La Casa Embrujada De Ernesto (Parte 7)
Ernesto : "In quel momento azionai il bottone del portone elettrico ma non volle aprirsi e con dispiacere accelerai in retromarcia e dovetti aprirlo di colpo; si danneggiò il sistema, ma non m'importò, inoltre fuggii senza interessarmi del fatto di aver lasciato aperta la sala e senza mettere l'antifurto alla casa. Ciò che io desideravo, era andare via da lì. Quella notte mi recai ad un hotel e non riuscii a dormire poiché sentivo anche che qualcuno di questi esseri era con me. "
John: "Il mattino seguente a questo incubo, Ernesto ritornò a casa per cambiarsi d'abito poiché doveva andare a lavorare. Durante il giorno le manifestazioni paranormali erano meno forti, ma non per questo smettevano di infondergli paura."
Ernesto: "Quando ritornai il giorno dopo per cambiarmi i vestiti ed andare a lavorare, vidi che il portone era chiuso, la porta d'entrata a cui non avevo messo il passante, era chiusa con la sicura.
Entrai in casa e vidi che tutte le luci erano accese, le porte delle camere e del bagno erano tutte aperte; mi lavai rapidamente ed andai a lavorare.
Preferivo andare a visitare le amicizie che mi ero fatto da quelle parti, rimanere a dormire nelle loro case piuttosto che stare lì, a meno che non ci fosse più gente con me, minimo tre o cinque persone.
Dovevo chiedere al mio amico, quello che aveva visto l'uomo, di accompagnarmi in bagno affinché non mi succedesse nulla."
John: "Dopo aver vissuto per due anni e mezzo in quel luogo, Ernesto decise di trasferirsi in un appartamento che si trovava nei pressi del suo lavoro: alla fine gli esseri che abitavano in quella casa, erano riusciti a scacciarlo così come lo avevano fatto con gli inquilini precedenti che soggiornarono meno tempo di lui.
Alcuni mesi dopo, Ernesto terminò il lavoro che aveva in Huatulco e tornò a vivere a Città del Messico."
Ernesto: "Io facevo come te: dove dicevano che c'erano case stregate, fenomeni paranormali, io andavo investigando, restavo pure a dormire in quei posti, ma mai avevo assistito a delle apparizioni... fino a che non giunsi in questo luogo. Dopo aver visduto lì per due anni e mezzo mi passò la voglia di vedere film di terrore per tre anni. Rimasi abbastanza traumatizzato; in seguito tornai a Huatulco, in vacanza, ma per nulla mi fermavo davanti a quella casa; non lo feci fino a quattro anni dopo: venni a sapere che dopo di me erano andate altre persone che però non durarono nemmeno due mesi, andarono via.
Venne un'altra coppia con bimbi ed andarono via.
Misero in vendita la casa ad un prezzo supereconomico e colui che l'acquistò perse sua moglie che morì d'infarto, abbandonò la dimora.
La casa non era in rovina ma si vedeva che era trascurata: aveva l'erba alta, ancora sentivo quelle presenze maligne attraverso le finestre, sentivo che mi guardavano da lì dentro verso l'esterno.
Quella fu l'ultima volta in cui andai e non vi tornai più.
I vicini che vivevano di fronte e ai lati della dimora, mi dissero che continuavano a sentire grida, rumori, porte che sbattevano e loro già sapevano che non c'era nessuno nell'appartamento."
John: "Attualmente Ernesto vive a Phoenix, Arizona, mi ha detto che per nessun motivo desidera visitare quella casa che gli infuse tanto terrore per più di due anni. La sua esperienza la condivise con me, per la sua amicizia nei miei confronti poiché non è facile per lui, parlare di questo; ha paura che questi esseri si manifestino nuovamente a lui perché quando lui decise di abbandonare la dimora e passare la notte in un hotel questi lo seguirono.
Questa casa essendo un luogo in cui si praticavano messe nere che si costruì proprio con questo proposito, difficilmente potrà essere abitata da altre persone; dovrebbero abbatterla per esorcizzare il luogo poiché non è sufficiente far venire un prete per benedirla, questo solo potrebbe calmare per un po' di tempo l'attività soprannaturale ma non potrebbe sradicarla.
Le ombre che Ernesto vedeva in quella casa, erano i guardiani del recinto cerimoniale, i quali venivano sempre dal giardino alla stanza principale della casa; ricordiamo che nel giardino c'erano due statue che non avevano una forma chiara però per qualche motivo si trovavano lì, così come la scultura di gesso che adornava una delle pareti con quelle che sembravano delle sirene.
Il bambino che si manifestava nel luogo era quell'innocente che fu assassinato dalla banda dei sequestratori. Vennero dette tre messe per le anime che abitavano quella dimora, ma le manifestazioni continuano: si odono rumori e si vedono ombre alle finestre, però non si vedono più né il piccolo, né l'uomo vestito di bianco che lo affiancava per proteggerlo, sicuramente le preghiere hanno permesso loro di abbandonare quel posto impregnato di energie demoniache."
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