Per me ci sta provando

[2019] [Teen-Mystrade]

L'ha guardata avvicinarsi, e quando è stata abbastanza vicina, l'ha salutata con la mano.
«Ciao!» Ha urlato, guadagnandosi degli sguardi divertiti da parte delle amiche di lei.
Da parte sua, la ragazza ha risposto con una strizzata d'occhio e il gesto di un bacio: Gregory Lestrade non era un brutto ragazzo, anzi, ed era molto fiera che tra tutte avesse scelto di salutare proprio lei. Motivo per cui non le è dispiaciuto quando s'è avvicinato e, un po' timidamente, le ha chiesto se la sua classe fosse accessibile durante l'intervallo.
«Ma certo! Allora ci vediamo dopo» ha risposto ad alta voce, sorridendo a tutte le invidiose astanti mentre lui, senza una parola di più, s'è allontanato.
Inutile descrivere le risatine del numeroso gruppo di ragazze che circondava sempre Christine, le spallate che ha ricevuto e tutti quei "Che fortunata che sei!", "Come ti invidio" e "Per me ci sta provando" profferiti senza il minimo riguardo, anzi con la precisa intenzione di fare arrossire l'interessata. In effetti era da qualche settimana che il giovane continuava assiduamente a salutarla ogni volta che la vedeva, senza che si fossero mai conosciuti davvero. Ed era la prima volta in assoluto che osava avvicinarsi così tanto e rivolgerle parola.
Chissà cosa intende fare, in classe!
La ragazza ha fantasticato qualche momento, il cuore a mille. Forse intendeva chiederle di uscire! O forse gli bastava portarla in cortile, perché non riusciva più a contenersi e aveva un bisogno impellente di baciarla!
Gongolando, la popolare fanciulla s'è affrettata al suo posto e con un'energia mai vista ha seguito le tre ore di lezione che la dividevano dal suo momento di gloria. Nemmeno il solito umore nero del compagno di banco, Mycroft Holmes (detto "fantasma" o addirittura "zombie" per la sua praticamente nulla attitudine alle relazioni umane e più in generale alla socializzazione) ha potuto distrarla dalla gioia interiore che sentiva.
Quando la campanella è suonata, s'è precipitata fuori dall'aula saltellando. Aveva deciso che non sarebbe rimasta in aula: sarebbe sembrato troppo palese che attendeva qualcuno, e non voleva dare questa impressione. È andata in bagno, si è sistemata ad arte, ed è ritornata indietro.
La classe era deserta. Rimaneva solo Mycroft Alexander Chad Holmes, quel pezzo di ghiaccio, che però sembrava privo di orecchie e che sicuramente se ne sarebbe fregato di chi veniva a cercarla e di cosa avesse intenzione di dirle. Ha sospirato d'emozione e di sconforto - si aspettava di trovare Greg già la, a stropicciarsi le mani e a cercarla con ansia, e invece non se ne vedeva neanche l'ombra - ed è tornata a sedersi. Ha sfogliato un libro, fatto qualche disegno, mangiato la merenda; il ragazzo non si è fatto vedere fino alla fine della pausa. Ma che gli prendeva? Che non avesse abbastanza coraggio per dichiararsi? Che qualcuno lo stesse bullizzando perché venuto a conoscenza di quella cotta che doveva essersi preso per lei?
Comunque fosse, Gregory non si è mostrato neanche il giorno seguente. Al terzo giorno, infine, Christine ha deciso che non avrebbe sprecato un altro intervallo ad attendere qualcuno che aveva troppa paura per mostrarsi - e soprattutto, non l'avrebbe passato nell'aura di tristezza che circondava il suo compagno di banco, e che la stava davvero deprimendo. Ha raggiunto le sue amiche, e quando è finalmente tornata in classe, ai suoi occhi s'è presentata una scena incredibile.
Greg stava parlando animatamente con Mycroft, ed è riuscito persino a convincerlo ad uscire dalla classe. Quando i due le sono passati di fianco non l'hanno degnata di uno sguardo; e lei non ha potuto che seguirli di soppiatto, angosciata e con un insopportabile amaro in fondo alla gola.
Sembravano amici da una vita, ma era più che certa che non si conoscessero affatto. Camminavano vicini vicini, parlando a tratti e non osando quasi guardarsi, e sono giunti fino alla fine del corridoio, fermandosi davanti alla finestra aperta. Qui sono riusciti a guardarsi in viso; e si sono abbracciati goffamente. Poi Gregory ha donato al ragazzo un biglietto di carta, il tipico biglietto col numero di telefono; ed è tornato, presumibilmente, in classe.

Verde d'invidia e di vergogna per l'errore che aveva commesso, Christine è corsa in classe e non ha osato alzare lo sguardo dal quaderno fino alla fine delle lezioni.
L'unica gioia che le rimaneva era... La vicinanza temporale del momento di chiedere nuovamente al prof di cambiare posti!

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