Stiles portò una mano sulla fredda guancia ispida di Derek, regalandogli un poco del suo calore.

"Guardami, Derek".
Li sussurrò dolcemente, guardando quegli occhi rossi iniettati di puro sangue. Detestava vederlo in quello stato di trance in cui era caduto. Lo voleva riportare in sè. Rivoleva il Derek di cui si era innamorato.
"Guardami".
Ripetè, ma sta volta con la voce incrinata.

Sentendo quella voce, lo stato del più grande vacillò. Li sembró di vedere una luce in fondo al tunnel nero in cui si ritrovava. Con un poco di titubanza, portò la mano sopra quella dell'altro, e  incrociò le dita tra loro. L'unica cosa che ricordava di quel momento, era che ancora una volta venne prevalso dai brutti ricordi che ancora dolevano.

Stiles, comprendeva. Sapeva ciò che aveva passato ma nonostante tutto continuava a rimanere al suo fianco, diventando la luce che rischiava il buio che prevaleva sul suo compagno. Per lui ci sarebbe sempre stato, non importava cosa sarebbe successo, niente sarebbe mai cambiato o almeno per lui.
"Va tutto bene, finché sarò con te non permetterò a niente e nessuno di farti del male. Sarò la tua forza"disse unendo le loro fronti.

"Non lasciarmi".
Rispose in una preghiera disperata, di chi aveva paura di essere abbandonato dall'unica fonte di calore che aveva.
"Mai".
Aggiunse, portando l'altra a mano, a stringergli con disperazione il  braccio.

Il più piccolo non si scostò, anzi agí d'impulso, d'improvviso lo abbracciò a sè, portando la testa sulla spalla della persona che teneva stretto.

"Sei il mio compagno di vita, non potrei mai farlo"promise Stiles.

E solo allora sentí, che Derek lasciò libero il suo dolore, crollando per la prima volta e davanti a lui. Lo lasciò piangere, sfogando tutto ciò che provava. Si limitò soltanto a tenerlo a sè, prendendo quel dolore facendone del proprio.

E uniti in quell'abbraccio giurò che si sarebbe sempre preso cura di lui. Non avrebbe mai lasciato il suo Derek.