Alice in wonderland: Benvenuto a Goldenland

JSElordi
moonlight920
cabynch
Sara_commenta
BelMa-Pattinson

Genere: Nonsense, Dark Fantasy

Range di Parole: 2000-4500

Target: 12-18 anni

Tema: Tempo

Data di scadenza: 27 Aprile

Prologo

Goldenland
Anno 1688
Destinazione Quarta stella a sinistra, mondo formato da cinque habitat di cui uno, quello di Terra, simile alla Scozia
Popolazione Umani goldeniani, Umani pelle rosa, Figure mitologiche reali e viventi, Figure mitologiche mostruose

Vivo in un mondo fatto interamente d'oro, anche la maggior parte degli esseri umani lo sono! Beh, loro si sono evoluti, hanno vinto le loro debolezze e posseggono solo virtù; nel loro vocabolario non esistono più le parole Egoismo, Criminalità, Ignoranza, Cattiveria, Razzismo. Quelle le hanno lasciate a me e a una ventina di altri che siamo rimasti attaccati alle nostre origini e a quelle definizioni, gli unici rimasti con la pelle rosa a indicazione di ciò.

Tra noi pelle rosa c'è chi è cattivo, chi è razzista, chi ti ucciderebbe solo perché l'hai guardato un po' più del dovuto oppure perché non capiscono cosa gli dici e nell'insicurezza è meglio reagire così che mostrarsi debole e se parli con uno psicologo per loro c'è sempre una spiegazione per i loro disagi: il contesto in cui si è nati, il rapporto con i genitori, la pazzia...

Solo io non ho scusanti perché la mia vita è guidata da mero Egoismo e Pigrizia, diciamoci la verità si fa troppa fatica ad essere buoni. In realtà ho salvato molte vite dietro lauti compensi; più la ricompensa è alta e più possibilità hai di diventare mio cliente, una volta valutato se la fatica e il pericolo valgono la cifra pattuita, dovendo assolvere un incarico alla volta, scelgo prima quello con il tornaconto più alto, poi a seguire gli altri. Se non c'è tornaconto perché sfiacchirsi ad aiutare gli altri?

Proprio stamattina aspetto un potenziale avventore. Eccolo che arriva, d'aspetto sembrerebbe molto ricco e benestante, abiti eleganti, fisico asciutto, sui cinquanta, portamento regale. Vediamo cosa vuole e se mi conviene.

<Buongiorno signor Murdock, mi presento, Ezechiel Saint Clare e vengo dalle lontane colline a nord-est la dove tramonta il nostro secondo sole> mi dice l'uomo con voce sommessa e profonda e guardandosi intorno.

<Piacere signor Saint Clare, immagino sia qui per offrirmi un lavoro, giusto?>

L'uomo annuisce ed estrae qualcosa dalla tasca del panciotto, una foto che mi mostra. Vi è rappresentata una ragazza dalle fattezze spettacolari, sembra una giovane valchiria e che fantastico contrasto tra il dorato di tutta la sua persona e il blu ottanio dei suoi occhi grandi e penetranti. Per la prima volta sono rimasto colpito dal soggetto in questione.

<Chi è la ragazza?>

<Mia figlia, l'unica appartenente alla mia famiglia rimasta in vita, nonché unica erede dei miei averi>.
Sentito questo guardo l'uomo come un cane guarda il suo osso.

<È partita due mesi fa negli altri habitat, in cerca di diamanti per ampliare la sua collezione, ma da una settimana non ho più sue notizie, lei deve riportarmela. Riceverà diecimila tinchi d'oro e se ne ha trovati le consegnerò quattro diamanti!>

Santa pace e chi ha mai avuto tanto prima d'ora.
<Vi dico già da ora che accetto l'incarico, domani mattina sarò operativo! Sapete da dove è partita e dove è arrivata?>

<No, ma so per certo che ha visitato tutti gli habitat!>
risponde l'uomo salutandomi poi rincuorato e se ne va.

Partenza

Dopo aver preparato lo zaino - più grande all'interno che all'esterno - con cibo, bevande, funi, un telescopio, scarpe da ghiaccio e una muta da sub, sono partito per un giro di ricognizione nel nostro territorio, quello di Terra, ma naturalmente non trovando tracce della giovine. Se fosse stata qui non avrebbe fatto preoccupare suo padre non dando sue notizie.

Non esistendo mezzi di trasporto veri e propri, ci serviamo della natura per spostarci, abbiamo molte figure mitologiche nelle varie zone facenti parte il nostro mondo e per spostarmi nel contesto del mare, mi farò dare un passaggio dal Delfotauro (testa da delfino su un corpo da toro dotato di apparato respiratorio interno per respirare fuori dai flussi d'acqua, branchie laterali per farlo sott'acqua e una pinna dorsale che gli fa da timone per cambiare velocemente direzione e zampe doppie e muscolose ben ferrate per camminare sui frangiflutti).

Dopo la traversata subacquea sul dorso di Flip, siamo riemersi e mi ha portato a ispezionare le vaste scogliere nella zona nord, per poi addentrarci nelle correnti marine e li abbiamo trovato tracce della donzella, ma della sua persona niente.

Ho trovato anche strane pietre colorate e le ho raccolte, magari valgono qualcosa o posso spacciarle per pietre preziose e venderle a un prezzo esorbitante. Potrei anche donarle a lei, ma devo sbrigarmi più passa il tempo e meno probabilità ho di trovarla in vita. Che mi sta succedendo? Per me è solo un modo per guadagnare, eppure passo il tempo a continuare a pensarla!

Devo trovare un modo semplice per arrivare al territorio dell'Aria, cosa c'è di meglio di un Ippogrifo? Esso ha le zampe anteriori di un uccello, le ali e la testa di un'aquila, il corpo, le zampe posteriori e la coda di un cavallo. Ha un becco uncinato color acciaio e due grandi e brillanti occhi arancioni. Gli artigli delle zampe anteriori sono lunghi quanto metà della zampa e hanno un aspetto molto pericoloso. È di colore grigio-bianco. In realtà se non li fai arrabbiare sono docili come cagnolini.

Buckbeak mi porta tra i venti caldi del sud in cerca della valchiria, ma sembra non esserci traccia di lei, poi ci spostiamo nei gelidi venti del nord e li vedo tracce del suo passaggio e in più trovo duemila tinchi d'oro. Li raccolgo tutti. A pensarci bene questa missione è davvero fortunata, ho già incassato due quarti in più del compenso dovutomi. Intanto si sa il tempo scorre inesorabile nelle nostre vite, lasciando i segni del suo passaggio e della fanciulla ancora niente. Mancano gli ultimi due spazi per cui decido di fermarmi per mangiare qualcosa. Una pausa ci vuole e spero di trovarla nel prossimo ambiente per evitare il quinto. Mentre pranzo penso a come raggiungere il milieu del fuoco.

Certo l'ideale sarebbe un Basilisco (il cui nome significa "piccolo re") è il re dei serpenti, dall'aspetto di rettile con testa di gallo, velenosissimo e capace di pietrificare un uomo con lo sguardo. Di color verde brillante con gli occhi gialli. Può raggiungere 150 metri di lunghezza. Sì può identificare un maschio per la piuma scarlatta sulla testa.

Finito di mangiare mi reco ai margini della nicchia ecologica e aspetto che ne passi uno. È davvero così che passa il tempo? Lentamente, che noia, gli appostamenti non fanno per me tanto meno la pazienza. Avanti arriva, quella ragazza aspetta noi, forza muoviti! Oh finalmente eccone uno o meglio una. Dopo qualche problema con la bestiolina, salgo in groppa e partiamo mi porta in lungo e in largo sull'ambiente del fuoco, troviamo altre tracce di lei e altri tremila tinchi che prendo per me, se la fanciulla ha trovato i diamanti quattro saranno miei sarò ricco e potrò anche smettere questo lavoro e vivere di rendita. Ahimè, mi tocca andare sull'ultimo habitat quello del caos e dei mostri. Se è lì sfido a trovarla viva. Spero di non dover portare un cadavere da suo padre. Perché mi preoccupa la sua sorte? Nemmeno la conosco!

<Hei Guisell accompagnarmi di la>
l'animale obbedisce e mi porta sull'ultimo ambiente. Perfino lei ha paura di fare brutti incontri. Cammina nascosta dietro una parete rocciosa e intanto cerchiamo il mio incarico. È possibile che sia lei? È viva questo è un miracolo, non credevo di trovarla intera, è davvero fantastica a vederla da vicino. Mi attrae molto, no Joe non rovinare tutto, il sesso è faticoso adesso non è il caso, dobbiamo scappare e rimanere interi quindi niente strane idee.

Lei è lì davanti a me con in mano un libro eppure sembra essere in un mondo tutto suo, ha la testa tra le nuvole, sogna ad occhi aperti nonostante il pericolo che incombe, è di buonumore, ma non capisco come possa esserlo. Accanto c'è ancora l'animale che la accompagnava nel suo viaggio, sventrato e mutilato. Povera bestiola, che brutta fine!

Da lontano si sente un suono sordo e spaventoso, sembra il ruggito di un leone, misto al belare di una capra, che sarà mai? Cosa ci aspetta? Guisell mi guarda con gli occhi terrorizzati e cerca di nascondersi meglio che può. Io mi avvicinò alla giovane e la rassicuro dicendole che vengo da parte del suo genitore e lei sentendosi così più rasserenata e riaffrancata mi abbraccia forte, mi chiede se so cosa sia quel suono di poco prima e io le rispondo la verità e cioè che non ne ho idea. Sentiamo di nuovo la stessa cosa e lei si stringe a me impaurita.

Improvvisamente fa la sua apparizione una Chimera una creatura estremamente aggressiva. È un ibrido tra un leone, capra e un rettile (in alcuni concept un serpente, in altri un drago). Ha il muso di leone, il corpo di capra, la coda di serpente e vomita fiamme. La leonessa rappresentava la dea della guerra. Se questa simpaticona ci prende tra le fauci siamo morti. Che serenità. Che cosa faccio? Se ci teniamo bassi senza far sentire il minimo rumore, può essere che ce la facciamo ad andarcene da qui tutti interi.

<Posso chiederti il nome?>

<Certo, Marguerite Saint Clair, piacere!>

<Piacere mio, Josia Murdock, ti porterò lontana da qui e poi da tuo padre!>
Annuisce sorridendo e si tiene stretta a me mentre camminiamo piano, siamo diretti verso il Basilisco che ci aspetta terrorizzata, mentre andiamo continuo a rassicurarla, siamo quasi arrivati quando lei mette il piede in fallo e prende una storta distorcendo la caviglia e lanciando un urlo di dolore. La bestia ci sente e lancia un urlo spaventoso come i due precedenti. Metto la donzella in salvo e mi viene la brillante idea di guadagnare tempo facendo da esca alla creatura, ma cosa ho nella mia testa? La barriera architettonica forse?

<Qui bella vieni!>

La fiera mi guarda e ruggisce contro correndo verso di me, io mi nascondo dietro le rocce sparendo alla sua vista e dando il tempo alle due donne che mi accompagnano di mettersi a loro volta in salvo. La bestia sembra essersi calmata infatti si stende a terra stremata e io pian pianino mi dirigo dall'altro lato, ogni tanto guardo la mostruosità per essere sicuro che non mi stia seguendo e per ora è così. Mi avvicino sempre di più alla meta, quando mi rendo conto che si è alzata perché mi ha visto e con fare felino mi sta puntando.

Cerco di nascondermi di nuovo dietro le rocce, ma resta all'impiedi seppure un po' spaesata, io resto per un po' giù nascosto poi esco e riprendo il cammino, quando mi arriva una zampata forte alla schiena, sento un dolore lancinante e mi sento sobbalzare in aria. La Chimera si lancia in una corsa per raggiungermi, ma Guisell arriva prima afferrando con la zampa e volando via di la. Il mostro lancia fiammate di fuoco per colpirci senza riuscirci visto che siamo già abbastanza lontani dalla sua portata.

Dopo una mezz'ora di volo arriviamo all'habitat di Terra e Marguerite emette uno strano suono con la voce, come un richiamo particolare, a quel punto mi sento male e chiudendo gli occhi perdo del tutto i sensi. Non so cosa sia successo nell'immediato so solo che Ezechiel Saint Clair mi stava schiaffeggiando, credo per farmi riprendere.

<Josia noi possiamo impedirti la morte però l'unico problema è che diventerei come noi, un Lycapiro>

<Lyca che?>

<Metà licantropo e metà vampiro hai due minuti per pensarci in questo momento il tempo è tiranno con te>

<OK va bene procedete! >

L'uomo mi morde il collo e la figlia dietro la schiena dopo di che perdo di nuovo i sensi.

Epilogo

Dopo aver dormito tre giorni interi, mi riprendo e mi alzo dal letto pieno di forze, mi guardo allo specchio e mi ritrovo la pelle dorata, sono vivo e mi sento forte come non mai. Vado dal signor Saint Clair lo ringrazio e gli chiedo se posso sposare sua figlia. Lui acconsente, facciamo un bel matrimonio e da allora aiutiamo le persone altruisticamente.

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