9 |L'ultima volta che ti vedo|
Detenere il titolo di campionessa della Royal Racing non era per niente facile, ogni settimana ricevevo inviti a partecipare alle gare. Per più di due settimane avevo evitato qualsiasi contatto, ma avevo dovuto rispondere ad un certo punto a Steve, perché aveva minacciato di ridare il titolo a Vanessa se non mi fossi presentata. Così, praticamente obbligata, avevo partecipato all'ultima gara che si sarebbe svolta al faro.
Avevo vinto, anche perché le concorrenti non avevano avuto alcuna chance, contro di me e la mia rabbia accumulata nelle ultime settimane. Di Harry nessuna traccia, ero passata perfino al locale una volta e non lo avevo trovato lì. Lexy diceva di non sapere dove fosse. Ed io con il passare dei giorni, cominciai a pensare alle parole che avevo sentito pronunciare da lui quando mi ero appena svegliata nella macchina. Arrivando così alla conclusione che forse erano rivolte a Vanessa. Ma non ne ero ancora certa. La macchina di mia madre, l'avevo ritrovata di fronte a casa mia, quando la mattina seguente ero dovuta ritornare a casa. Era perfettamente intatta, senza nessuna ruota squarciata o alcun danno. Lexy mi aveva detto di aver mandato qualcuno per farla aggiustare nella nottata. Avevo infine scoperto che nella busta che Steve mi aveva dato proprio dopo la mia prima vittoria, si trovassero circa dieci mila dollari, la quota del vincitore. Li avevo messi da parte, e con la seconda vittoria, insieme alla prima, ero riuscita a comprarmi una mia macchina. Avevo optato per un'auto uguale a quella di mia madre, però bianca e per risolvere il problema madre, la tenevo nel garage di Aydan. Che tra l'altro avevo scoperto abitasse a due isolati da casa mia. Tralasciando il piccolo riassunto di quello che avevo fatto, quella sera mi stavo preparando per andare all'inaugurazione della nuova pista. Non sapevo se avessi dovuto gareggiare, ma se avessi dovuto farlo, ero mentalmente pronta.
Uscii di casa, dopo essermi vestita bene, fuori faceva abbastanza freddo, anche perché si stava avvicinando Natale. Passai velocemente a prendere i miei due amici, e dopo averlo fatto ci ritrovammo a cantare a squarciagola, imboccando le strade della città trafficata. Potei vedere come non ci stavamo allontanando poi molto dal centro, stavamo andando verso i quartieri malfamati della città. Lexy aveva insistito nel non dirmi nulla a riguardo. Avevo rinunciato all'idea di incontrare Harry, non era stato presente nemmeno alle gare anteriori. Lexy mi indicò un edificio, di circa sei o sette piani.
"Veramente?" chiesi stupita, potevo capire con un solo sguardo la difficoltà del percorso di quella sera.
"Si, è il vecchio parcheggio di un centro commerciale che è stato demolito anni fa."
Si poteva capire che fosse vecchio, dalle finestre mezze rotte e i muri che si stavano sgretolando. Lexy mi indicò gli imbocchi giusti da fare, quel parcheggio era un fottuto labirinto.
"Al piano sopra deduco?" le chiesi.
"Esattamente." mi confermò.
"Oh mio dio" disse Aydan, appena arrivammo al piano superiore.
"Stasera sarà un inferno" disse Lexy.
Io annuii. C'era gente ovunque, ci fecero passare attraverso un varco, ed io scelsi di parcheggiare accanto alla macchina di Vanessa. Scesa dalla macchina potei sentire una corrente di aria fredda farmi svolazzare i capelli, quella sera racchiusi in una coda. Steve appena ci vide, ci venne incontro.
"Avete sentito?" ci chiese quest'ultimo.
"Sentito cosa?" chiesi a mia volta.
"Stasera c'è un tipo, si chiama Blake, e vuole una gara solo tra lui e Styles. Nessuno capisce il perché"
"Styles è qui?" chiese Lexy.
"No, ma l'ho chiamato, dovrebbe arrivare tra poco." disse lui.
Il mio cuore fece un balzo, lo avrei rivisto dopo così tanto. Poi mi ricordai di lui e Vanessa e preferii allontanarmi da lì, cosciente del fatto che si sarebbe fermato a parlare con i suoi amici. Cominciai a girare per il parcheggio, cercando di notare qualche faccia che non mi sembrasse familiare. Il mio spirito d'osservazione mi fece notare un ragazzo, alto e biondo, poggiato ad una macchina a fumarsi una sigaretta. Sembrava come se stesse aspettando qualcosa. O qualcuno.
"Scusa, sei Blake?" gli chiesi, avvicinandomi a lui sempre di più.
"Dipende da chi me lo chiede?" disse lui prima di lanciare il resto della sigaretta a terra.
"Diamond, piacere" risposi, tendendogli la mano.
"Si, sono io." rispose infine.
"Potrei farti una doman..." cominciai ma fui interrotta da un'altra voce.
"Diamond, allontanati immediatamente." urlò Harry. Mi voltai per vederlo correre verso di me, e fu in quel preciso istante che il cosiddetto Blake mi prese attirandomi a sé e mettendomi il suo braccio attorno alla gola.
Non riuscivo a respirare. E da quel poco che ancora potevo sentire e vedere, vidi Harry tenere le mani in alto e fu in quel momento che sentii qualcosa di freddo poggiato alla mia tempia. Capii che la mia vita, dipendeva ancora una volta da lui. Non riuscivo più a respirare, sentivo come il mio corpo si stava spegnendo intorno al corpo di Blake, ed io non avevo la minima idea del perché lo stesse facendo.
"Accetta una corsa con me, ed io la lascerò andare" gli disse quest'ultimo.
"OK va bene, ora lasciala andare" gli rispose velocemente. A quel punto il suo braccio smise di stringermi ed io riuscii finalmente a liberarmi. Caddi a terra, in ginocchio. Vidi Harry precipitarsi verso di me, così come Lexy, Aydan e Steve. Presi una grande boccata d'aria prima di sussurrare un
"Sto bene" Harry mi tirò su e mi abbracciò.
"Io questo lo uccido, per davvero" mi disse tra i capelli. Mentre mi accarezzava la schiena. Si sentiva in colpa, per questo stava facendo tutto quello. Lo spinsi via con la poca forza che mi rimase in corpo, lui capì che non lo volevo tra i piedi e se ne andò, probabilmente verso la sua macchina. Charlie aveva cominciato ad urlare con il megafono, come tutte le altre volte e Steve stava raccogliendo i soldi. Lexy mi portò alla macchina mentre Aydan andò a prendermi una bottiglia d'acqua.
"Stai bene?" mi chiese lei, premurosa come una sorella.
"Si, solo non so cosa sia successo, non capisco..." le dissi, prendendo poi un sorso d'acqua.
"Harry te lo dirà a tempo debito, se vorrà" mi rispose.
"Quindi tu sai?" le chiesi, ero così delusa.
"Si, ma non è mio compito dirtelo." la guardai truce.
"Non mi guardare così, io voglio bene ad entrambi, sono in una posizione di merda...capiscimi." Non le risposi, solo annuii.
"La gara sta per cominciare, questa sera non esistono regole." sentii dire a Charlie, dalla sua postazione. In che senso? pensai.
"Cosa?" chiese Aydan, come se mi avesse letto nella mente. Io e i ragazzi ci guardammo un secondo, la preoccupazione era l'emozione principale.
"Il percorso giusto sarà segnalato dal fuoco" continuò poi. Maledetto Charlie. Ci alzammo tutti e tre per andare a vedere quello che stava succedendo. Potei vedere come dei ragazzi stavano versando delle strisce di benzina per segnare il percorso da fare.
"Questo è da matti" commentai io.
"Già" Lexy mi diede ragione.
"Pronti? Partenza, VIA" detto ciò lanciò un fiammifero e le linee di benzina cominciarono a prendere fuoco, le macchine partirono e tutti noi corremmo per le scale esterne, per poter vedere chi sarebbe arrivato primo al traguardo. Anche perché ormai nel parcheggio non si poteva più respirare a causa del fumo denso. Eravamo quasi arrivati, quando ad un tratto si sentì un'esplosione incredibile ed alcuni vetri saltarono in aria. La gente cominciò a mormorare. Un secondo boato sordo si sentì, poi solo silenzio. Ci precipitammo velocemente verso il traguardo, per poter vedere terrificata Blake che scendeva dall'auto, senza alcun graffio. Pensai subito che qualcosa non fosse in regola, Harry era un professionista, non avrebbe mai potuto perdere.
Guardai Blake, lui mi stava sorridendo malignamente. E fu allora che capii che dovevo trovarlo, ad ogni prezzo. Catturai lo sguardo di Steve che, pur non sapendo dove lo avesse trovato, aveva tirato fuori un estintore e gli feci cenno di seguirmi. Cominciai a correre più velocemente che potevo. Il secondo piano era vuoto, fu quando arrivai al terzo che scoprii cosa era successo. La macchina di Harry stava andando a fuoco e lui era disteso vicino ad essa, sarebbe successa una tragedia da un momento all'altro.
"Steve, aiutami" urlai in preda al panico.
"Lascia stare l'estintore e la macchina, dobbiamo salvare lui" continuai poi. Harry era cosciente ma avevo capito che fosse ferito, a causa della grande quantità di sangue riversata sul cemento accanto a lui.
Lo alzai da un lato, e Steve mi aiutò con l'altro lato. Gli misi il braccio dietro il mio collo e lo trascinammo fino all'angolo che dava sulle scale, prima di doverci riparare dalla grande vampata di fuoco prodotta dall'esplosione della macchina. Lexy ed Aydan ci vennero incontro, aiutandoci a trasportarlo più velocemente. Lo portammo verso la mia macchina, non mi importava se stava sanguinando, non mi importava nulla.
"Portami il Kit di pronto soccorso" dissi ad Aydan, prima di distendere Harry sui sedili posteriori. Lui stava mormorando qualcosa di indecifrabile.
"Portiamolo via da qui" mi disse Lexy.
"Già, stiamo attirando troppo l'attenzione." Rispose Steve. Diedi le chiavi della macchina a Lexy ed io salii dietro, provai ad alzare le sue gambe per poterle mettere sopra le mie e fu allora che lo sentii gridare. Capii così che il dolore era localizzato in quella zona. Presi un paio di forbici dal kit e tagliai i suoi jeans nella parte della coscia destra, ed eccolo che lo vidi, il problema. Qualcuno gli aveva sparato, o meglio dire Blake. Aveva un buco dal diametro di un centimetro, doveva ringraziare dio che si trovasse verso l'esterno della coscia, perché se avesse colpito l'arteria femorale, sarebbe morto dissanguato.
Guardai per vedere se il proiettile fosse ancora nel suo corpo, ma non vedendolo cominciai a disinfettare la ferita per poi metterci sopra una garza. Subito dopo presi le sue mani e feci la stessa cosa. Alzai di poco la maglietta per notare una marea di altri tatuaggi, nessuna ferita visibile. Aveva il labbro superiore spaccato e qualche ferita sul viso.
"È solo ammaccato, per fortuna" dissi io tranquillizzando tutti. Potei notare come Lexy ci aveva portati alla fabbrica abbandonata. Steve guidava proprio dietro di noi. Lexy fermò la mia auto e scese insieme ad Aydan per comunicare a Steve che andava tutto bene. Io aprii la portiera per far circolare un po' di aria.
"Tieni, ho portato delle cose. Lì dentro ci sono le patatine per cui va matto" disse Steve passandomi una busta. Sorrisi.
"Allora noi ce ne andiamo" mi disse Lexy facendomi l'occhiolino.
"E io?" chiesi non capendo cosa avrei dovuto farci, con Harry.
"Vai a dormire accanto a lui" rispose Aydan, alzando il sopracciglio. Sbuffai. I tre salirono sulla macchina di Steve ed abbandonarono la fabbrica. Non mi restò da fare altro se non chiudere la portiera e stendermi accanto a lui. Prima di addormentarmi sussurrai un "Spero che non sia l'ultima volta che ti vedo". Ed io ancora non lo sapevo, ma lui questo lo aveva sentito bene.
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