41 |Dall'altra Parte|
"Oh mio dio" cominciai a dire.
"Oh mio dio" gridai, perché avevo una nuova consapevolezza.
Se in passato la mia vita è dipesa da Harry un sacco di volte, quella sera era la sua a dipendere da me.
Io avevo la soluzione a tutti i nostri problemi e stava solo a me scrivere il nostro futuro.
Cominciai a muovermi freneticamente davanti al divano provando a pensare razionalmente.
Corsi verso la finestra e guardai di sotto e capii che fosse proprio come aveva detto Blake, saltare non era un opzione.
Cercai con lo sguardo una qualche scala di emergenza che trovai, ma che non mi era accessibile perché troppo lontana da me.
"Cazzo" urlai frustrata.
Sapevo come la vita della persona che amavo stesse pendendo da un filo sottile ed ogni secondo che passavo senza trovare una soluzione non faceva altro che diminuire la possibilità che arrivassi in tempo.
Che poi non sapevo nemmeno dove dovevo andare, se mai fossi riuscita ad uscire.
Cominciai a piangere a causa della troppa pressione.
Mi misi a sedere sul divano nuovamente pensando a cosa avrei dovuto fare, poi mi ricordai del computer di Harry.
Camminai velocemente verso l'armadio dei vestiti provando a ricordarmi sotto quale pila di roba lo tenesse, nel dubbio buttai tutto giù, i vestiti caddero per terra sparpagliandosi un po' ovunque e con essi si sentí un tonfo pesante, non era il computer, con mia sorpresa capii si trattasse del borsone che avevo trovato al lago.
"Fai che siano le pistole" sussurrai speranzosa mentre le lacrime appannavano la mia visuale e le mani si impappinavano provando ad aprire la cerniera.
Esultai felice dopo aver trovato le armi che mi aspettavo, ne presi una e la misi nella mia borsa, non sapevo come si utilizzasse ma avrei imparato per necessità.
Poi mi alzai sulle punte dei piedi e afferra il computer, aspettai che si accendesse con ansia e digitai nella barra delle ricerche "Incidente auto 2015 New Orleans" sperando che mi desse il risultato di cui avevo bisogno.
Mi collegó automaticamente ad un sito che mostrava la foto di un ponte, ed un indirizzo facendomi capire che non si trattasse di un posto così lontano da me.
Forse ce l'avrei fatta.
Uscii dalla camera e mi avvicinai nuovamente alla porta che provai a spingere con tutta la forza che avevo, sembrava che il problema fosse la serratura bloccata.
In quel preciso momento mi ricordai di una scena vista in un film in cui il poliziotto sparava alla serratura.
Afferrai la pistola da dentro alla borsa e mi allontanati di un metro dalla porta.
"Fa che non muoia adesso..." sussurrai pregando Dio.
Tirai la sicura e permetti il grilletto.
Sentii un boato e vidi delle piccole schegge di legno volare accanto alla mia testa, la pistola di era mossa tra le mie mani di qualche centimetro e potevo sentire benissimo un leggero tremolio a causa del colpo appena sparato.
Misi la pistola a posto e tirai un calcio alla porta che saltò letteralmente in aria.
Era incredibile quanta forza avessi quando ero nervosa.
Corsi scendendo le scale e pensando a come in realtà la porta non fosse sigillata come aveva scritto Blake ma che fosse soltanto chiusa a chiave.
Poi un pensiero illuminò la mia mente, possibile che avesse solo voluto giocare con il mio cervello? Facendomi pensare che non avessi via d'uscita per farmi perdere tempo nel trovarne una.
Era un pensiero che logicamente poteva stare in piedi.
Uscii dal condominio di Harry e cominciai a correre, vidi un bambino di circa dodici anni passare accanto a me con una bicicletta.
"Hey tu" urlai dietro di lui facendolo fermare.
Mi avvicinai verso il bambino e lo spinsi per le spalle facendolo cadere con il sedere a terra
Salii sulla bici e cominciai a pedalare.
"Scusa ma serve più a me che a te" urlai mentre mi allontanavo dal ragazzino facendomi strada tra le macchina che aspettavano nel traffico.
Pedalai e continuai a pedalare perché tutto dipendeva da me.
Quando cominciai a vedere il ponte in questione in lontananza abbandonai la bici buttandola a terra e corsi più veloce che potevo, sentivo le gambe farmi male ma non me ne fregava un cazzo.
Avvicinandomi sempre di più potei notare delle figure in lontananza e tre macchine.
Corsi a più non posso avvicinandomi alle persone presenti.
"Lexy" urlai disperata mentre mi avvicinavo a lei, si voltó nella mia direzione e capendo si trattasse di me corse verso di me.
Mi prese e mi abbracciò.
"Sei viva" urlò lei spaccandomi il timpano, mentre mi teneva stretta tra le sue braccia vidi anche Aydan correre verso di noi.
"Harry? Dov'è?" gridai staccandomi da lei per cercarlo intorno.
"È dall'altra parte del ponte, tu non hai la minima idea di cosa ci ha raccontato Blake..." cominciò a dire Aydan ma io lo interruppi.
"Harry! Dovete fermarlo!" urlai cominciando a correre verso l'altra parte del ponte ma era maledettamente lungo, vidi Steve correre verso di me e bloccarmi per la vita fermandomi.
"Hanno appena cominciato" sentii gridare ad alcune persone che avevano deciso di assistere all'ennesima corsa di macchine.
Mi accasciai a terra mentre mi sbattevo tra le braccia di Steve, stavo piangendo e scalciando come una pazza.
"Morirà" urlai di nuovo.
"Non morirà, lo sai che è bravo" disse Steve provando a calmarmi.
"Gli ha tagliato i freni!" urlai di nuovo.
"Ad Harry non funzionano i freni" continuai gridando.
Vidi Lexy ed Aydan guardarsi e finalmente capire quello che stavo provando a dire da quando ero arrivata.
E fu una frazione di secondo, quella in cui cominciò a sentirsi un rumore metallico.
Pulii i miei occhi dalle lacrime e guardai verso il ponte.
Le due macchine stavano correndo in parallelo fino a quando Blake cominciò a sbattere contro l'auto di Harry colpendolo lateralmente, spostandola di qualche decina di centimetri verso i margini del ponte.
"Oh mio dio" urlai cadendo in ginocchio, incapace di assistere un secondo di più a quella dannata corsa.
Sentii Steve gridare a qualcuno di fare non so cosa, io non stavo già ascoltando da un pezzo.
"Dovete fermarlo subito" gridò Lexy cominciando ad agitarsi ed a muoversi.
Le auto si stavano avvicinando sempre più verso di noi ed io alzai lo sguardo per vedere un ultimo movimento di Blake che spostò la sua auto verso sinistra per prendersi spazio, poi girò il volante verso la direzione di Harry e sbatté violentemente contro la parte laterale della macchina del mio ragazzo, facendogli perdere definitivamente il controllo di essa.
Ci fu un momento di silenzio, conoscete la calma prima della tempesta? Proprio una cosa del genere, poi tutti i presenti sentirono l'impatto tra le due auto.
La macchina di Harry aveva cambiato traiettoria e si stava avvicinando verso i margini del ponte.
"Non reggeranno" urlai io, incapace di fare alcuna cosa per poterlo aiutare, potevo solo assistere a quella disgrazia.
Un secondo dopo la mia esclamazione guardai come la macchina di Harry ruppe i margini del ponte e voló letteralmente giù dal ponte.
Sì sentí un forte rumore e tutti si precipitarono verso i margini.
Spinsi Steve più che potevo e riuscii a liberarmi dalla sua presa, corsi verso la direzione da dove Harry era volato per poter osservare come la sua macchina stesse sprofondando nell'acqua, un secondo boato si sentí, la struttura del ponte traballó per qualche secondo.
Lexy venne da me e mi prese da dietro abbracciandomi.
Io stavo piangendo a dirotto e lei stava provando a trattenersi.
"Vedrai che uscirà dall'acqua" disse Aydan mettendomi una mano sulla spalla.
"È solo colpa mia" sussurrai cadendo nuovamente in ginocchio.
Dopo aver alzato lo sguardo avevo potuto notare con mia sorpresa come la macchina di Blake fosse quasi a pezzi, e del fumo nero e denso stava uscendo fuori dal motore che era stato spaccato a metà a causa dell'impatto frontale con una trave principale del ponte.
Diedi un ultimo sguardo verso l'acqua di sotto.
Speravo con tutto il mio cuore che sarebbe riuscito a salvarsi.
Stavo pregando tutti gli dei del mondo che lo salvassero, perché io non potevo vivere senza di lui, perché io non ero niente senza di lui.
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