[2022] [Ship-free, sorry]

Non era la prima volta che Sherlock si interrogava a proposito del significato delle feste.
Chiudere "tutte" le aziende per un giorno, lasciare "tutti" i lavoratori a riposare sembrava un motivo di tranquillità e relax per le persone. In teoria, si dovrebbe tirare un sospiro di sollievo pensando al tempo che scorre verso uno dei pochi giorni di libertà dal lavoro dell'anno.
Invece la gente sembra impazzire verso la metà di Novembre, inizia a dare i numeri per capire a chi regalare cosa, quanto spendere per non fare brutta figura, dove andare e con chi per festeggiare, come vestirsi, insomma le questioni più insignificanti diventano degli enormi problemi per chiunque. Incluso John. Che chiaramente non aveva la più pallida idea di cosa regalargli per Natale.
Da parte sua, Sherlock si era impegnato a mettergli i bastioni tra le ruote, questa volta. Non gli aveva lasciato alcun indizio, alcuna idea per il benché minimo regalo. Aveva cambiato persino abat-jour pur di fargli scartare l'unica idea che gli era venuta.
La situazione sembrava essersi tranquillizzata il giorno precedente: Sherlock aveva captato dei segnali che lo avevano portato a pensare che John avesse finalmente comprato qualcosa.
Da quella mattina, però, i sintomi dell'incertezza prenatalizia del suo coinquilino erano ricominciati.
Qualcosa, nella coscienza del consulente investigativo, lo portava a pensare che non si trattasse più del suo regalo. In fondo lo doveva aver acquistato il giorno prima. E allora cosa lo perseguitava? Cosa adombrava il suo viso? Al regalo di chi altro doveva pensare, adesso?

Sherlock ha dovuto prestare molta più attenzione del solito per interpretare correttamente i segnali di tensione del coinquilino e capire che l'ansia che lo perseguitava era di un tipo completamente diverso da quella di prima.

Stava custodendo con gelosia una lettera nel taschino della camicia, ben nascosta da sguardi estranei sotto il maglione. E per ficcanasare anche là, Sherlock ha scelto di non ricorrere a nessuno stratagemma, ma attendere che il coinquilino abbassasse spontaneamente la guardia. Cosa accaduta quella stessa sera, poco prima di andare a dormire, quando ha lasciato i vestiti in camera per andare a farsi la doccia.

Quasi gli dispiaceva per John, che si era tanto impegnato a nascondere la busta tenendola con sé per tutto il giorno. Ha osservato il fronte ed il retro di quell'oggetto, che recavano la stessa dicitura: "Confidenziale". È quasi giunto a chiedersi quanto fosse sbagliato aprirlo, dato che probabilmente non lo riguardava.
Poi, ovviamente, ha alzato la linguetta superiore per dare un'occhiata rapidissima al contenuto della busta: ha fatto giusto in tempo a distinguere il design comune ai biglietti d'aereo e a vedere che si trattava di tre fogli (dei quali uno doveva essere la lettera di auguri recante la firma del mittente), prima di dover rimettere tutto in ordine.

E per due giorni, quello pensieroso è stato lui.

Si trattava di un regalo ricevuto o da farsi? Se era stato ricevuto da John, i due biglietti dove lo avrebbero dovuto portare? E se invece li aveva comprati, a chi intendeva regalarli? Si trattava di un biglietto di andata e uno di ritorno? O erano solamente due andate, per una coppia che aveva i mezzi per tornare in autonomia? C'era qualcosa, alla destinazione, come un mezzo di locomozione che rendeva superfluo il viaggio di ritorno? O magari erano due biglietti che coprivano andata e ritorno per due persone?

Quell'incertezza lo disturbava. Era furioso perché non aveva fatto in tempo a carpire tutte le informazioni che gli interessavano. E al tempo stesso lo infastidiva il fatto che una questione tanto insignificante lo preoccupasse a tal punto: John aveva comprato due biglietti come regalo di natale per qualcuno; o qualcuno glieli aveva affidati; e allora? Cosa cambiava per lui? Nulla, ecco cosa. Quindi non era il caso di preoccuparsi. O almeno, razionalmente era così. Il suo cuore, forse ferito dal senso di colpa per aver spiato qualcosa che non lo riguardava, palpitava molto più del solito.

Ma è stato forte e ha resistito finché quella busta non è scomparsa dal suo sguardo e dai suoi pensieri, finendo archiviata insieme ai casi privi di soluzione.