[2020]

Hiromi gli aveva rivolto una frase ironica, leggera, una settimana prima.
Da allora, Andro non era più stato lo stesso.
Sembrava costantemente sovrappensiero, preoccupato a morte da chissà che.
La frase della ragazza era questa: "Hai notato che ti è spuntata la coda?" e l'aveva detto con una risatina nervosa, chiudendo la porta della sua stanza.
Andro si era affrettato, certo con discrezione, ad uno specchio e si era osservato in tutte le prospettive immaginabili. Non aveva nessuna coda! Neanche da "ombra" ne aveva una.
Non riusciva a concentrarsi su nient'altro da allora. Come si sa, Mutan veniva dal suo stesso astro. Ma Andro non aveva idea che su Sanno vivessero delle «cose» del genere! Tutte le sue antiche conoscenze avevano la sua apparenza fisica "umanoide".
Iniziava a temere che tutti gli abitanti della sua stella stessero subendo una trasformazione in "mutan"; piccole, goffe, deboli creaturine più che innocue.
Poteva tranquillamente essere un piano di Waldaster per tenerli sotto controllo! La coda, forse, era il primo indizio del cambiamento. Ma lui non poteva vederla.

Che questo significasse che Mutan non era al corrente della sua apparenza fisica? Ma no, si è detto Andro, l'abbiamo chiamato "carino" e preso in braccio sin dal primo momento. Quindi deve esserne consapevole. O magari si è solo abituato??

Ha pensato talmente tanto alla questione che gli è sembrato normale chiedere a Joji se vedesse una coda dietro di lui.
«Ma no, Andro, non c'è nulla del genere» l'ha rassicurato quello, lasciando ancor più perplesso l'extraterrestre. Cosa significava la frase di Hiromi, quindi?
Si è diretto da lei per chiederglielo una volta per tutte.

«Intendevo dire che hai preso l'abitudine di lasciare la porta aperta quando esci. È una cosa che diciamo noi umani; se tu avessi la coda non potresti chiudere le porte... No?»

Andro è scoppiato a ridere. Che fifone che era stato!