1 | 2 Luglio |
Prima parte New Orleans
Era il due fottuto luglio, quando i miei genitori mi comunicarono il loro imminente divorzio. Era il due fottuto luglio, quando i miei genitori scelsero di separarsi definitivamente e di distruggere la mia idea di “Famiglia perfetta”.
Era il due luglio, quando decisero che non si amavano più, dopo quasi una vita passata insieme. Era ancora luglio, quando mi chiesero al tribunale con chi volevo rimanere, tra i due. Se fosse stato per me, avrei risposto “Da sola”, ma come questo non era ancora possibile, scelsi di rimanere con mia madre. Non che non volessi bene a mio padre, ma la mamma è sempre la mamma. Avevo scoperto proprio durante il processo che mio padre era stato il bastardo di turno poiché intratteneva una relazione con la sua segretaria da diversi mesi e mia madre, poverina, lo aveva scoperto dal rossetto rosso fuoco sul colletto della camicia bianca appartenente a quest’ ultimo. Era agosto, quando mia madre invase i miei spazi per venirmi a comunicare una cosa che da molti sarebbe stata considerata orribile, ma della quale, a me personalmente non importava molto.
Era settembre, quando io e lei impacchettammo tutte le nostre cose, pronte a lasciare quella che per noi era stata la nostra casa per più di diciassette anni. Per un istante pensai che fosse veramente triste ma all'idea di aver provato una qualunque emozione mi venne la pelle d'oca, e smisi subito di pensarci.
Era il tre settembre, quando io finii di sistemare tutte le mie cose nella nuova camera, stavo guardando la mia vecchia collezione di minerali...vecchia perché metà di essi si erano disintegrati totalmente durante il viaggio da Atlanta a New Orleans.
Era il sette di Settembre, quando mia madre mi obbligò ad inscrivermi a scuola. Capivo che l'educazione fosse fondamentale per il mio futuro, così senza obbiettare ulteriormente accettai di inscrivermi alla seconda che visitammo.
Era il trentuno di Ottobre, quando decisi che di quella monotonia non ne potevo più. Ero anche stata invitata da alcune compagne di classe ad una festa, inutile dire che non mi ero presentata, e non lo avrei fatto. Era la notte di Halloween quando uscii di casa senza dirlo a nessuno, neanche a mia madre. Era anche il mio compleanno, ma questo lo sapevamo soltanto io e lei.
Era ancora il mio compleanno, quando poco prima della mezzanotte scavalcai la finestra della mia camera e decisi di uscire. Quel giorno avevo compiuto finalmente diciotto anni e non potevo di certo rimanere rinchiusa in casa tutto il giorno.
Dovevo crearmi dei ricordi e fare cose da raccontare alle persone, perché’ due cose mi spaventavano: La Morte e Le Emozioni, ed io avevo sentito dire da mio nonno, quando ancora era in vita, che ci sono persone che muoiono durante essa perché chi non ha più ricordi e cose da raccontare, è già morto.
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