Lo spirito del Natale / Parte 1 / Hyunlix

Lavienne_

Okay, so che a Natale manca ancora molto, però pensavo che questo tema si abbinasse molto a questa Ship. Un'altra cosa, ho deciso di creare il capitolo in due parti, così da non renderla troppo lunga. Nonostante ciò, spero possa piacerti 😊

Pov Felix

Osservo quel maestoso manto blu illuminato da piccole lontani lucine bianche, appoggiato con le braccia conserte sulla mensola del marmo della finestra aperta.

Assorto nei miei pensieri, desidero poter essere come una stella che illumina ogni piccolo vicolo cieco che ci circonda.

Dunque é possibile diventare una di loro? É possibile scegliere ciò che si vuole essere ?

Solo ... che cosa non darei per essere libero e per poter scegliere un qualcosa che desidero. Eppure, nonostante con tutto il mio cuore sogni di diventare un cantante, quel sogno sembra invece essere troppo distante anni luce.

Inafferrabile come quella piccola stella cadente che dal cielo é sfuggita, per iniziare il suo viaggio. Un viaggio destinato verso chissà dove o magari una meta a lei ben precisa.

Forse sa per dove é diretta.

Un brivido di freddo come la mia anima é tormentata, mi fa tremare il magro corpo, vestito da un pesante pigiama a stampe di orsetti marroni.

Il vento soave e impetuoso come un direttore d'orchestra, lentamente mi scompiglia i biondi capelli medio - lunghi, lasciandomi addosso una fresca carezza.

Stanco di volare con la mente, per mettere fine a tutto, finalmente chiudo la finestra, deciso di riprovare a dormire.

So che forse non sarà facile. Ma anche se non sembra, mi sento davvero stanco.

***

Mi risveglio di soprassalto, forse per via del pensatore che sento alla bocca della stomaco. Sembra quasi che un bisonte mi stia schiacciando. Possibile che stia solo sognando?

Ma quando apro gli occhi una figura ahimè ignota siede addosso. Rimango scioccato in un primo momento, con gli occhi puntati sulla figura esile e dai capelli corti dal colore scuro. Totalmente assorto dai pensieri, guardo come da incantato quel essere dalle grandi ali bianche, che gli sbucano dalla schiena.

Un essere celestiale apparso dal nulla mi ha come fulminato nel petto. Da un grande lampo di luce che da parte a parte mi trafigge il torace.

« Sei tu Lee Felix ? »
Mi chiede con sguardo impassibile.

Sbatto un po' le palpebra, come per riprendermi da quella sorta di trance in cui mi sento intrappolato.

« S-Sí. E - e tu chi saresti ? »

Sorride appena. Illuminando quella labbra rosee e piene. Delicate come la sua voce dalle note calde e musicali.
« Ieri sera... Tu incosapevolmente sei stata ascoltato da qualcuno. E perciò eccomi qui. Piombato sulla terra a causa tua, biondino » mi risponde ma con tono gentile, come il suo essere e i suoi occhi scuri come pece.
« Comunque sono Hyunjin, e per un po' mi toccherà da farti come guidatore » aggiunge, alzandosi da me.

Siede sul bordo del letto, con una mano che ricade mollemente in mezzo alle gambe un poco aperte.

Mi riprendo da quella sorta di realtà sbarra sogno, e mi alzo a sedere. Le coperte mi ricadono sulle gambe, scoprendomi il busto.

Lo guardo e non posso che ringraziarlo mentalmente. E pensare che io non aveva mai creduto a queste storielle di angeli. Ma, a quanto pare ho fatto davvero molto male. Gli angeli esistono, magari a volte non si mostrano, nascondendosi dietro a un vento gentile o magari dietro a una stella. Eppure loro, forse, sono da sempre esistiti. Arrivano nel momento del baratro e ti salvano, ti ascoltano e cercano di darti una via di salvezza.

Un qualcosa che da sempre io ho ignorato e per questo mi pento.

Mi pento come mi pento della fatto di non aver mai ascoltato il mio sogno, di aver ascoltato ciò che mi veniva detto e nei miei limiti con credevo di non potere.

Ma da oggi non sarà più così. Mi libererò personalmente da quei lunghi catenacci di ferro che mi tengono fermo. Immobilizzato.

Sarò finalmente libero come una farfalla che gode della sua prima e ultima giornata di vita. Sarò libero e sarò io a decidere per una volta buona per me. Per la mia vita e per i miei sogni. Lotterò con tutte le mie forze solo per ciò che di più al mondo aspiro. Desidero.

Mi riprendo dai miei pensieri quando i miei occhi finiscono sulla sveglia posta sopra al comodino.

Spalanco gli occhi. Ho giusto pochi minuti per prepararmi e andare a scuola.

« Che cos'hai ? ».
Mi chiede lui, volgendomi lo sguardo.

« Ho pochi minuti prima che incominci la prima la lezione. Ma ti prego, in mia assenza non uscire da questa camera. Giuramelo ».

In caso contrario, davvero, cos'avrei detto ai miei se avrebbe trovato un ragazzo in giro per caso ? Se gli avrei detto semplicemente la verità, molto sicuramente - come minimo - conoscendoli mi avrebbe mandato a qualche seduta di qualche strizzacervelli.

Lui mi guarda confuso.
« S-sí, sí. Va bene ».
Mi risponde con fare troppo tranquillo.

Così, anche se per niente tranquillo mi alzo, lo supero e cerco degli abiti alla rinfusa, chiudendomi poi in bagno.

***

Pov Hyunjin

Così mantengo la parola data e in attesa del suo ritorno, lo aspetto in camera. Seduto sul letto a guardare attraverso la trasparenza del vetro della finestra, le soffici nuvole che grazie a quel poco di vento, nel cielo limpido si spostano.

Ripenso a un poco di tutto. Sino a finire col pensare a quel ragazzino che mi hanno assegnato. So che lui sia troppo intelligente, e forse questo lo porterà in una sua strada. Quella in cui crede.

So che é così. Ne sono sicuro e sarà così.

Vorrei poter sentire ancora una volta la sua dolce voce. Poter toccare quei fili d'oro e spostarglieli dietro a quell'orecchio che sembra così sensibile. Accarezzare la pelle liscia e nivea del suo viso bambinesco. Guardare con attenzione quelle labbra rosso ciliegia.

So che a primo impatto possano sembrare pensieri di mera attrazione e affrettati. Ma quando un angelo viene toccato dal più profondo da un anima che sa per certo che é pura e limpida, tutti questi sentimenti che si provano sono reali. Quando un angelo prova certi sentimenti lo fa sul serio e lo fa con sincerità.

Sorrido appena nel sapere che manca ancora poco per rivederlo, ma la mia anima scoppia di felicità come un palloncino pieno d'aria.

E nel tempo di pensarlo, nel sentire una porta aprirsi, per paura di essere scoperto, prendo le sembianze di un orsetto e cado nel centro del morbido letto.

Vedo una donna, forse la madre del biondino entrare dentro la stanza con un cesto di panni sotto al braccio.

Pian piano si abbassa per raccogliere tutto e metterli nel cestino. E un attimo i suoi occhi che guardandomi si fanno dubbiosi e curiosi, nei miei fermi e senza vita. Ma riesco a vedere tutto.

A dire la verità questa sembianza é davvero scomoda, vorrei poter riprendere le mie vere sembianze.

Si avvicina e prende anche me, mettendomi senza alcun riguardo in mezzo a tutta quella biancheria puzzolente. Vorrei poter gridare no. Vorrei poter ribellarmi. Ma tutto ciò che faccio é quello di restare fermo.

***

Pov Felix

Rientro in camera ma di Hyunjin nessuna traccia. Che non mi abbia davvero ascoltato ?

No, no, non penso che fosse tipo che si mangiava le parole date.

E così decido di andarlo a cercare, ma il tempo di girarmi, qualcuno apre la porta socchiusa. Mi giro, ma a primo impatto non vedo nessuno.

« Hei tu. Guarda quaggiù ».
Mi richiama Hyunjin.

E così faccio, ma ciò che vedo é qualcosa di piccolo, peloso e carino. Quello era davvero quel angelo ?

Così gli vado incontro, mi abbasso e lo prendo tra le mie braccia, stritolandolo un pochino.

« No. Aspetta. Tua madre mi ha fatto fare una bella lavatrice e mi gira ancora la testa. Perciò ti chiederei gentilmente di non sballottarmi troppo » si lamenta.

« Ecco perché profumi così di ammorbidente » gli dico.

Ma in un lampo di tempo, lui si stacca da me, per riprendere le sembianze umane.

« Ho bisogno di dormire per un po' ».
Mi dice.

Non mi lascia rispondere, lo vedo camminare verso il letto e stendersi. Ma poi mi fa cenno di avvicinarmi.

Mi avvicino e subito dopo sento tirarmi per un braccio. E in un minuto dopo, mi ritrovo sdraiato a in pancia in su, vicino a lui.

Sento che il cuore da un momento all'altro possa saltarmi dal petto. I brividi percorrermi la spina dorsale.

Sospiro di un poco e cerco di rilassarmi, anche se mi viene difficile dal farlo.

« Chiudi gli occhi » .
Mi sussurra caldo all'orecchio, sento il suo respiro regolare sbattermi sulla pelle che a quel contatto da quanto sensibile é, viene rossa pomodoro e calda come il resto del mio corpo.

Un suo braccio che finisce sul mio stomaco e la sua gamba sul mio bacino. Cerco di regolare il mio respiro e lascio le mie braccia stese sulla coperta.

Alla fine non mi resta altro che di chiudere gli occhi e lasciarlo riprendere le energie perdute.







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