Storybrooke: Bia la malvagia

JSElordi
moonlight920
cabynch
Sara_commenta
BelMa-Pattinson

Genere: Fiaba Moderna + (uno a tua scelta tra i quattro sopra citati)

Data di scadenza: 28 Maggio

Range di Parole: 2500-4000 parole

Nota Bene: Stravolgi la Fiaba, ambientala nella Realtà.

Personaggio scelto: Tremotino (oltre alla Fiaba Moderna, attieniti anche alla Dark Fantasy)

Prologo
Castello di Bothwell
Glasgow Scozia 2021

Tra le mura del Castello Di Bothwell, in Scozia, vive una ragazza dai lunghi capelli neri come il carbone, il viso pallido come la neve e carnose labbra rosse come il sangue; il suo nome è Bia Venneca. Ella, consapevole della propria bellezza, utilizza il suo fascino per influenzare le menti altrui a proprio beneficio e poter ottenere il benestare di tutti, per coronare la sua brama di potere. Ha un solo desiderio nella vita, essere a tutti i costi la più bella del reame e il suo scopo è quello di regnare indisturbata nascondendosi tra le pareti del poderoso roccaforte. Ha un solo ostacolo sul suo cammino, la donna che suo padre ha sposato poco prima di morire e lasciarla sola.

Inviperita più che mai dal comportamento accondiscendente della donna, scende la rampa di scale che porta ai sotterranei del maniero ed entra in un ampia stanza, con le pareti coperte da scaffali colmi di libri dai titoli veramente cruenti, ad esempio "Mille modi efficaci per uccidere una matrigna" e altri, ci sono anche pozioni che contengono liquidi dai colori vivaci. C'è un mobiletto dove la ragazza nasconde i frutti delle sue bravate, infatti da anni deruba i compagni di classe che si ribellano alla sua volontà, li maledice o fa altre cose che contraddistinguono i malvagi, senza che mai nessuno la smascheri! Passa mezza giornata chiusa lì sotto in completa solitudine e ordisce un piano ardito: uccidere la sua matrigna ma, essendo una grandissima codarda, pensa un modo per far compiere il misfatto a qualcun altro senza sporcarsi minimamente le mani. 

Tutti nel Regno, la plebe e la monarchia, conoscono la fama che precede i sette nani sicari facenti parte della Loggia dei Nani Killer, che vivono sul monte Ben Lomond, il quale si affaccia sulla sponda nord-orientale del Loch Lomond (il lago più grande della Gran Bretagna) e si trova a non molti chilometri a nord di Glasgow. Così la giovane decide che l'indomani, di buon'ora si sarebbe recata proprio lì per assoldarli e adempiere il suo obiettivo.

Viaggio al Ben Lomond
Ore 05

Bia si sveglia di soprassalto, si concede un po' di tempo per riprendersi un po' e silenziosamente va a prepararsi. Entra nella sua enorme camera da bagno e si lava, si veste indossando una T-shirt e un jeans attillato mettendo in risalto le sue sinuose curve, si pettina e indossa il suo profumo preferito, una fragranza di rosa. Si reca di nuovo nei sotterranei dove nascosto tra le mensole, c'è uno specchio bellissimo - rubato alla sua attuale compagna di banco al college: la cornice d'ossidiana pare splendere di luce propria, scolpita nei minimi dettagli nella pietra nera, è decorato da rovi che s'aprono in boccioli di rosa, dei quali i petali sono così accurati da sembrare reali; la superficie levigata rispecchia ogni cosa, non un minimo granello di polvere la copre. Oltre alla stupefacente bellezza, lo specchio aveva anche un potere magico, grazie al quale la ragazza si è già salvata la vita molte volte: è in grado di modificare l'aspetto di chi ci si specchia! Infatti ogni volta che si guarda in esso la sua pelle diventa raggrinzita e piena di rughe, il colorito del viso si scurisce e le sue labbra cadono in dentro come se avesse perso tutti i denti, il naso si incurva e su di esso gli cresce un neo rialzato coperto da peli lunghi e massicci. Questo è utile per non essere smascherata durante i suoi misfatti. Dopodiché mette le scarpe da ginnastica, prende una boccetta verde acqua e uno specchietto portatile dallo scaffale mettendoli in tasca e si mette in viaggio. 

Durante il cammino, arrivata nei paraggi del lago, dove l'erba si fa alta e folta, comincia a sentire dei rumori e la sua codardia comincia a farsi spazio dentro di lei. Decide comunque di proseguire, ma mentre cammina da un'occhiata nell'acqua e vede delle increspature come se qualcosa sott'acqua si stesse muovendo. Lei aumenta il passo, si guarda intorno: si trova in una piccola radura erbosa nel cuore di una folta foresta, in lontananza scorge un piccolo sentiero di ciottoli che sparisce pian piano nella selva. La riconosce subito: la Grande Foresta, la gigantesca macchia verde che copriva l'ottanta per cento del posto, la patria dei Lupi Cattivi, di Troll che si nascondono sotto i ponti e di Streghe cattive. Lo stesso posto che da asilo anche alla Confraternita dei Nani Killer.

Nella casa dei Nani

 Inizia a correre verso il sentiero raggiungendolo e in ancor meno tempo arriva alla propria destinazione. Quattro figure si aggirano furtive tra i Pini silvestri della Grande Foresta, silenziose e guardinghe come dei gatti neri, basse e robuste, i quali volti sono però avvolti nel mistero, dato che i cappucci dei mantelli li coprivano completamente. Seguono il sentiero, una via di ciottoli e ghiaia, che porta a un'abitazione meravigliosa, ma di spaventosa celebrità. Essi osservano la casa per qualche attimo, poi aprono la porta, ed entrano, sono quattro nani, dai volti rubicondi e dalle barbe folte e vestiti dei rispettivi colori: bianco, rosso, verde e nero.

«Prego entri pure signora, lei è qui per affidarci un lavoro?»

«Sì, certo, perché sennò?»

Uno dei quattro la fa accomodare nel salone interamente fatto di legno. 

«Aspetti qui, il capo arriverà a breve!» Afferma con voce grave. 

La giovane annuisce e resta seduta ad aspettare. Dopo poco vede far capolino dalla porta un omino che le sorride sornione, mostrandole l'enorme bocca sdentata; vestito di blu, ha i capelli fulvi e il naso così aquilino e affilato che Bia si ritrova a pensare che avrebbe potuto tagliarci il pane. Fa un salto e siede dall'altro capo del tavolo.

«Piacere bella signora io mi chiamo Strangolo e sono il capo di questa allegra combriccola, lasci che le presenti gli altri quello vestito di bianco è Patibolo, il rosso è Cutolo, il verde è Stritolo, il nero è Ergastolo, il marrone è Cingolo e il giallo è Flagello. Insieme formiamo la prima confraternita dei Nani Killer, al momento ci sono dieci associazioni del genere solo qui, in tutto il mondo ne esistono ottanta per ora, ma stiamo crescendo sempre più in fretta. Cosa ci impedisce di essere smascherati? Una clausola. Una volta assoldati portiamo a termine il lavoro e se il mandante cambia idea all'improvviso, uccidiamo anche lei o lui. Tutto chiaro? Se hai bisogno di pensarci prenditi tutto il tempo che vuoi. Puoi restare qui a riflettere quanto vuoi»

«Oh, è stato chiarissimo, grazie mille. Credo che approfitterò della sua offerta!» Non che abbia la minima idea di ripensarci, ma se le offrono un piatto, un tetto e un letto a sbafo perché mai non accettare... così resta lì per la notte senza avvertire a casa e la matrigna preoccupata chiama tutte le compagne di classe della figlioccia chiedendo loro sue notizie ma nessuno sa dove sia.

L'incontro che cambia tutto

È quasi buio e alla casetta qualcuno bussa alla porta, Strangolo va ad aprire e io mi affaccio per vedere chi sia e. . .

Chi è quella visione? Oddio è bellissima! Perché mai la incontro solo ora?  Splendida fanciulla vieni qui, parla con me.

Mi ritrovo a pensare vedendo la ragazza appena entrata. Una splendida giovincella dalla pelle ambrata e dagli occhi azzurri come l'acqua del mare d'estate, è un po' bassa ma chi se ne frega. Come vorrei avere le mie sembianze per farle vedere il mio aspetto, magari anche lei penserebbe questo di me.

«Ehilà sorella, finalmente avete finito?» dice lui abbracciando calorosamente la nuova arrivata.

È la sorella di colui che ucciderà la mia matrigna? E se mi dichiarassi a lei e mi dicesse di sì e togliamo tutto da mezzo per l'altra cosa?  Pensa Bia ormai rinsavita. Cosa me ne faccio del Regno se non posso dividerlo con lei? Sono certa che sia il mio futuro.  Continua a pensare non togliendo gli occhi di dosso alla ragazza. Mentre continua a guardarla, prende dalla tasca del jeans uno specchietto che ha il potere di riportarla al suo stato normale. Lo usa e ridiventa la giovine che è. In quel momento la nanetta si accorge della sua presenza!

«Sì fratello, lei chi è? Che schianto!»

Il nano la guarda e si meraviglia di trovare una ragazzina e non più quell'anziana signora un po' bruttina che si era presentata all'inizio.

«Signore la prego di perdonarmi le ho fatto credere che fossi vecchia e che volessi commissionarle un omicidio, ma io sono qui per sua sorella, mi piace e credo di amarla!» Piagnucola la ragazza sperando che l'altra provi lo stesso per lei.

«A te piace Dafne?»

«Certo che sì Stran, è un incanto»

Le due ragazze si guardano fisse negli occhi per ore, senza dirsi niente, si stringono la mano ed entrambe si avvicinano pericolosamente l'una all'altra, le loro labbra sembrano chiamarsi mentre si fanno sempre più vicine fino a sfiorarsi, finché non si uniscono in un lungo bacio. Sento in lontananza il suo cuore battere velocemente... è un suono magico, dolce, come cullato dal vento autunnale... Ora sento anche il mio cuore a mille, li sento battere insieme mentre le nostre labbra giocano armoniosamente l'una con l'altra... Lei mi sorride e poi avvicina le mie labbra alle sue accompagnandole con una carezza, le nostre bocche si uniscono nuovamente e io questa volta mi sento più sicura di me stessa; risento di nuovo quel brivido prima freddo poi caldo attraversare ogni cellula del mio corpo. Muovo la mia mano anche se la mia mente non ha mai dato l'ordine di farlo... accade tutto senza un perché. Le sfioro il fianco e sento le cuciture della sua tuta da lavoro tra le mie dita. Le accarezzo la schiena e sento il calore del suo corpo contro la mia mano. È bello sentire le nostre labbra giocare, è fantastico sentire le nostre lingue sfiorarsi gentilmente è come se tutto in quegli istanti fosse dannatamente perfetto.

Poi Bia si riprende da tutte queste emozioni e spiega che è meglio se torna a casa per parlare con la sua tutrice di questo amore appena nato e che il giorno dopo sarebbe tornata per ufficializzare la loro posizione. I nani le dicono che per loro va bene e anzi si offrono in aiuto nel caso che la donna non sia favorevole alla loro unione. 

Lei prende la fiala verde acqua dalla tasca e la butta per terra, il vetro si rompe e il contenuto si riversa a terra, formando un vortice turchese, una specie di portale: una porta in grado di portarti ovunque. Fa un lungo respiro e salta. Poi il buio l'avvolge. Attraversare un portale è come galleggiare in un'acqua nera come la notte, dopo qualche secondo però il tuo corpo inizia a vorticare, dapprima lentamente, poi prende a girare su sé stesso sempre più velocemente. Ti senti leggero e senza peso per qualche attimo, poi però attorno a te incominciano a ricomparire le forme confuse del paesaggio dove hai scelto di arrivare. È così che accadde, all'inizio totale tranquillità, poi la caduta. Casca al suolo e si permette qualche minuto di riposo, perché, dovete sapere, passare in un portale ti stanca quasi quanto avessi percorso la distanza dal punto in cui ti trovi fino alla destinazione correndo. 

Fuori la luna splende alta, e le lucciole colorano con bagliori tenui l'erba, formando ombre dalle forme curiose che corrono tra gli alberi. La foresta la accoglie con tutto il suo splendore: gli alberi alti fino a sfidare il cielo, le felci e i pini silvestri che accarezzano il sentiero, i mille mormorii che si perdono nel silenzio del sottobosco, il verde innaturale che avvolge ogni cosa. Folletti e Spiritelli del bosco avevano fatto delle pieghe della corteccia un riparo, una casa contro i pericoli dell'esterno. Fate dalle delicate ali variopinte svolazzavano attorno all'albero, come inchinandosi di fronte a una divinità terrena. Il bosco stesso sembrava farsi più rispettoso davanti a quella maestosità. Ai piedi del Pino più alto, nel punto in cui, quando la luna sarebbe diventata piena, l'equilibrio del Regno sarebbe stato messo in pericolo, una famigliola di volpi aveva fatto una tana, ignara di tutto. I cespugli che circondavano il Grande Pino erano ottimi nascondigli, ma la giovane non sapeva fino a che punto i suoi nemici si fossero preparati: sospettavano che li avrebbero aspettati? Anche di notte il gigantesco albero non perdeva la propria maestosità e il proprio aspetto regale e in quel momento sorse il sole e la luna divenne piena.

Un tempo il suo cuore volava libero tra sogni e speranze che nel corso del tempo erano state perdute e dimenticate. La menzogna e il crimine prendevano il loro posto, ma, a ogni attimo che passava, il gelido tocco che le cingeva il cuore si faceva più freddo e la sua presa arrivava ad annebbiarle la mente. Nulla aveva impedito alle tenebre di annidarsi nel suo cuore. La sua vita sarebbe potuta cambiare e forse avrebbe detto addio al trono che si era tanto impegnata a salvare, ma almeno avrebbe trovato la felicità. Nel vortice ella trovò le sue risposte, un'incantesimo per distruggere il Regno le era stato fatto. Una mela ricolma di malvagità che solo il potere del vero amore avrebbe potuto sconfiggere.

Epilogo

Ora sa cosa fare e la sua nuova compagna è il futuro suo e di tutto il Regno. Bussa alla porta di casa e la donna ancora preoccupata apre, nel vederla la abbraccia subito felice.

«Madre devo parlarvi!»

«Ma certo, vieni, entra! Non restare sulla porta!»

Da dietro alla finestra di vetro si vedeva la pioggia cadere, nubi grigie nascondevano il sole pronto a calare. Con la mente cercava le parole adatte: parole gentili, di scusa e, finalmente, sincere. Il sole tramonta. Apre la bocca e inizia a raccontare tutto per filo e per segno. La narrazione dura tutta la notte, durante la quale la donna rimane impassibile, il suo volto imperturbabile perfino quando la ragazza confessa che era lì per chiedere ai nani di ucciderla. Alla fine di tutto Bia si aspetta il peggio, magari che la donna si alza lentamente e se ne va, che si mette a gridare di rabbia o spavento o che sviene dal dolore provocato dalle sue parole, ma invece la sorprende perché le  sorride. 

Il sole sorge, portando con sé le meravigliose luci del giorno e, mentre il terribile peso che le cinge il cuore svanisce, la sua anima diventa candida e priva di malignità. Va al college e riporta alle sue compagne e compagni le cose che aveva rubato loro, spezza i malefici e le maledizioni a chi li aveva fatti e diventa la ragazza più docile e simpatica dell'intero istituto. In un sol giorno si trasforma da Bia la malvagia, a Bia cuore d'oro. Dopo scuola si dirige di nuovo dai nanetti per incontrare la sua anima gemella e rassicura tutti sul fatto che la sua tutrice è tutt'altro che contraria alla loro unione. Così le due si giurano amore eterno, spezzando definitivamente l'incantesimo ricevuto da Bia, la matrigna della ragazza conquista il trono e una figlia, anzi due e le due ragazze oltre all'amore eterno hanno trovato una mamma dolce, gentile e che si prende cura di loro.



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