Sono seduta qui, parlando a me stessa, ricordando tutto quello che abbiamo passato insieme.
Quando io sbagliavo tu eri sempre nel giusto.
La mia ancora.
Ciò che mi teneva coi piedi per terra, che mi rassicurava.

E ti dico grazie, grazie per essere stato qui, anche nei miei giorni più scuri.
Sai rendermi forte.
Tu mi completi.
È il motivo per il quale ti amo.

Sei la parte razionale di me, quella che mi manca.
E tu lo sai, amore, sono una fottuta psicopatica, forse patetica, tragica, ma sono io, ed è questo che conta.
E quando ti dicevo "và al diavolo", dimenticalo, non ero in me in quei momenti.
Non sono niente senza te, sei la mia atmosfera.

E ti dico grazie, grazie per essere stato qui, anche nei miei giorni più scuri.
Sai rendermi forte.
Tu mi completi.
È il motivo per il quale ti amo.

Dovevamo essere i perfetti opposti, era la nostra ambizione.
Dimostrare che anche la diversità estrema può convivere.
Tu hai detto che con te sarei mai stata in pericolo, che mi avresti protetto da tutto, anche me stessa, se necessario.
Mi hai detto chiaramente: "con me accanto non morirai mai".

Ricorderò per sempre la tua voglia di vivere.
Io dovevo essere il tuo opposto, era la mia ambizione, il mio scopo.
Per questo, amore, per continuare a costruire la nostra realtà, l'ho fatto.
Ora che non ci sei più posso andarmene anche io.

Tu mi completi...
Io sono pazza...
Tu eri la mia ancora...
Mi hai permesso di liberarmi...
È il motivo per il quale ti amo.

Questo racconto è in parte ispirato ad una canzone.
Chi la indovina vince un lama.