attraverso ciò che il destino gli ha riservato e seguendo le parole degli Indovini? E Martien, il mio preferito, dilaniato forse più del cugino, a metà tra l'essere umano e il divino, ibrido e non per scelta sua. E che dire della dolce Tara, principessa guerriera che non accetta di vestire i panni di fanciulla indifesa ma che si trova a fare i conti con le proprie fragilità. Zoral è un personaggio sopra le righe che non si può relegare alla "semplice" follia; scanzonato solo in superficie, ha invece una profondità che non lascia indifferenti.
Devo ringraziare Lara, l'autrice, per avermi fatto conoscere un genere di cui prima conoscevo soltanto l'esistenza. Mi ha trasportata nel mondo di Varaldien, tenendomi delicatamente per mano e mostrando in chiave fantasy i tormenti della letteratura m/m. Sono andata sul sicuro quando poi ho acquistato il suo secondo romanzo, che leggerò davvero con piacere.