I would do anything for you (Starco)
La ragazza insultò la bionda davanti alla classe, lasciando tutti a bocca aperta per quel comportamento che nessuno aveva mai avuto nei confronti di quell'adolescente solare e amichevole con tutti, che metteva gli altri sempre prima di sé stessa.
Star scoppiò a piangere, voltandosi per fuggire via ma imbattendosi nel suo migliore amico, il quale la prese per le braccia -fermandola- in modo da poterla stringere a sé per consolarla, nel mentre guardava con disprezzo Brittney che non sembrava preoccuparsi minimamente di quello che aveva fatto.
Marco lasciò la sua amica nelle mani di Janna e Jackie che si occuparono di cercare di farla smettere di piangere mentre lui si dirigeva verso la cheerleader a passo di marcia, fino a giungere faccia a faccia con lei che non sembrava fare una piega all'espressione determinata e decisamente infuriata del ragazzo davanti a lei.
《Come ti sei permessa?!》La interrogò quasi urlando, notando che gli sguardi di tutti -comprese Janna e Jackie che erano rivolte verso Star e si erano girate stupite- si erano posati su di lui 《Desidero davvero sapere perché, dall'inizio dell'anno, sei così scontrosa con Star! Non ti ha mai fatto un torto, non ti ha insultata, non ha parlato male di te, ha provato addirittura ad essere amichevole nei tuoi confronti e diventare tua amica; tu come la ripaghi? Trattandola in questo modo!》
La corvina iniziò ad essere intimorita man mano che il moro si avvicinava a lei e alzava la voce, dicendole cose che la fecero rimanere talmente spiazzata da non poter ribattere. Quando Star sentì parlare di sé si tolse le mani dagli occhi bagnati e iniziò a guardare la scena con espressione sorpresa, lasciando le lacrime scorrere lungo le guance.
《Sappi che comportandoti in questo modo non otterrai mai niente se l'ammirazione è quello che cerchi》Continuò 《DOVRESTI VERGOGNARTI DI QUELLO CHE FAI!》Urlò, puntando un dito contro Brittney.
《DIAZ!》Il cognome del quattordicenne rimbombò nella stanza, facendo voltare tutti i presenti verso la porta.
Il sangue nelle vene del moro si gelò non appena vide quel troll che non era altro che la sua professoressa di matematica.
《Che cosa sta succedendo in questa classe?!》Interrogò la donna dall'aspetto mostruoso, non dando però la possibilità a nessuno di spiegare e non valutando la situazione.
《Diaz, in punizione!》Decise infine, facendo rimanere basito il ragazzo che capì di aver sbagliato a reagire in quel modo, ma non sarebbe comunque dovuta andare in quel modo.
Marco sbuffò, dirigendosi fuori dalla classe -sapendo che ribattendo avrebbe solo peggiorato la situazione- e raggiungendo la sala che aveva visto tante volte e nella quale aveva avuto l'orgoglio di non entrare mai.
La professoressa fece tornare tutti ai loro posti, non accennando a chiedere cosa fosse accaduto e dando il via alla lezione.
Nel frattempo il ragazzo passò il tempo restante solo in quella stanza, a non fare praticamente niente e a riguardare e riguardare l'orologio appeso al muro aspettando il ritorno a casa.
Era stato soprannominato il "ragazzo sicurezza" visto che non si era mai cacciato nei guai e, anche se lui voleva essere il bad boy, non era per nulla fiero di essere stato, per la prima volta, messo in punizione.
Strinse i denti a ripensare alla ragazza che aveva insultato la sua migliore amica così pesantemente da farla piangere e concluse anche che non era mai arrivato a quel punto con nessuno, capì che a quanto pare la Principessa era più importante per lui di quanto credesse e quel pensiero gli fece accennare un sorriso.
Fortuna che tutto quello era successo l'ultima ora delle lezioni, quindi non gli rimaneva così tanto da aspettare: una sola stupida ora che passò velocemente con il cellulare tra le mani.
Alla campanella che segnava la fine delle lezioni uscì dalla stanza con lo zaino in spalla e si diresse dritto dritto fuori dalla scuola senza aspettare, non avendo intenzione di rivolgere la parola a nessuno e quindi andando verso casa.
L'unico senso di colpa era quello di aver lasciato Star tornare a casa da sola visto che camminavano sempre insieme, ma sapeva che lei non se la sarebbe presa e le avrebbe chiesto scusa in seguito.
Si ritenne fortunato che quando entrò in casa i suoi genitori non c'erano, in caso contrario gli avrebbero sicuramente chiesto cosa fosse successo e perché Star non era con lui, appena chiuse il portone di casa si diresse in camera sua, sbattendo la porta per via della rabbia collegata alla giornataccia.
Un paio di minuti dopo sentì la porta dell'ingresso aprirsi e chiudersi, sentendo quel qualcuno salire la scale e i passi farsi sempre più vicini fino a fermarsi davanti alla sua camera per poi bussare.
《Marco...》Lo richiamò con tono preoccupato subito dopo aver battuto alcune volte il pugno contro il legno con delicatezza, prima che la porta si aprisse piano rivelando la ragazza bionda con espressione triste; il moro non si girò neanche, rimase sdraiato di fianco rivolto verso il muro con espressione imbronciata mentre sentiva la sua amica camminare verso di lui e sedersi sul bordo del letto.
Rimase lì in silenzio a guardare il pavimento, aspettando che lui le rivolgesse la parola.
《...Sei arrabbiato con me?》Azzardò, pensando che fosse colpa sua se era stato messo per la prima volta in punizione e aveva ricevuto una bella sgridata dalla prof, solo allora sentì il letto muoversi e si voltò, vedendo effettivamente che il ragazzo si era messo a sedere guardandola stupito.
《Star, cosa intendi? Tu non c'entri niente in questa storia!》La rassicurò, tenendo lo sguardo puntato nei suoi bellissimi occhi azzurri che risplendevano come zaffiri, e non era normale che i suoi occhi luccicassero così tanto visto che nella stanza non c'era alcuna fonte di luce.
《E invece sì!》Scoppiò a piangere, dando motivazione agli occhi lucidi 《È colpa mia se ti sei arrabbiato con Brittney e di conseguenza sei stato messo in punizione!》
Vedendola piangere non riuscì a continuare ad essere arrabbiato, anzi, divenne triste nel vederla versare lacrime per lui e allargò la braccia per poi avvicinarsi a lei e stringerla a sè in un dolce abbraccio, avvolgendola completamente e cercando di dimostrarle tutto il suo affetto; dopo poco sentì i singhiozzi alleviarsi e la ragazza accoccolarsi a lui; rimasero abbracciati per un minuto buono mentre lui la consolava, fino a quando la ragazza non si staccò e accennó un sorrisino, venendo subito ricambiata con uno di quei sorrisi speciali da parte del suo migliore amico, il quale poté giurare di aver visto del rossore sulle sue guance.
《Sai, non m'importa della punizione...》Ammise, non prendendo tanto sul serio quello che era successo quella mattina
《...Farei qualsiasi cosa per te》
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