Stiamo facendo una cosa illegale... Dobrai-sama? 💛
[2020]
In quel periodo non erano ancora famosi.
A dire il vero erano considerati "larve" o "pupe" perché erano usciti dal guscio soli mille e qualcosa anni terrestri prima.
Dobrai e Rambos erano buoni amici. Ottimi. Se non qualcosa di più.
Quando non erano impegnati - Rambos con l'esercito nazionale, presso il quale era soldato semplice, Dobrai con il corso di formazione in quelle che definiremmo scienze politiche - passavano interi giorni insieme, andavano a cercare cibo e facevano tutto quello che fanno degli alieni come loro - però in due.
Come già specificato, la loro razza ha la strana capacità di riprodursi in autonomia. Questo avviene al termine della vita di un individuo, perché ovviamente consuma tutte le sue energie vitali. Quindi né Dobrai né Rambos hanno genitori o famiglia: c'è una grande tradizione di vita privata solitaria presso di loro e generalmente non è data importanza all'amicizia.
Questi due erano dei rivoluzionari.
«Voglio conquistare tutto l'Universo, Rambos.»
Il piccoletto ha strabuzzato gli occhi.
«Cosa?! In che senso?»
«Fondiamo un esercito. Io sarò imperatore e tu il capo delle mie potenti armate»
«Stai dando i numeri?»
Dobrai gli si è avvicinato fino a far sfiorare i loro corpi.
«Questa vita è una noia. Ci siamo sempre arresi a lei dando alla luce nuove creature, che prendessero il nostro posto nella sopportazione di questa esistenza mediocre. Ma la verità è che siamo sempre stati dei pigri codardi! Noi potremmo fare di molto meglio! Scegli un nome per la tua armata, Rambos.»
Già persuaso della bontà di quell'idea dal semplice contatto fisico, ha dovuto sforzarsi e riflettere.
«Usiamo il buon nome della nostra Stella. Waldaster. Suona bene, eh?»
Il più grande ha fatto una risata degna della sua rispettabile mole, propagando onde sonore ad incredibile distanza.
«Mi piace, mi piace! Tu sarai il capo delle armate Waldaster. E mio consigliere.»
Gli occhi di entrambi brillavano per la gioia; erano fuori di sé per l'eccitazione.
Si sono stretti in un abbraccio e le loro teste si sono fuse per un impercettibile attimo.
Dividendosi, hanno mantenuto il contatto visivo. Era una sensazione bellissima, ma già sentivano un senso di pericolo per questo strano fenomeno.
Dobrai si è accertato che non ci fosse nessun testimone; e sicuro della cosa, ha pregato Rambos di rifarlo.
«M-ma... Ma stiamo facendo una cosa illegale?»
«Io sono il nuovo legislatore» ha mormorato, stringendolo a sé. «Può essere immorale agli occhi altrui, forse. Mica illegale. Non preoccuparti...»
Hanno ricongiunto le loro teste, beandosi nuovamente di questa unione proibita e senza sospettarlo aprendo un canale ultra-dimensionale che li avrebbe collegati tutta la vita. Dando inizio alla telepatia.
*
Qualche millennio dopo...
«Chiedo perdono, Dobrai-sama, non fatemi del male! La colpa di questo fallimento è mia, ma invoco la vostra bontà...»
«Finiscila, sai benissimo che nessun altro ci sente quando parliamo con la mente. Sono consapevole che il tuo esercito non è idoneo al compito, ma al momento è l'unico disponibile. Mi dispiace.»
«Non c'è problema.» Si sono rivolti un metafisico sorriso.
«Quando tornerai a casa?»
Rambos si è fatto improvvisamente serio.
«Il prima possibile. La telepatia è una cosa fantastica, sentire la tua voce è magnifico. Ma mi mancano i tuoi... Baci.»
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