Riflessione in un periodo difficile
Mi permetto di scrivere due righe per esprimere la mia vicinanza spirituale in questi giorni difficili.
Che cosa ci dice come cristiani questa prova? Ci insegna qualcosa? Riflettiamoci.
Innanzitutto vorrei dire di sollevare lo sguardo per tornare a vedere che ci sono molti che da anni vivono nel mezzo del virus della guerra, della fame, ecc.
Questa prova ci riscopre nella nostra fragilità, questo non significa cadere nello sconforto della rassegnazione, come cristiani siginifica riscoprirsi figli, bisognosi dell'aiuto del Padre.
Dio mai ci abbandona e noi siamo chiamati a fidarci di Lui.
Questo atteggiamento di umiltà e fiducia è fondamentale per la nostra vita cristiana, non dimenticando che nella preghiera i cristiani sono uniti in un solo popolo.
C'è un modo per vivere in pienezza come cristiani questo tempo difficile, non individualmente, egoisticamente, ma esercitando carissimi la carità, la carità sconfigge il virus.
Ringrazio tutti coloro che si sono attivati e che hanno dato la loro disponibilità.
Gesti di generosità per chi è in difficoltà economica.
Saremo infatti riconosciuti da Lui, non per una forte fede ma soprattutto se abbiamo amato, amato nelle difficoltà.
Gesù ci vuole più felici che forti, deboli, ma che amano.
Chiediamo al Signore la grazia di saperlo ascoltare e alla Madonna di custodirci sempre nel suo Cuore.
Ogni giorno che abbiamo davanti, con le sue gioie e le sue fatiche, possa essere vissuto con lo spirito di Gesù Figlio pieno di fiducia e di amore.
Mi piace condividere attraverso questa lettera una mia personale espressione di gratitudine.
Ti ringrazio, Padre, perché ci hai messo accanto persone credenti, attente alla realtà e alle persone, generose nel servire.
Ti ringrazio per le tante piccole cose che viviamo nella comunità: un incontro, la condivisione di un pensiero, una stretta di mano affettuosa o un sorriso.
Padre buono, per le diverse esperienze di fraternità vissute, che hanno fatto crescere la conoscenza e il legame tra noi, per l'intensità spirituale vissuta in questo difficile periodo.
Per la profonda condivisione del nostro cammino, comunitario e personale,
per i servizi di carità, anch'essi occasione di incontro e di fraternità;
in cui il Tuo Santo Spirito ha impresso un forte legame.
Ti ringrazio, Padre, per ogni singolo componente del Consiglio Pastorale, per il rapporto che hanno intessuto tra di loro e con tutta la comunità, per le proposte offerte in semplicità e nel rispetto di ognuno, con cura e impegno, per il loro servizio aperto all'ascolto, all'accoglienza, alla costruzione di amicizie fraterne.
Per la condivisione delle risorse economiche, che ci consente di rispondere alle necessità dei poveri, per la partecipazione di molti, in modo pieno, alla celebrazione eucaristica.
Per le giovani famiglie che ci hanno aperto il loro cuore e hanno condiviso un momento così delicato e prezioso della loro vita;
per quanti hanno trovato in questa chiesa consolazione nell'esperienza del lutto.
Padre, per la tua Parola, che riecheggia in molti modi nella comunità e ci consente di crescere nell'abbandono fiducioso a te. Nella frenesia della nostra vita, Tu ci hai fatti fermare per ascoltarti insieme: attraverso il tuo Spirito ci hai indicato i passi da fare nella vita quotidiana, di questi giorni bui e difficili per tutti.
Ti ringrazio inoltre per chi ha scoperto quest'anno una malattia importante ( la solidarietà) unico virus da condivisione, senza l'ombra di una ribellione, sempre con la mano tesa alle necessità degli altri.
Ti ringrazio infine, per Papa Francesco "voce di uno che grida nel deserto" della nostra indifferenza.
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