Prison Break: Humans Vs Technology Chronicle
JSElordi
moonlight920
cabynch
Sara_commenta
BelMa-Pattinson
Genere: Genere: Azione e Crime (+ Distopico, o Ucronia, se si vuole fare le cose in grande)
Target: (15-19)
Range di parole: 2000-4500 parole
Data di scadenza: 25 marzo
+Clausole sopra elencate sul protagonista, il luogo, e l'evasione.
Prologo
Alcatraz, California, Stati Uniti
30 Settembre 2038 (PRESENTE)
Sono rinchiuso da due mesi nell'unico carcere rimasto su tutto il pianeta Terra: il penitenziario federale di massima sicurezza di Alcatraz*• che oltre ad essere un'isola, è anche dotato di misure di sicurezza altamente tecnologiche. Ad esempio, ha un rilevatore di posizione termico collegato a fucili che sparano quando viene identificato un possibile fuggiasco, un sistema di telecamere sofisticato. Tutto questo rende inutile la presenza di guardie che infatti sono assenti. Un vero e proprio inferno per intenderci.
Ah già ho dimenticato di presentarmi, mi chiamo Nathan Spencer, sono laureato in Scienze applicate e specializzato in Ingegneria chimica e biologica e fisica. La mia vita procedeva normalmente e con semplicità di pari passo con la mia carriera.
Ho ordito un piano per evadere e cercare di riportare la condizione umana com'era prima, solo che io posso realizzare semplicemente la prima parte, per la seconda ho bisogno d'aiuto. Ad averla la forza di chiedere assistenza.
Non ho mai avuto una gran vita sociale a causa del mio senso di disagio e d'impaccio che provo nel rapportarmi con gli altri, ma finché potevo rifarmi sul lavoro nemmeno ci facevo caso alla solitudine accumulata in questi miei pochi anni di vita e soprattutto non vado per niente d'accordo con le autorità. Adesso mi sto rendendo conto di quanto abbia fatto peggiorare il mio problema.
Ho delle compagne di cella e anche un compagno o forse due, ma non riesco a stare a contatto con loro. Se si avvicinano troppo a me, quasi mi sento male, cominciano a tremarmi le mani o la voce, la sudorazione diventa eccessiva e si alternano palpitazioni e brividi, a volte ho una salivazione eccessiva o un'improvvisa secchezza della bocca, non riesco a parlare perché colto da balbuzie o tic nervosi.
Quindi ho una forte tendenza a isolarmi e a rimuginare su situazioni di disagio, provando un senso di inferiorità e una scarsa fiducia in me stesso.
I pensieri non sono più gestibili, scorrono troppo velocemente, accavallandosi e l'agitazione mi impedisce di padroneggiare la situazione. Ci sono due manifestazioni della timidezza e io sono in grado di esprimerle entrambe la sottomissione, quando sento un marcato senso di inferiorità e l'aggressività, quando maschero la mia insicurezza mostrando spavalderia.
Se voglio uscire da qui devo mettere da parte questo mio problema e chiedere aiuto almeno ai compagni di prigionia. In fondo penso che tutti noi siamo qui ingiustamente e senza motivo o per aver deciso di fare la cosa giusta. Sono in prigione per aver detto NO al primo ministro Akai7.0, ma prima di dirvi se siamo riusciti ad evadere e a ridare il "potere" agli esseri umani lasciate che vi illumini sullo stato di cose attuali.
Vancouver, Canada
30 Febbraio 2030 (PASSATO)
Sul pianeta Terra, la politica non è più compito degli esseri umani, i quali impegnati a sconfiggere un nemico virale presentatosi il 26 Novembre 2019, non si sono resi conto di quanto la tecnologia e la sua applicazione fosse diventanta una minaccia e un pericolo più grande ancora.
Dopo aver sconfitto la pandemia di Covid-19 e le sue varianti, nel 2024, si è tentato in tutti i modi di riprendere il potere, ma era ormai troppo tardi. Ebbene sì! A governarci è un supercomputer che collegato a tutti gli altri dispositivi attraverso una complessa e massiccia rete di connessioni e dati, comanda l'intero globo. L'unico lato positivo di questa situazione è che la criminalità e il terrorismo non ci sono quasi più.
Sapete chi era il mio professore alla University of British Columbia?
Si chiamava FiftyKaynine! Immagino che per voi sia difficile attribuire un nome del genere ad un essere umano. Rilassatevi! Non dovete farlo! Vedete il mio docente era un cervello elettronico, guidato dal Master. Si comportava come un insegnante in carne ed ossa con qualsiasi materia e faceva domande a trabocchetto quando interrogava.
Dopo essermi laureato sono rimasto a lavorare nei laboratori della scuola e il 18 Aprile, allo scoccare dei miei ventiquattro anni, è stato arrivato il mio primo impiego serio, richiesto dal governo in persona; il primo ministro in "persona" è entrato nel mio laboratorio - sotto forma di ologramma - e mi ha chiesto di fare ricerche per sviluppare un nuovo tipo di celle fotovoltaiche sicure per l'uomo e per l'ambiente.
Mi sono messo subito a lavoro, entusiasta per l'incarico e soprattutto grato che non abbia voluto appiopparmi una squadra. Ho utilizzato una particolare classe di materiali conduttivi: i polimeri coniugati che hanno interessanti proprietà elettriche, ottiche ed elettroniche, simili a quelle dei semiconduttori inorganici. Per questo motivo possono considerarsi dei semiconduttori organici.
Tra i polimeri isolanti, uno molto performante ampiamente è il polietereterchetone (PEEK), appartenente alla famiglia dei polimeri termoplastici ad alta temperatura, con caratteristiche molto interessanti: eccellenti proprietà meccaniche, alta temperatura di fusione, buona resistenza all'usura e resistenza chimica, bassa densità, riciclabilità.
Per le sue caratteristiche trova applicazioni in diversi settori: elettronica, aerospaziale, automobilistica, micromeccanica e biomedicale, ma è un materiale isolante. Arricchire il PEEK con nanofiller di carbonio conduttori è una buona soluzione che combina bassa densità, elevate proprietà termiche e meccaniche, resistenza chimica e all'usura con conducibilità elettrica e termica.
Oltre alla creazione delle celle fotovoltaiche richieste avrei potuto spaziare in molti altri campi applicativi. La sera della dimostrazione, tutto è andato bene e anche dopo ho continuato a fare ricerche al riguardo e a trovare notevoli ulteriori applicazioni su questa macromolecole. Ero convinto di essermi adattato a tutto questo, infondo fino ad ora la tecnologia ha agito per il nostro benessere, ma non è durato molto.
Chi immaginava che gli stessi che ti hanno permesso di portare a termine gli studi un giorno ti si sarebbero scagliati contro
Esattamente il 20 luglio mi fu affidato un un'ulteriore incarico al quale risposi con un secco e sonoro no. Una volta uscito dall'ufficio sono stato aggredito, non so chi sia stato, ho sentito una botta fortissima alla testa e poi buio totale. Mi sono risvegliato in cella etichettato come dissidente per aver disobbedito a un ordine che avrebbe portato il genere umano all'estinzione.
Alcatraz, California, Stati Uniti
30 Settembre 2038 (PRESENTE)
In questi due mesi ho avuto modo di riflettere e sono giunto alla conclusione che dietro tutto questo ci sia un uomo. Io sono bravo con la chimica, la fisica e la biologia, ma con le indagini non sono un gran che per cui mi faccio coraggio e mi volto di botto. Una volta girato vedo una ragazza che mi fissa con i suoi occhioni verdi e venature nocciola vicino all'iride, il suo sguardo profondo e interrogativo mi parla, sento la sua domanda anche se non pronunciata. Mi sono guardato intorno e oltre a lei ne ho viste altre due, una con gli occhioni grandi, color marrone scuro che ti lasciano entrare nel suo grande mondo interiore, lei con uno sguardo, è capace di urlare, talmente che è espressiva, il suo portamento è quello di una leader, l'altra ragazza è invece un po' sulle sue come se nella vita ne avesse passate troppe ed è rassegnata a quello che sarà deciso per lei e voltati di spalle altri due figuri non identificabili dal deretano.
《Qualcuno dopo due mesi si è accorto di avere compagnia》 sorride la ragazza dalle iridi marrone scuro. 《Piacere bell'addormentato io mi chiamo Ilaria, ma puoi chiamarmi Ila. Non farti venire strane idee, lui è Ignykos, mio marito》 si presenta.
《P... Piacere, io s... sono Nathan, ma puoi chia... marrmi Nate》 mi presento balbettando al meglio delle mie capacità.
《Hei, calmati. Scherzavo!》
《La notte ti sentiamo parlare e agitati, ieri parlavi di farina, zucchero, latte, volevi preparare un dolce?》 Chiede l'altra ragazza.
Scuoto la testa e mi dirigo verso la porta indicando la serratura. Lei mi guarda perplessa non capendo.
《Ciambella, Nate vuole aprire la porta con farina e zucchero》 spiega Ilaria.
《Davvero? Come fai a saperlo?》
《Sono una poliziotta, ne ho viste tante nella mia vita》
Una poliziotta? Non so se essere felice o meno di conoscerla, potrebbe aiutarmi, provare la mia innocenza e aiutarmi a indagare su chi c'è dietro questa situazione.
《Io devo usc... scire da qui. Ho un piano di fuga. Da solo non posso farcela, ma insieme possiamo》 rispondo tutto d'un fiato controllando il mio problema.
Ila annuisce lasciandomi incredulo e così fa anche Ciambella, Syri, Ignykos e WhiteRaven che indossa una maschera da falco, non so perché e nemmeno glielo chiedo, ho già parlato troppo oggi, non vorrei stare male. Prendo i miei appunti e li faccio vedere agli altri. Il falco e la fanciulla rassegnata mi dicono che con le telecamere e con i fucili automatici di fuori possono vedersela loro visto che sono due hacker tra i migliori. Io mi occupo di aprire le porte delle celle e di creare del fumo per vedere i raggi laser. Ciambella si dedicherà alla costruzione delle zattere per raggiungere la costa e infine i due poliziotti mi aiuteranno a indagare insieme agli altri.
Alcatraz, California, Stati Uniti
30 Ottobre 2038 (PRESENTE)
Tutto è pronto per mettere in atto il nostro piano. Per aprire la porta utilizzo dei fogli di carta con sopra della farina recuperata dalle cucine nell'ora d'aria e con gli occhiali da vista dello "sbirro" ho creato una scintilla in modo da dare il calore giusto per farla esplodere. Il fumo derivante si propaga verso l'alto dandoci la possibilità di vedere dove sono posizionati i laser. Meno male che sono in linea retta ed è un solo fascio. Raggiungiamo facilmente la parete di fronte dove c'è la finestra che ci darà la libertà e Ignykos recupera le lenzuola legate tra loro facendo con i distintivi un appiglio. Ci arrampichiamo più velocemente possibile e qui entrano in azione il rapace misterioso e la giovane hacker per disturbare il segnale delle telecamere ed eludere i segnalatori di calore termico mantenendo la temperatura così com'è; questo non è abbastanza vogliamo lanciare un chiaro messaggio.
Alcatraz non sarà la tomba degli esseri umani, resterà vuota come lo è stata per anni.
Torniamo indietro e con lo stesso stratagemma interno apro la porta d'ingresso del carcere e facciamo uscire gli altri. Non ci accorgiamo che una persona rimasta indietro è stata rilevata e colpita con due proiettili al cuore. Corriamo verso la baia, dove cinque zattere capienti ci aspettano. Velocemente ci imbarchiamo e lasciamo l'isola recandoci verso la costa Californiana. Arrivati sulla spiaggia ci separiamo salutando gli altri. Ci rechiamo al mio laboratorio dell'università in cerca di possibili indizi.
L'entità misteriosa nascosta da una maschera controlla il mio computer e sbircia tra le mie ricerche e lavori svolti.
《Woohw, l'avevo capito che sei un cervellone nel tuo, complimenti!》
《Grazie per il complimento, Misterio》 rispondo sorridendo.
《Mi piace lasciare misteriosa la mia identità》 mi dice semplicemente.
I due poliziotti setacciano la stanza da capo a piedi.
《Hei Nate, tu fumi?》 Mi chiede lei.
《No, perché?》
《Forse abbiamo trovato qualcosa allora》 risponde lei mostrandomi un mozzicone di sigaretta raccolto da terra.
Lo prendo e lo scannerizzo cercando impronte o tracce di DNA, ma purtroppo non c'è niente.
《Un ologramma non può fumare, né portarti in braccio in una prigione giusto?》 Chiedo ai miei nuovi amici.
Loro annuiscono, quindi ho ragione dietro tutto questo c'è un essere umano in carne ed ossa o forse più di uno che si nasconde dietro la tecnologia per soddisfare la sua sete di potere. Chi può mai essere? Lo troveremo mai?
La ragazza di nome Ciambella si affaccia alla finestra, si scosta improvvisamente da essa e si avvicina alla scrivania prendendo dei fogli e una matita poi ritorna alla finestra e comincia a disegnare qualcosa. Una volta finito, viene da me e me lo mostra.
《Conosci questi uomini?》
《No, anzi aspetta questo somiglia molto a mio zio, quindi è vivo? Fu dato per disperso. Non lo vedo da anni》
《È qui sotto insieme a questi altri e stanno venendo su》
《Voglio sentire cosa hanno da dire》
L'allegra combriccola bussa alla porta. Vado ad aprire con una provetta di nitroglicerina tra le mani per precauzione. Mio zio è il primo ad entrare stringendomi in un forte abbraccio. Il suo gesto mi confonde, pensavo fosse lui il colpevole.
《Zio sai dirmi cosa succede?》
《Sì, lo so e adesso te lo dico, tutti insieme fermeremo quel pazzo》
Ci sediamo e lui comincia a spiegarmi tutto. Lui è un agente della CIA e quando è stato incaricato di proteggere il primo ministro Americano si è accorto che qualcuno dava ordini assurdi al povero Master che è stato messo in mezzo da un pazzo che crede che tutto gli sia dovuto compreso il potere assoluto. Quello che non capisco è perché mi abbia chiesto di creare una cura per l'età, ma che avrebbe portato sterilità. Se tutti prima o poi moriamo lui su chi avrà il potere?
Dobbiamo solo trovare dove si nasconde e a questo penseranno i due hacker e i poliziotti, Syri rintraccia l'indirizzo IP tramite la richiesta di lavoro dei pannelli fotovoltaici, WhiteRaven trova l'indirizzo di posta elettronica e lo collega ad un altro indirizzo IP ma il PC è lo stesso e appartiene ad un monolocale intestato ad un certo Eliot Ford e Ila e Ignykos risalgono all'indirizzo attuale.
Ci rechiamo tutti insieme sul posto, io e mio zio con i poliziotti entriamo per primi buttando giù la porta e dopo una violenta colluttazione abbiamo noi la meglio e la CIA lo arresta, il rapace formatta il Master e lo riprogramma come supporto e aiuto scolastico. I presidenti e tutti gli altri capi esteri tornano al loro posto e il potere torna agli esseri umani.
Epilogo
Cosa ho imparato da questa situazione? Mai innalzare troppo la tecnologia; è molto utile ma non la cosa più importante della nostra vita. Noi l'abbiamo inventata non è infallibile, è un aiuto e non è indispensabile.
Note:
*•Alcatraz (isola del gabbiano) o The Rock, "La Roccia", a indicare che la maggior parte di esso sorge su uno sperone roccioso) è un carcere di massima sicurezza federale posto sull'omonima isola, a circa 2 km al largo della costa di San Francisco, in California, negli Stati Uniti.
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