Le Radici di Andro 💛

[2022]

La sala riunioni del CSS aveva conosciuto pochi momenti di serenità pari a quello.
Nonostante due persone avessero cercato rifugio al suo interno, non si muoveva che l'aria necessaria ad un paio di respiri molto rilassati.
Si tratta di quelli di Joji Minami, il primo Tekkaman, e di Andro Umeda, ovvero il primo alieno di Sanno ad aver messo piede sulla Terra.
Si trovavano là in attesa del resto della squadra per una riunione strategica di bassa importanza, una questione più burocratica che pratica.
Eppure, forse complice la condizione metereologica piuttosto cupa, Andro si mostrava particolarmente triste.
Dapprima si era rannicchiato in un angolo in completo silenzio. Non aveva neppure risposto al collega quando era entrato. Poi, di punto in bianco, si è andato a sedere sbuffando e borbottando.
Senza sapere bene come reagire, Joji l'ha osservato senza fiatare, aspettando che spezzasse lui il silenzio.
Non ha dovuto attendere molto perché questo accadesse.

"Non mi era mai successo prima."
"Cosa?"
Andro ha squadrato Joji con un misto di insofferenza e sospetto.
"Se non fossero dei mesi che mi sento così... Penserei che tu o il dottor Amachi mi abbiate drogato o qualcosa del genere. A questo punto, però, devo riconoscere la mia parte di colpa."
"Di cosa stai parlando?"
"Caro Joji..." Ha iniziato a dire, assumendo una posa rilassata sulla seggiola, prendendo un respiro e chiudendo gli occhi. "... Questo pianeta ha vinto su di me."
In un solo attimo i più assurdi complotti concepibili dalla mente umana hanno invaso la mente del ragazzo. Nella frazione di un secondo Andro Umeda ha assunto l'identità di una minaccia e di un nemico solamente a causa di quella affermazione; poi, per fortuna, ha ripreso a parlare.
"La mia fedeltà a Sanno non ha mai conosciuto dubbi. Era la mia certezza. Per il mio pianeta sono sempre stato pronto a combattere, ad uccidere e persino a sopravvivere. Ed ora... La vostra superficiale Terra, con la sua bellezza effimera, con i suoi problemi senza soluzione e la mancanza di speranza che l'ha sempre contraddistinta... Questo corpo celeste ha messo le radici dentro di me. Sono stato conquistato dalla Terra."
Joji è scoppiato a ridere.
"Tutti gli abitanti di Sanno sono così melodrammatici?" Gli ha chiesto, prendendo il discorso per uno scherzo.
"Senti. Si tratta di una questione di estrema importanza" ha provato a controbattere Andro, mettendosi a sedere in modo composto. "Non desidero più tornare a Sanno. Voglio sinceramente stare qui"
Per la prima volta, Joji si è sentito commosso ed ha cinto con un braccio le spalle del suo collega.

"Hai combattuto anche per la Terra esattamente come hai fatto per Sanno. Hai conosciuto le persone che la abitano. Hai visto le capacità di questo povero pianeta indifeso... E sai che puoi fare molto per aiutarlo. È per questo che ti senti legato alla Terra. Oltre al fatto, ecco... Che su Sanno non c'è più un'anima viva..."

Andro ha finalmente permesso ad una lacrima di solcargli il viso.
"Non ho potuto evitare che accadesse" ha sussurrato, riferendosi alla strage compiuta da Waldaster nel suo sistema planetario. "Ma posso davvero fare la differenza, qui."
"E noi siamo lieti di accogliere un eroe come te. Aiutare noi non significa rinnegare le tue origini... Piuttosto che lasciarti morire in un luogo tanto solitario, puoi sfruttare tutta la conoscenza che hai acquisito per cambiare il destino del Sistema Solare. In un certo senso puoi renderci gli eredi di Sanno e permettere così al tuo Sistema di vivere ancora."

Le braccia dell'alieno hanno finalmente ricambiato la stretta di Joji.

"Lo farò."

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