Lo spirito del Natale / Parte 2 / Hyunlix

Lavienne_

Ecco la seconda parte di questa short story, spero possa piacerti 😊

Pov Hyunjin

Una sensazione di morbidezza e profumata di rose mi inonda le narici al mio quasi risveglio. Apro gli occhi - ma non subito - metto a fuoco dove mi ritrovo. E no. Non era affatto il mio amato paradiso di nuvole, ma bensì una stanza bianca, con delle stelline di carta colorate sparse qui e la sui muri.

Dei fili d'oro mi solettiacano le narici del naso, abbasso un poco lo sguardo e finalmente ricordo.

Com ho sognato di fare, alzo timidamente la mano e con due dita mi aiuto a tirargli i capelli che gli ricadono sul viso scorparso di una spruzzata di lentiggini, dietro all'orecchio. Una strana sensazione mi fa prudere le mani, quello di amare e onorare la sua pelle un pocco di più.

Schiudo le labbra e con un dito - consapevolmente - traccio il solco delicato del naso, sino ad arrivare sulla punta del piccolo nasino e poi più in giù su quelle candide labbra. Senza accorgerme mi soffermo su quella, per qualche secondo in più

Che bella sensazione quella di avere la sua morbidezza sotto ai miei polpastrelli, mi fa riscaldare la zona del petto, la dove sento il ritmo del cuore aumentare un poco di più. E come sentire - avvertire - le mie budella e i miei organi stritolarsi in un candido e personale abbraccio proprio.

Sembrava un bambino stretto così a me. Al contrario di come ci eravamo addormentati, adesso al mio risveglio lui é girato su un fianco, abbracciato a me, il suo addormentato viso arrossato puntato verso il mio.

Faccio che strofinare le punte dei nostri nasi, in un sfioramento del tutto affettuoso. Come due cuccioli fanno tra loro.

Anzi, facciamo che, da ora in poi Felix sarà il cucciolo di cui devo prendermene cura e proteggiarlo da ogni cosa e quando il mio giorno qui sulla terra finirà, dal cielo continuerò a vegliare su di lui.

A tutti gli effetti diverrò il suo angelo custode.

Lo vedo aprire pian piano gli occhi limpidi e guardarmi con un sorriso appena accentuato.
« Va meglio ora ? »
Mi chiede con la voce impastata dal sonno .

Annuisco sorridendo al biondino che coccola la testa al mio petto.

« Hyunjin ? H- ho una piccola richiesta da farti ».

« Dimmi pure ».
Gli rispondo stringendolo un poco di più a me. Nel farlo però, mi sono reso conto di una cosa. Sono dipendente dal suo calore, dal suo profumo. Di Felix.

Non penso però che esista una cura per questa droga. Perciò l'unica cosa che dovrei fare é solo quella di inalarla e farla mia.

« Ti piacerebbe nel farmi compagnia nell'accompagnarmi nel mercatino di Natale ? Solo se ti va ovviamente ».

« Sai, ho sempre sognato di farci un giro, ma per via della mia breve vita avuta non ho potuto » mormoro rammaricato e nel mentre nella mia testa, una miriade di immagini sulla mia vecchia vita passata mi attraversa.

Sento un nodo stringermi saldamente il cuore. Vuole schiacciarlo, asfissiarlo, sino a non farlo più vivere.

Lo sento sorridere sulla mia maglia bianca stringendone di un poco i lembi. Ed é lí che sentendolo, quel nodo che sino a un momento prima sentivo si snoda.

***

Pov Felix

Mi guardo un poco in giro, tra le varie bancarelle addobbate con varie oggetti natalizi, le stelle illuminate da piccoli luci a led che appese da un filo di ferro penzola sopra le nostre teste.

Adoro tutto ciò, nonostante sia oramai sera e del freddo che fa, ma non volevo lasciarmi sfuggire questa occasione. Oramai l'atteso Natale - il periodo che più amo - é ormai praticamente alle porte. Esattamente dopo domani.

E non vedevo l'ora.

Dei piccoli bambini che ridono ci sorpassano, passandoci in mezzo. Sorrido nella spensieratezza che solo i bambini posseggono.

Mi volto poggiando lo sguardo su un Hyunjin totalmente rapito da questa atmosfera e guardandolo non posso che notare le luci colorate che si proiettano sulla sua delicata pelle. I suoi occhi luminosi persi in chissà quali pensieri.

E solo ora mi viene in mente una idea che potrá sorprenderlo.

Gli prendo una mano gelata tra le mie e questo gesto lo fa portare con l'attenzione su di me. Ci guardiamo per minuti che appaiono ore, e ci scambiamo degli impacciati sorrisi.

« Vieni con me ».
Gli dico prendendo a correre.

Lo trascino letteralmente con me, verso un possente grande albero bianco messo in mezzo al mercatino, illuminato da tante luci a intermittenza tra il giallo, verde e rosso e così via e addobbato da diverse palline colorate e da ghirlande rosse e blu. La punta nascosta dalla stella di Natale argentata .

E in un attimo la neve inizia a scendere su di noi, a rendere il momento perfetto.

E tutto bello, ma ciò che più mi rapisce é un Hyunjin ritornato bambino. E ciò non fa altro che renderlo una bellezza etera e ancora più pura di quel che é.

Le nostre mani ancora unite, ora uno di fianco a all'altro. La mia spalla che tocca il suo braccio.

« Grazie biondino. É il regalo più bello che qualcuno mi abbia mai potuto fare » dice chiudendo per un momento i suoi occhi .

E il mio cuore sussulta, fa una capriola, poi ancora una e poi un'altra ancora. Come posso descrivere le emozioni che sento al momento .

Facile. Con i colori.
il verde come la speranza e l'amicizia appena sbocciata. Il bianco come la purezza e il rosso con un sentimento che pian piano dentro di me prende sempre più strada. E poi il nero, non so perché, ma da qualche parte dentro di me un senso di angoscia e perdita mi schiaccia, come la più piccola delle formiche.

Ed é in un attimo, il mio sorriso si spegne e di delicate lacrime che sento pungermi gli occhi.

« P-perché stai piangendo ? Hei ».
Mi richiama voltandosi completamente verso di me.

Lo guardo e le lacrime inziano a fuoriuscire una, ad una, ed é inevitabile.

Hyunjin presto mi prende il viso tra i palmi delle mani e porta i nostri sguardi a incatenarsi. Con disperazione mi grappo con le mani a lui. Una disperazione che vuole vedere aggonizzarmi dal mio stesso sentimento.

« N- non lo so. Ma é come se le nostre emozioni siano unite. I-io s-so come tu al momento ti senti. Ed é strano e fa male più di uno schiaffo dato ».

Non riesco a capire cosa mi stia succedendo.

Aiutami a capirlo tu, Hyunjin.

Unisce le nostre fronti e sospira appena.
« Ascoltami Felix. So che può sembrarlo, ma non é così complicato. Devi sapere che una volta umano e corpo celestiale entrano in contatto, nasce una sintonia. Ma per provare i reciproci sentimenti deve essere l'umano a permetterlo. E tu con la tua gentilezza e purezza, incosapevolmente me lo hai lasciato fare. Come tu senti i miei... io sento i tuoi » mi dice.

Mi sento confuso, non capisco. Ma anche se é doloroso mi va bene lo stesso.

« P-per quanto ancora durerà ? »
Gli chiedo.

« Sino il giorno di Natale. Dopodiché ritorneremo alle nostre vite. Tu con la tua e io la mia, lontano da te. Ma quello che voglio che tu sappia é che una volta che sarò ritornato in paradiso, ogni tuo ricordo di me svanirà completamente » mi dice e una lacrime gli solca il viso.

Anche se non é ancora successo, mi sento già perso. La mia strada nuovamente spenta e mi sento vuoto. Non mi piace sentire ciò, ma se questo fa parte della vita devo solo incominciarlo ad accettare.

« Ma sei arrivato da poco ».
Poi mi correggo.
« Dopo domani ».
Sussurró più a me stesso che a lui.

« Lo so Felix, ma dentro di te, prendendo un po' della mia assenza, hai scelto la strada da percorrere. Ed'é la tua ».

Quindi il suo compito era già terminato. Ma allo scadere del tempo, io non volevo dimenticarlo.

« Allora perché non rimani ».
Tento, facendo apparire tutta la mia contrarietà.

Non volevo che se andasse.

« Devi lasciarmi andare che ti piaccia o no. Sono solo uno spirito, non sono un corpo come il tuo. Non sono reale. Devi solo andare avanti e accettarlo. Ma il mio ricordo di te apparterrà eternamente al mio cuore.

E immobilizzato da quelle parole mi bacia. Un bacio fatto di lacrime salate e adii e io ricambio stringendomi completamente a lui, nella giacca che gli ho imprestato, affondando in quell'abraccio che al momento ci stava unendo.

The End.

Nota Autrice : non ho aggiunto scene Smuth, per il semplice fatto che volevo lasciarla pura come l'angelo di questa storia. Facendolo osare di più, sarebbe stato come dargli un peccato. E niente. Detto ciò, buon weekend <3

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