Capitolo 5

Sono le otto e mezza di sera, parcheggio la macchina in garage ed entro in casa.

Stasera per cena ho acquistato un kebab, lo metto in forno ed imposto la temperatura a cinquanta gradi; si manterrà caldo mentre faccio la doccia; prima però prendo la pastiglia di melatonina, bisogna assumere la compressa un'ora prima di andare a dormire.

Ho l'intenzione di andare a letto subito dopo cena.

Afferro il cellulare e lo pongo in modalità aereo; non voglio assolutamente essere disturbato.

Ho pensato, per tutto il giorno, al colloquio tenuto con i miei vicini ma non ho trovato il particolare che mi molesta.

Il mio sesto senso mi suggerisce di stare all'erta, è la prima volta che mi succede...

La doccia calda mi porta un po' di sollievo, asciugo con il phon i miei capelli castani, sono di una lunghezza media, il ciuffo inizia a darmi fastidio  sul viso; lo specchio riflette i miei occhi verdi: sono infossati; questa notte voglio dormire.

Una cena squisita, il tepore dei termosifoni, un pigiama comodo, niente televisione, solo: un silenzio rilassante.

Vado a coricarmi, ho già le palpebre pesanti, finalmente sono sotto le coperte.

Mi addormento quasi subito ed inizio a sognare: fuori imperversa la tempesta, piccole sfere di ghiaccio sbattono contro la persiana della mia camera da letto.

Un  rumore insistente ed incessante.

Mi sveglio di soprassalto: é l'una e un quarto, il battere del sogno continua ancora e proviene in realtà da fuori.

Mi dirigo verso la finestra e la apro.

È come se qualcuno, dall'esterno, stia grattando la persiana con le unghie, ma questo è improbabile, mi trovo al primo piano.

"Sarà un ladro?" mi chiedo, spaventato.
"Se apro in un sol colpo la persiana, lo faccio cadere giù." penso.

Apro con forza le ante ma non c'è nessuno, vedo volare, lungo la via, un paio di ombre nere, non riesco a capire cosa siano, sicuramente due uccelli, ma di dimensioni anomale.

Richiudo tutto, stizzito per essere stato svegliato, mi infilo di nuovo sotto le coperte e chiudo gli occhi.

"E adesso cosa sarà?" esclamo a voce alta, allarmato.

Sento dei rumori sul tetto, come se qualcuno stesse correndo su e giù per le tegole.

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