Traccia 3: My life without you would never be the same
Traccia 3: Scegliere tra Marinette/Ladybug e Adrien/Chat Noir e prendere un personaggio a cui uno dei due è molto legato, quindi farlo prigioniero di un akumatizzato e farlo liberare da chi si ha scelto.
《Avanti Chat Noir, che fine hai fatto?!》Si interrogò Ladybug, parlando più a sé stessa che al ragazzo che -effettivamente- non era presente.
Si era appena trasformata, venendo a sapere dell'akuma e chiamando più volte sul suo yo-yo il partner che tardava ad arrivare.
Attaccò per prima l'akumatizzato che rispose al colpo e così continuarono, fin quando la super-eroina non ebbe la meglio e lo bloccó, ma stranamente lui si fermò invece di cercare di liberarsi, guardandola con sguardo fermo e puntandolo dritto nei suoi occhi azzurri.
《Il tuo compagno è stato preso, se vuoi rivederlo questa sera dovrai andare alla Cattedrale di Nôtre Dame e consegnare il tuo Miraculous, in caso contrario puoi dirgli addio anche adesso》Affermò, lasciando la ragazza stupita e perplessa, avendo finalmente capito perché Chat non era venuto ad aiutarla come sempre.
Purificò l'akuma subito dopo averla liberata dalla persona che ne era diventata vittima, sentendo un vuoto dentro di sé per via della mancanza del suo partner, era troppo abituata a combattere con lui ed era anche il suo amico.
Marinette tornò a casa, triste, pensierosa e soprattutto preoccupata: parlò con Tikki, finendo per scoppiare a piangere.
Se c'era una cosa che non sopportava in quel momento, fra tanti pensieri quello che faceva capolino era che non gli aveva mai detto cosa provava per lui.
Chat era il suo compagno di battaglie, il suo migliore amico che per lei c'era sempre stato, e questo perché?
Perché lui era innamorato di lei.
L'aveva sempre trattata con gentilezza, era sempre stato dolce, divertente, premuroso e protettivo nei suoi confronti, questo perché l'amava.
Lui era la prima persona che l'avesse mai amata.
Era così felice di sapere che qualcuno si fosse innamorato di lei per quel che era, sebbene il suo alter-ego "eroico" era diverso -sotto certi aspetti- dalla ragazza che era davvero, ma comunque era amata per il suo carattere.
Ma perché lei l'aveva sempre respinto? Perché non voleva innamorarsi di lui e tradire i suoi sentimenti per Adrien, ma era già successo.
Era troppo tardi, se ne era già innamorata e non riusciva a rimediare.
Decise che non glielo avrebbe mai detto, non gli avrebbe mai fatto scoprire che lo amava, non voleva dargli false speranze quando chi lei voleva davvero era il modello, non voleva farlo soffrire.
E adesso che rischiava di perderlo si era resa conto che avrebbe dovuto confessarsi, che avrebbe dovuto dirgli che le piaceva tutto di lui ed era l'unico ragazzo che la ritenesse così importante, che si fosse innamorato perdutamente di lei.
~•~•~
《Marinette, cosa intendi fare?》Le domandò Tikki, osservando la ragazza guardare fuori dalla finestra con espressione determinata, lo sguardo fisso proprio sulla Cattedrale di Nôtre Dame dinanzi a casa sua, un passo oltre la Senna.
《Ci andrò》Affermò con decisione la corvina, ordinando subito dopo alla kwami di trasformarla.
Entrò con passi delicati all'interno della chiesa, godendo del pacifico silenzio che viggeva all'interno dell'edificio, soprattutto perché era sera e non c'era nessuno.
Ma quel silenzio non sarebbe durato ancora a lungo.
La coccinella si guardava intorno, sperando in un solo segnale che Chat fosse lì e questo non tardò ad arrivare.
Sentì dei passi che sembravano di due persone visto che il ritmo dei passi sembrava corrispondere a quattro piedi; si voltò in quella direzione, notando subito Le Papillon e Chat Noir affianco a lui, i polsi bloccati e tenuto fermo dall'uomo: aveva l'espressione di uno che aveva lottato molto e si vedevano anche dei graffi sul suo viso, lo sguardo afflitto, un misto di sofferenza e delusione, guardò Ladybug dritta negli occhi, implorandola con lo sguardo di salvarlo.
《Lascialo andare!》Sbraitò la quattordicenne, trattenendosi dall'attaccare anche perché lottare da sola contro Le Papillon era un'opzione piuttosto stupida.
《Dammi il tuo Miraculous e lo lascerò andare, scambio equo... no?》Propose con espressione seria il nemico, tenendo fermo il biondo per via del suo continuo muoversi.
《Non lo farà mai!》Urlò Chat Noir, dimenandosi con forza ma non riuscendo a migliorare la situazione.
《Per te farei questo ed altro, Chat...》Affermò la corvina, asciugandosi con un braccio le lacrime che avevano iniziato a scorrere.
《M'Lady... ti prego...》Implorò il super-eroe, vedendo la ragazza camminare lentamente verso di loro e avvicinare una mano all'orecchio, ma fu troppo tardi per aggiungere altro: lei si era già tolta gli orecchini e in poco tempo un fascio di luce fuxia la avvolse, de-trasformandola.
Il felino sgranò gli occhi, riducendo automaticamente le pupille a due fessure... Marinette.
Marinette, la sua timida compagna di classe, quella che si comportava sempre in modo buffo e strano dinanzi al suo alter-ego "civile", era Ladybug?
E lui ne era innamorato?
Non aveva mai considerato l'idea che le due fossero la stessa persona.
Marinette consegnò i gioielli magici nella mano del Portatore del Miraculous della Farfalla, che lasciò poi andare il biondo solo per prendergli la mano destra e sfilargli l'anello, ma il ragazzo fu più veloce e agile, andando con tutte le sue forze addosso all'uomo e facendolo cadere a terra, sbalzando via sia il bastone di Le Papillon che gli orecchini di Ladybug, la quale accorse a riprenderli nel mentre Chat Noir strappava via la spilla della Farfalla dal petto dell'uomo, de-trasformandolo.
Trattenne le lacrime nel vedere per la seconda volta nello stesso giorno che il suo più grande nemico non era altro che suo padre.
Era stato proprio lui a vederlo trasformarsi quello stesso giorno mentre stava per scappare dalla finestra di camera sua e da allora l'aveva preso "in ostaggio" per attirare Ladybug.
《Avevo promesso a tutta Parigi che li avremmo protetti e ho promesso anche che i Miraculous non sarebbero caduti in mani sbagliate, non ti avremmo mai permesso di averla vinta, Le Papillon, ti sbagli se credevi fosse tanto semplice》Affermò la ragazza, trasformatosi di nuovo nella super-eroina parigina.
Lasciarono l'uomo lì, uscendo dalla Cattedrale e portando con sé il Miraculous della Farfalla.
《Marinette!》Esclamò Chat una volta lontani dal luogo dell'accaduto, facendo irrigidire la ragazza per via di quel nome e attirando contemporaneamente la sua attenzione.
Notò tristezza nei suoi occhi azzurri, lucidi dalle lacrime.
《Grazie e... non credevo che, insomma... tu fossi Ladybug...》Borbottò imbarazzato il biondo, guardandola accennando un sorriso, ma ella scoppiò in lacrime.
《Insettina, che succede?》
《I-Io non avrei... Questo non sarebbe dovuto succedere! Non avrei dovuto de-trasformarmi davanti a te! A-Adesso mi odi...》Si giustificò lei, non riuscendo a fermare il pianto.
《M'Lady cosa... cosa stai dicendo?》Chiese confuso lui, guardandola interrogativa.
《C-Che sarebbe stato meglio se non avessi scoperto chi sono davvero! N-Nessuno apprezza la vera me, io... speravo che almeno tu avresti continuato ad amare Ladybug e... e adesso che ricambio i tuoi sentimenti tu... probabilmente non vorrai più vedermi》Singhiozzò, ma fu allora che si ritrovò tra le braccia dell'adolescente.
《Io ti amo, non importa chi c'è sotto la maschera, perché io mi sono innamorato di chi sei davvero tu, Marinette...》Bisbigliò dolcemente Chat Noir, stringendo forte la ragazza.
《Ho avuto paura di perderti, ma dopo quello che è successo devo dirtelo》Iniziò la corvina, decidendo che non avrebbe più dovuto nascondere ciò che provava per lui 《Ti amo, Chat Noir. Mi sono innamorata di te da tanto ormai. Ho voluto nasconderlo perché... a me piace un altro ragazzo e non volevo innamorarmi di te per non tradirlo. Ma lui non mi calcola, Chat, tu sì.》Confessò la ragazza, sentendo il cuore del compagno rimbombare nel suo petto.
《Credo di doverti dare spiegazioni》Affermò il biondo, sfilandosi l'anello davanti a lei e lasciando che un raggio di luce verde lo avvolgesse, lasciando poi spazio a lui nelle sue vesti civili.
《Ecco perché Le Papillon mi ha catturato, oggi ho scoperto che lui... lui è mio padre》
《A-Adrien...》Balbettò lei in risposta, trovandosi davanti proprio la sua cotta e non riuscendo a credere di averlo avuto al suo fianco per tutto il tempo.
E di avergli appena detto esplicitamente di amarlo.
《Sì, m'lady, sono proprio io》Rise il modello 《Credo di avere delle cose da sistemare... ti va di parlarne la prossima volta?》
《Ho bisogno anch'io di una pausa-riflessione》Ridacchiò nervosamente la corvina.
《E io devo parlare con mio padre...》Affermò l'altro.
《Ci vediamo, okay?》Le disse, dandole un bacio sulla guancia e lasciandola lì senza parole, completamente rossa in viso.
《C-Ciao...》
~•~•~
Il ragazzo si fece trovare già in casa, aspettando nell'atrio principale della Villa il ritorno del padre.
L'uomo rientrò dal portone poco dopo, come previsto, guardando con delusione il figlio mentre quest'ultimo lo guardava con disprezzo.
Gabriel sospirò, avvicinandosi al ragazzo e mettendogli entrambe le mani sulle spalle.
《Sono consapevole di aver sbagliato, io... voglio rimediare, Adrien》
Nota:
Sono consapevole del fatto che sarebbe dovuto essere un akumatizzato ad imprigionare Chat -nel mio caso-, ma ho messo in mezzo Le Papillon e il fatto che avesse scoperto il figlio mi sembrava una buona idea, nonché quella sulla quale ho avuto più idee.
Spero sia valida comunque T-T
Credo di aver fatto un po'un casino questa volta, ma ho fatto tutto di fretta perché gli impegni personali e scuola mi stanno uccidendo~
Infine dico che sono una grande LadyNoir shipper quindi ho deciso che Ladybug fosse innamorata di Chat, ecco perché dedico la storia ad An_StrangeGirl
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