31 | Campeggio |
No, non mi ero ancora trasferita a casa di Harry se è questo che vi stavate chiedendo.
Non lo avevo fatto per un sacco di motivi, ma quello principale era che dopo avermi chiamata, ed aver discusso nuovamente, non mi aveva più cercata.
Inutile provare a spiegarvi quanto questo mi avesse fatto male e quanto avesse abbassato la mia autostima, facendomi credere che non mi volesse più tra i piedi.
Era incredibile come ogni volta che passavamo dei momenti felici, lui era capace di distruggere il tutto, a causa dei suoi sbalzi d'umore, dei suoi ricordi o delle cose che mi nascondeva.
Nonostante tutto ciò, ero rimasta in piedi, più forte che mai ed ero pure riuscita a passare gli esami di fine anno, che avevo dovuto sostenere con il cuore un po' ammaccato a causa del suo comportamento.
Avevo stupito tutti, compresa me stessa quando i risultati degli esami erano stati attaccati alla porta della scuola.
“Niente male per una ragazza dal cuore spezzato” avevo sussurrato dopo aver letto il mio punteggio di cento su cento.
Lexy mi era stata più vicina che mai, anche perché pure Aydan si stava comportando in maniera strana nell'ultimo periodo da quello che mi aveva raccontato. Così ci stavamo sostenendo entrambe.
Era una sera di giovedì, io e Lexy eravamo uscite fuori a prendere un gelato, anche perché fuori si era fatto cosi caldo da non permetterti di dormire. Stavo gustando il mio gelato alla vaniglia e fragola sulla panchina quando ad un tratto i nostri telefoni cominciarono a vibrare contemporaneamente. Presi il mio dalla tasca dei jeans e lessi il mittente.
Da Harry: prepara dei vestiti, più tardi passiamo a prenderti, andiamo in campeggio!
“Che cazzo...” sentii Lexy dire. Voltandomi verso di lei, potei capire dalla sua espressione che anche lei aveva ricevuto un messaggio simile.
“Campeggio?” chiesi io, cominciando a ridere.
Già, comincio a pensare che i nostri fidanzati non siano poi così normali come pensavo” rispose lei, ridendo a sua volta. Finimmo il nostro gelato e dopo essermi messa d'accordo con Lexy, mi feci portare a casa per prendere delle cose, mentre lei mi aspettava in macchina.
Salii le scale, facendo meno rumore possibile e corsi verso il mio vecchio zaino di scuola, lo capovolsi facendo cadere i libri che mi erano serviti l'ultima volta e presi dei vestiti puliti, li buttai dentro insieme allo spray per le zanzare, un libro, crema solare e un paio di occhiali da sole, che all'ultimo decisi di mettere sulla testa invece che nello zaino. Chiusi la porta di camera mia e camminai verso Lexy. Nel tragitto verso casa sua decisi di mandare un messaggio ad Harry anche se controvoglia.
“Sono a casa di Lexy” scrissi velocemente e poi inviai. Arrivammo a casa di Lexy giusto in tempo perché i ragazzi già ci stavano aspettando ed Aydan stava per suonare al campanello di casa sua.
Vidi Steve scendere dalla macchina insieme ad una ragazza che non conoscevo, mi voltai verso Lexy per farle cenno verso la ragazza in questione.
“So meno di te a riguardo” mi rispose lei, leggendomi nella mente. Aydan si avvicinò verso Lexy e le diede un dolce bacio. Quasi li invidiavo.
“Diamond, tu vai con Harry” disse Steve, mentre aspettava che io scendessi per cedergli il posto.
“Col cazzo Steve, vacci tu” risposi alterata, non poteva comportarsi così ed aspettare che tutto fosse come prima. Lo vidi alzare le mani in alto e salutare la ragazza di cui non conoscevo il nome con un bacio a fior di labbra. Ecco, stavo invidiando pure loro in quel momento.
“Piacere sono Lexy” le disse lei porgendo la mano alla ragazza misteriosa.
“Io sono Isabella” rispose lei timidamente.
“Io sono Diamond” dissi io, facendo la stessa cosa che aveva fatto Lexy pochi momenti prima.
“Benvenuta nel club dei matti” continuai poi. Tutti cominciammo a ridere tranne lei, che sorrise a stento. Era una ragazza dal carattere chiuso, da quello che avevo potuto capire.
Avevo già capito cosa dovevo fare con lei. Lexy mise in moto la macchina e partimmo.
“Aydan, dove siamo diretti?” chiesi curiosa.
“Camdenton” rispose lui sbadigliando. Strabuzzai gli occhi e mi girai verso di lui, visto che si era seduto nei posti dietro.
“Che c'è?” mi chiese mettendo su un sorriso sghembo.
“C’è che sono più di dieci ore con la macchina.” risposi balbettandolo vidi alzare le spalle.
Ed in quel momento capii che sarebbe stato un viaggio estremamente lungo. Poggiai la mia testa contro il finestrino e chiusi gli occhi.
Mi sembrava fosse passata un’eternità quando Lexy aveva cominciato a scuotermi per farmi svegliare.
“Che c’è?” chiesi frustrata mentre mi strofinavo gli occhi.
“Facciamo una pausa, vuoi qualcosa?” mi chiese lei. Io guardai di fronte a noi per poter notare Harry che stava facendo benzina e che mi guardava mentre il serbatoio si riempiva. Feci avvicinare Lexy a me per dirle quello che volevo all'orecchio.
“Diamond! No!” disse lei.
“Dai Lexy, lo sai che sono in una situazione di merda, almeno posso godermi il viaggio” le spiegai, facendole gli occhi dolci.
“Accidenti a te e a me che ti assecondo sempre” rispose lei, io le sorrisi. La vidi scendere dalla macchina e dirigersi verso il piccolo negozio. Guardai nello specchietto retrovisore per vedere Isabella ed Aydan dormire. E quando volsi il mio sguardo verso ciò che avevo davanti, Harry era già salito nella sua macchina. Lexy rientrò subito dopo e mi passo la mia bottiglia di “Acqua” che in realtà conteneva tutt'altra cosa, mi lasciai scappare un gridolino di felicità. Facendo sussultare i due dietro e svegliandoli. Aprii la bottiglia ed assaggiai il contenuto. Vodka alla pesca. Cominciai a sorridere come una scema.
“Adesso si che sarà un viaggio lungo” disse Lexy mentre faceva ripartire la macchina. Alzai la mano per mettere un po' di musica alla radio, consapevole che i due dietro mi avrebbero odiato, ma non mi importava più di tanto. Sentii le note di 7 rings e cominciai a cantare a squarciagola. Presi un altro sorso dalla bottiglia e sentii qualcuno mormorare.
“La passi anche a me per favore?” sentii dire ad Isabella. Io sorrisi maliziosamente e le passai la bottiglia. La vidi prendere un sorso grande ed inghiottire prima di realizzare di cosa si trattasse effettivamente.
“Oh mio dio” la sentii urlare, mentre io cominciai a ridere.
“Diamond, tu sei pazza” rispose lei, sorridendo sul serio. Aydan le strappò la bottiglia dalle mani e lo vidi annusare il contenuto. Cominciò a ridere contagiando tutti noi. Isabella riprese la bottiglia e bevve di nuovo.
“Così ti voglio!” urlai io, voltandomi verso di lei e battendole il cinque.
“Saranno le dieci ore più lunghe della mia vita” sentii Aydan mormorare.
“Calcola che sono passate solo quattro” rispose Lexy. Ripresi la bottiglia e pensai che avrei dovuto riempirla nuovamente la prossima volta che ci saremmo fermati. Bevvi quasi tutto il contenuto e le ultime gocce le passai ad Isabella. Ormai la testa mi girava e la mia percezione della realtà era svanita. Così cominciai a cantare, e dopo aver visto Lexy sbadigliare dissi.
“Se vuoi ti do il cambio” poi cominciai a ridere. “Preferisco morire che darti la mia macchina nelle condizioni in cui sei” rispose lei.
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