Andro ha Freddo 💛
[2021] [aspetto canonico non rispettato: in questa oneshot i Sanniti hanno solo subito il genocidio da Waldaster, non soffrono a causa della nuova era glaciale del loro pianeta].
Faceva particolamente fresco, quel giorno.
Se nello spazio la temperatura può variare di secondo in secondo, sulla Terra - per fortuna - era più o meno costante. Tra l'estate e l'inverno, il giorno e la notte, la luce e l'ombra c'è una differenza significativa: ma c'è tutto il tempo per abituarsi.
Aveva viaggiato per centinaia di migliaia di anni luce per raggiungere questo pianeta spacciato, per redimersi dal peggior fallimento della sua vita e dare un nuovo senso alla sua esistenza. Dentro l'unica navicella sopravvissuta al massacro attuato da Waldaster, piccola al punto di dare un senso di claustrofobia, aveva superato la notte eterna dell'Universo per approdare nella gradevole luce che caratterizza l'atmosfera terrestre, alla distanza giusta dalla sua stella da permettere lo sviluppo di una fauna e una flora a dir poco delicate... E scoprirsi tanto vulnerabile.
Da soldato quale era non avrebbe mai sospettato di avere una debolezza tanto significativa. Il freddo lo metteva al tappeto: gli provocava mal di pancia quando percepito sull'addome; dolore alla schiena se capitava che giungesse là dietro; gli screpolava le labbra, faceva colare il naso e lacrimare gli occhi; sentiva una sensazione estremamente spiacevole se non copriva le orecchie e quando si copriva adeguatamente ma leggermente meno del dovuto, sentiva un curioso fastidio al polpastrello del mignolo di entrambe le mani.
Tale temperatura, che mai aveva avuto modo di sperimentare così a lungo, gli stava facendo riscoprire il suo stesso corpo. Ma non era una bella esperienza.
Il suo pensiero si è rivolto alla sua stella natia, Sanno: là c'era solo caldo, un bollore continuo ed era questo il motivo per cui si trovava ad essere indifeso contro le temperature rigide della Terra.
Il suo pianeta d'origine era vicino alla stella Sanno al pari di quanto Mercurio dista dalla stella Sole. Era un pianeta roccioso e di dimensioni rispettabili: ruotava velocissimo sia sul suo asse che in orbita, così il tempo tra un giorno e l'altro era minimo. Questo aveva accelerato il ritmo dell'evoluzione: la vita si era sviluppata con enorme sforzo ed era avanzata ad una velocità impressionante. In questo modo gli abitanti di Sanno si erano trovati pronti per fronteggiare l'attacco di Waldaster, che aveva trovato filo da torcere nell'esercito del quale anche lui, Andro, aveva fatto parte.
Abituati al calore che si provava sul pianeta, al contrario degli invasori, avevano inizialmente sterminato gran parte dell'esercito di Dobrai in pochi mesi di battaglia. Le armi a disposizione di Waldaster, comunque, erano troppo potenti per Sanno: usandole senza pietà, quell'essere schifoso aveva ridotto in polvere l'intero sistema planetario nel quale Andro aveva visto la luce.
Rabbrividendo per il brutto ricordo unito al gelo che sentiva fin dentro le ossa, l'alieno ha realizzato che sarebbe bastato portare del freddo su Sanno per indebolirne l'esercito e costringerlo alla resa, risparmiando almeno la vita dei civili innocenti. Perché Dobrai non ci era arrivato?
A questo tipo di cose pensava Andro Umeda, come sempre, mentre aspettava il suo amico e collega Joji Minami con una spalla appoggiata al muro del CCS.
Indossava una pelliccia lunga fino al ginocchio, di colore bianco, abbinata ad una voluminosa sciarpa del medesimo colore dei pantaloni attillati, blu scuro. Sui suoi capelli era impossibile applicare qualsiasi copricapo, ma aveva trovato una soluzione al problema del freddo sulla fronte, le tempie e soprattutto le orecchie grazie all'invenzione umana più utile di tutte: una semplice quanto efficace fascia in lana e cotone.
Quando Joji è finalmente arrivato, vedendolo tanto bardato, non ha saputo trattenere una grossa risata.
"Sembra che tu abbia freddo!"
"Il tuo insulso pianeta è un frigorifero. Dovevo capirlo, guardando quei ghiacciai che avete ai poli. Ma la verità è che non avevo mai visto nulla di simile, prima di arrivare qui! A Sanno non esisteva il ghiaccio. E neppure in tutti i pianeti vicino ai quali sono passato per arrivare qui."
"La Terra non è insulsa. Quei ghiacciai sono preziosissimi e fanno parte del delicato equilibrio della vita terrestre"
"Se la vita deve essere tanto delicata, tanto vale che finisca."
"Delicata o no, noi sappiamo sopportare il freddo!"
Si sono avviati alla rimessa della Blue Earth pian piano, prendendosi in giro a vicenda per tutto il tragitto.
Arrivati alla cler, però, l'hanno trovata chiusa.
"Siamo in anticipo?"
"No, devono essere loro in ritardo. Avranno avuto qualche problema, o che so io."
"No, no!!"
Andro Umeda ha sfogato il suo nervosismo con un grido. Aveva sopportato il gelo solamente grazie alla consapevolezza che presto si sarebbe trovato dentro la sua nave spaziale, con i suoi sedili comodi, i suoi schermi colorati e il rumore di ventole e di bottoni che la contraddistingueva, ma soprattutto con la sua adorabile temperatura stabile a ventisette gradi centigradi. Freschetta, certamente, ma nulla a che vedere con i tre gradi appena sopra lo zero di quella strana giornata terrestre.
Joji, polemico per natura, gli ha intimato di calmarsi.
"Sei ti disperi così già a novembre, che farai a gennaio?"
Prima di rispondere, l'extra terrestre ha riflettuto qualche momento.
"Comprerò una pelliccia più lunga."
Si sono messi a ridere come ragazzini: il tempo passava e non c'era il minimo segnale da parte del personale della rimessa.
Hanno atteso per dieci lunghi minuti che si muovesse qualcosa, in sacrosanto silenzio, ma non c'è stato neppure il più piccolo movimento.
Andro tremava ormai come una foglia; si soffiava sulle dita, poi le strofinava, poi le cacciava nelle tasche del cappotto per tirarle fuori poco dopo e ricominciare il circolo.
Anche Joji, comunque, sentiva ormai freddo. Il sole era sempre più alto nel cielo sereno, ma la temperatura non si sarebbe alzata ancora per diverse ore.
"Vieni qui" ha ordinato al collega, che si è immobilizzato e l'ha fissato con un'espressione confusa.
"Eh... Abbiamo freddo entrambi, no? E a mali estremi..." Ha commentato, avvicinandosi a lui e stringendolo in un abbraccio. Andro ha ricambiato immediatamente, sollevato dal calore del corpo di Joji.
"È così che sopravvivete all'inverno?"
"Tra le altre cose, sì"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top