Armadio

[Flash-fic] [2019] [Zelda: A Link Between Worlds]

Un'altra crepa?
Devo ammettere che il mondo delle Tenebre non fa proprio per me. Mi manca il calore di Hyrule e ogni volta che ho la possibilità di tornarci... Non vedo l'ora di farlo!
Mi avvicino al muro, e il solito solletico mi fa chiudere gli occhi. Riaprendoli, come sempre, mi ritrovo "semplice ritratto". Perdere una dimensione, a logica, sembrerebbe doloroso; bhe, grazie al braccialetto di Ravio non lo è affatto. Striscio poi sul muro, con fatica, diretto alla crepa che mi porterà a casa.
Un attimo prima di raggiungerla, però, mi blocco; innanzitutto l'energia che ho è poca, e potrebbe non bastare per il trasferimento. E in secondo luogo, non penso di essere pronto ad affrontare quel che dall'altra parte può attendermi.
Mi concentro per riprendere l'aspetto "normale", e una volta fuori dalla parete mi siedo a terra per ricaricare un pochino. L'ultima crepa che ho attraversato mi ha lasciato in mezzo ad un labirinto; quella precedente nel bosco perduto, pieno come sempre di creature pericolose. Un paio erano all'esterno di abitazioni, me le ricordo, e altre in mezzo al nulla, su delle colonne. Ogni crepa si trova nel medesimo punto in entrambi i mondi, o comunque a distanza di pochi metri - è una regola che ho capito soltanto dopo un po'. In ogni caso mi sono perduto e non ho idea di dove sono, quindi pur avendo con me entrambe le mappe non posso capire dove finirò. Per nulla rincuorato, ma leggermente più in forze, mi alzo. Non ce la faccio più. Affronterò qualsiasi cosa - di nuovo - per tornare alla luce.
Il passaggio è rapidissimo; colori, forme indistinte paiono portarmi con loro all'origine dei tempi. Ma poche lunghissime frazioni di secondo dopo il mio corpo "dipinto" si trova catapultato fuori dal tunnel, ma ancora appiccicato ad un muro. Attorno a me è notte; com'è possibile? Mi muovo lungo la parete trovando senza fatica un raggio di sole, e appena riesco mi riapproprio della terza dimensione, riuscendo finalmente a guardarmi attorno. La crepa è nascosta da un mastodontico armadio di legno, un settimanale, e io sono ne sono sbucato da destra, dalla parete di fondo del piccolo appartamento privo di porta che l'ospita.
La mia apparizione improvvisa ha destato l'attenzione del grosso proprietario, uno Zora che mi sta osservando con un misto di terrore e rabbia; fisso lo sguardo nel suo, e quando mi si avvicina rabbiosamente indietreggio. Non posso fare del male ad un mio concittadino, no?
«Da quanto tempo era là?!»
Il suo tono alterato mette davvero i brividi, mi sento le gambe di gelatina come quando il Fabbro usava quel medesimo tono con me. Facendo un altro passo capisco di aver messo il piede in una pozza - inevitabile, dato che molto probabilmente ci troviamo sotto una cascata, habitat di questa razza - e provo a fermarmi; l'imponente mole di questo individuo, tuttavia, me l'impedisce, e in pochi secondi mi ritrovo gli stivali zuppi.
«Mi permetta di spiegare, signore, io--»
«Ladro! Fuori da casa mia!!»
Spalanco gli occhi nella sua direzione. Ladro a me, che sto dedicando tutto ciò che ho salvargli la vita?!
«Dietro il suo armadio, signore--»
Senza che io possa dire una sola parola in più lo Zora mi è addosso; mi rinchiude in un angolo e poi mi afferra con le sue grosse mani scivolose, con l'intenzione credo di lanciarmi all'esterno.
«Fermo! Fermo!! Mi lasci, la prego!»
Dato che le mie preghiere non valgono nulla, decido di passare all'azione, e gli mordo la mano. Così facendo egli molla la presa, e riesco a sfuggirgli dimenandomi solo un poco. E in un battito di ciglia sono fuori dalla casa.
Mi giro a guardarlo; è un armadio anche lui, proprio come l'oggetto che mi ha impedito di capire dove io fossi, e che non permette al proprietario di capacitarsi di come io sia giunto in casa sua.
Bhe, l'importante è aver capito la lezione: non userò mai più quel passaggio interdimensionale.
Promesso!!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top