Le emozioni della strega

Cornelia aveva un cuore di ghiaccio, talmente gelido che niente avrebbe mai potuto scioglierlo, neanche un ferro incandescente infilzato nel suo petto. Non aveva ricordi dell'ultima volta in cui aveva provato un'emozione: aveva pianto, quando a pochi anni di vita si era risvegliata  da sola in un bosco buio? Era stata felice quando aveva scoperto di essere una strega? Non ricordava. Ma in ogni caso, quando provava ad accendere anche solo una piccola scintilla di sentimento dentro di sé, non ci riusciva mai.
Cornelia aveva tanti potenti poteri magici: poteva far nascere piante rigogliose dalla terra infertile, riusciva ad appiccare fuochi anche quando pioveva, faceva scorrere l'acqua nei torrenti aridi, aiutava gli animali a liberarsi dalle crudeli trappole costruite dagli umani, si trasformava in creature bellissime e affascinanti... Ma quando si impegnava in queste cose, mai un'emozione si insinuava nel suo cuore.
"Forse questo è il prezzo da pagare per avere dei poteri così belli" pensava alle volte.
Una notte in cui proprio non riusciva a dormire, trasfigurò in una falena e volò qua e là nel bosco, cercando un posto tranquillo in cui riposare. Si posò su un fungo tondeggiante, si guardò un po' attorno, e...
Cos'era quella sensazione?!
Sorpresa?
Curiosità?
Non lo sapeva, ma doveva avvicinarsi.
Svolazzò verso quello che aveva appena visto.
Un'altra falena. Ma non una qualsiasi: non aveva le ali spente e scure, ma di un viola intenso e corposo, brillanti di magia.
«Tu sei...» bisbigliò. Le mancava il fiato.
«Una strega!» esclamò lei con voce acuta.
In un secondo quel piccolo insettino si trasformò in una ragazza alta e bellissima, con un sorriso raggiante.
Anche Cornelia si ritrasformò, guardandola con perplessità.
«Piacere, Taissa!» trillò stringendole la mano.
Quel calore nelle mani... le arrivò fino al volto. Avvampò, e un cenno di sorriso comparve sul suo volto.
Un'altra emozione?
Spalancò gli occhi, sentì un tuffo al cuore, e impulsivamente trasmutò in un pipistrello e scappò.
Paura?
Volò fino a casa, e si nascose sotto le coperte.
Che diamine le stava succedendo?
Ma prima che potesse calmare il suo cuore agitato, qualcuno bussò alla sua finestra.
«So cosa stai provando! È successo anche a me!» gridò Taissa dal vetro.
Cornelia si coprì le orecchie con i palmi, sempre più spaventata.
«Non voglio!» esclamò.
«Ti devi fidare di me. Vieni»
Rassicurazione?
Cornelia si alzò, scese la lunga scala di casa e andò da Taissa.
Lei la fissò.
«Scusami, mi chiamo Cornelia» disse lei, arrossendo.
Imbarazzo?
«Andiamo! Ti porto fuori dal bosco: io sono una strega di città!»
«Cosa facciamo?»
«Ti farò vivere talmente tante emozioni che ti dimenticherai di quanto è strano provarle!»
Cordelia fece spallucce, e seguì Taissa.
Andarono al luna park, e fecero tantissime cose.
Colpirono una pignatta piena di caramelle con una clava. Divertimento!
Mangiarono marshmellow rosa. Piacere!
Fecero un giro sulla ruota panoramica. Vertigini!
Da quel giorno tra loro nacque una bellissima amicizia.
O forse era... amore? Cornelia non riusciva ancora a capirli fino in fondo, i sentimenti, ma con Taissa avrebbe imparato.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top