Mewni's Language (Starco)

Era già qualche mese che Marco era lì su Mewni, da quando aveva iniziato a provare dei sentimenti per la sua migliore amica poteva affermare che non c'era niente di più bello che vivere con lei, nel suo Castello, ma non perché la dimora fosse da sogno... semplicemente non poteva chiedere altro, dopo quello che sembrava un addio, se non abitare ancora con lei e vedere di nuovo quella bellissima e solare ragazza tutti i giorni.
Vero, avrebbe preferito avere una relazione amorosa con lei, ma non poteva avere tutto, quello doveva essere il prezzo per non essersi accorto prima dei suoi sentimenti e averla fatta soffrire quando era fidanzato con Jackie: adesso Star era con Tom e lui non poteva farci niente, non sembrava nemmeno essere interessata a lui come una volta, l'ultima volta gli aveva detto di avere una cotta per lui prima di scappare e adesso lui non poteva credere che tutti quei sentimenti fossero scomparsi.

Nel mentre cercava di riconquistarla con quel suo essere sé stesso -e sapeva ci sarebbe riuscito, era riuscito a farla innamorare essendo semplicemente lui tutti i giorni- si era deciso a imparare la lingua che si parlava su Mewni: la lingua ufficiale era l'inglese come sulla Terra, ma c'era anche il Mewmano e lui desiderava capirlo e parlarlo, non aveva altri impegni e non doveva studiare niente da quando si era trasferito, aveva già avuto qualche problemino di comprensione con alcuni del posto che non parlavano inglese, fortuna che Star era lì con lui pronta a sistemare la situazione e risolvere ogni malinteso.

Infatti chiese proprio a lei -un giorno, dopo qualche tempo che si era trasferito- di insegnargli la lingua, la Principessa rimase a bocca aperta per l'insolita richiesta, ma ripensando al fatto che era la sua guardia e che comunque abitava su Mewni valutò che la sua proposta poteva risultargli utile e finì per accettare con un sorriso, dopo giusto un attimo di esitazione.

Un giorno casuale in cui nessuno dei due aveva nulla da fare Star gli propose di iniziare e subito lui fu emozionato alla sola idea.
《Allora, ti avviso che non sarà facile》Anticipò la bionda, vedendolo annuire.
《Il Mewmano è davvero complicato per chi su Mewni non ci è nato e cresciuto, la parte più difficile è scriverlo e saper riconoscere i segni; pensando alle lingue sulla Terra può essere paragonato al...》Si soffermò, non sapendo a cosa paragonare il linguaggio.
《...Cinese, Giapponese, Coreano?》Propose, facendosi un'idea sul fatto che la lingua fosse iconografica.
《Credo che il problema sarà quello, essenzialmente tutto riguardo la scrittura con i segni è complicato... Sei sicuro di volerlo studiare?》Chiese, scoraggiata dall'immenso lavoro che il suo migliore amico avrebbe dovuto fare, ma lui sembrava determinato.
《Okay...》

E detto questo le lezioni iniziarono, lui sembrava davvero interessato e non sembrava affatto annoiato dallo studiare, questo faceva sorridere la ragazza e la rendeva davvero felice vedere tutto quell'impegno nei confronti di qualcosa che riguardava lei.
Sì... Forse era proprio per lei che stava facendo tutto quello, voleva renderla felice.
Non sapeva quale delle due opzioni fosse esatta: era davvero interessato o lo stava facendo per lei? Magari entrambi.
Ad ogni modo rimaneva un mistero, non voleva rovinare tutto perché glielo aveva chiesto, d'altronde le faceva piacere insegnare: era così bello vedere quella scintilla nei suoi occhi quando gli spiegava qualcosa, era sinceramente interessato ad ogni argomento e non resisteva a quei suoi bellissimi occhi nocciola che la fissavano incuriositi accompagnati da quel suo sorrisetto a dir poco adorabile, arrossì a quei pensieri che riguardavano quello che era tornato ad essere il suo migliore amico e niente di più.

Studiavano quasi tutti giorni, lei gli faceva lezione per circa i tre o i quattro settimi della settimana e in un mese arrivarono a formare qualche frase per intero, quello a cui Star era più interessata era la parte scritta.
《Scrivimi qualcosa su questo foglio》Disse, porgendogli un pezzo di carta.
Lui sembrò pensarci un po', fece un sorriso un po' sospetto e scarabocchiò alcuni segni un po' disordinati, per poi restituirglielo.
Il cuore della Principessa saltò un battito leggendo, la scrittura era leggermente incomprensibile, quindi pronunciò le parole che aveva scritto e lui annuí, entrambi rossi in viso.
《Grazie...》Gli disse in inglese, distogliendo lo sguardo per l'imbarazzo ma non riuscendo a trattenere un sorriso 《Anche tu sei bellissimo》Aggiunse poco dopo, questa volta in Mewmano.
Lui sobbalzò leggermente, arrossendo ulteriormente e non riuscendo a spiccicare parola.

Aveva improvvisato un po' troppo quella volta, voleva dirle qualcosa di carino ma forse aveva esagerato, tutto sommato lei aveva ricambiato e sembrava sincera, tanto quanto imbarazzata, forse doveva stare più attento agli esempi che gli venivano in mente.

Ma lui voleva davvero colpirla: se sulla Terra era lui il genio che le insegnava tutto adesso le situazioni si erano ribaltate, visto che lui di Mewni ne sapeva poco o niente;
anche se il Castello era grande aveva imparato ad orientarsi e girare da solo, per lo meno sapeva raggiungere le stanze dove andava più spesso -ad esempio la sua e quella di Star, la Sala da pranzo e quella del Trono- e non gli interessava altro visto che non era un curiosone.
In particolare aveva imparato bene la strada per andare nella biblioteca del Castello, una volta ci era andato con Star proprio perché a lei serviva un volume sulla grammatica Mewmana e gli aveva detto che se gli interessava qualcosa poteva andarci senza chiedere il permesso, da allora aveva iniziato a fare su e giù da camera sua alla biblioteca prendendo e riportando libri, li teneva da lui giusto il tempo che gli serviva per finire di leggerli.

E Star era inconsapevole che il suo amico si stesse impegnando tanto.

Libri a parte, quella biblioteca era qualcosa di misteriosamente incantevole: un'enorme sala con scaffali lungo tutto il perimetro, il soffitto era alto e c'erano mobili fino alla fine dell'altezza, delle scale aiutavano a raggiungere i libri più in alto; per quanto la sala fosse grande ci si poteva perdere, questo anche perché -per via di tutti gli alti scaffali che disposti in più file formavano dei corridoi- quel luogo sembrava un labirinto, cosa che rendeva il posto a malapena illuminato ancora più affascinante.
Stanza piuttosto polverosa, non molti mettevano mani lì ed era tutto incustodito, come abbandonato, sembravano pochi quelli interessati agli antichi manoscritti, pergamene e volumi che si potevano comunemente trovare là dentro, chissà quante cose importanti e storiche dimenticate là... Sebbene Marco fantasticasse molto su cosa contenessero quelli scritti non aveva tempo di occuparsene -anche perché aprendo un vecchio libro aveva scoperto che era scritto in Mewmano antico- e non era così istruito da poterli leggere.
Aveva fatto qualche giro per la biblioteca esclusivamente per curiosità -scoprendo tutte quelle meraviglie- ma si era mantenuto nella parte "nuova" della vecchia costruzione, la parte più recente dove poteva più facilmente trovare libri sul Mewmano parlato nel secolo corrente e magari anche qualcosa in inglese visto che era comunemente parlato anche lì.

Lo avevano particolarmente aiutato dei dizionari Mewmano-Inglese che non si aspettava proprio di trovare, ma lo avevano davvero aiutato con la traduzione e i significati, anche con le pronunce.
Grazie a tutti gli approfondimenti e le ricerche effettuate per conto suo si era dimostrato quasi un esperto all'amica, a confronto di una persona qualunque era un genio per quanto ne sapeva.
E la Principessa di Mewni era senza parole, certo, i segni che scriveva erano ancora un po' disordinati poiché era abituato alle comuni lettere, ma lo parlava al livello di un bambino di sei anni ed erano solo due mesi che studiava.

Tralasciando lo stupore della ragazza nei suoi confronti, si divertiva davvero da quando era diventata la sua insegnante poiché era diventata la pratica perfetta per rispolverare il linguaggio che aveva sempre parlato da quando era piccola e gli faceva piacere parlare con lui in una lingua che non era l'inglese; uno dei motivi per cui si divertiva ad evitarlo con lui è perché, durante il primo mese, faceva tantissimi errori in qualunque campo e lei quasi non riusciva a trattenere le risate, soprattutto quando diceva tutt'altro del previsto.
Fortunatamente lui non si offendeva, sapeva che non era intenzione dell'amica mettersi a ridere e nella maggior parte delle volte, una volta che le aveva chiesto la traduzione di ciò che aveva detto, finiva per ridere come un matto anche lui.

Era tanto che non passavano dei così bei momenti.

Lo pensarono entrambi.

Star aveva anche prefissato una specie di verifiche scritte per lui, le quali aveva superato senza troppe difficoltà.

Era passato quasi un anno da quando lui si era trasferito.

Aveva imparato bene e aveva un livello abbastanza alto di conoscenza della lingua, le lezioni non erano più intense come prima e lui studiava da solo poiché Star gli aveva insegnato tutto quello che poteva, il resto doveva impararlo lui visto che riguardava il lessico.

Marco non sapeva ancora niente, aveva notato un comportamento più imbarazzato da parte della bionda nei suoi confronti ma niente di troppo evidente, d'altronde erano pur sempre migliori amici.

Ma lei... per lei le cose erano cambiate parecchio da quando aveva ripreso a passare tanto tempo con lui.
Quando se ne era accorta -appena uscita dalla camera del suo amico- aveva letteralmente preso a testate il muro, considerandosi un'idiota: tutte le barriere che aveva costruito per non innamorarsi di nuovo erano crollate e aveva perso il controllo dei suoi sentimenti, averlo così vicino tutto il giorno le aveva fatto riprendere a battere il cuore di nuovo come una volta e adesso non riusciva a cancellarsi i suoi semplici e dolci gesti dalla testa.

Era andata.

Il problema sarebbe stato con Tom adesso che voleva Marco, era così brutto essere confusa e non le sembrava una bella cosa lasciare di nuovo il suo ragazzo, ma le sembrava peggio avere una relazione di nascosto con il suo migliore amico e stare contemporaneamente con uno che non amava più.
D'altronde la situazione con Thomas non era delle migliori, di nuovo: era qualche mese che avevano iniziato a frequentarsi meno perché lui aveva ripreso a perdere la pazienza e lei non sopportava averci a che fare nei momenti no, quindi gli aveva proposto di allontanarsi un po' l'uno dall'altra; magari sarebbero rimasti amici ma quello era un buon diversivo per troncare.

Marco... sapeva che con lui non ci sarebbero stati quei problemi, erano quasi due anni che erano amici e avevano litigato pochissime volte, per di più i loro litigi non duravano più di un giorno visto che alla fine uno dei due si sentiva in colpa e andava a chiedere scusa.






《Marco?》Gli domandò un giorno mentre erano entrambi affacciati al balcone della camera della Principessa a guardare il tramonto.
《Uhm?》La richiamò lui, guardandola con la coda dell'occhio.
Lei era rimasta un attimo in silenzio, cercando forse di eliminare l'imbarazzo ma finendo per arrossire e abbassare lo sguardo.
《Stavo pensando...》Iniziò, il moro non la interruppe 《...Ormai sei bravo con la lingua che si parla qui, no?》
《Beh... Credo di saperla abbastanza bene》Affermó, facendo spallucce 《Perché?》
《Se ti dicessi che... Ehm...》Lui la osservava incuriosito, ma abbastanza tranquillo 《...Mi sono innamorata di te?》Esitò, chiedendoglielo in perfetto Mewmano e facendolo sussultare e arrossire all'istante.































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