Il ragazzo col fagiolo
Nell'oscurità più densa del fondale qualcosa si muoveva, anche se nessuno lo sapeva.
Il vento era fresco e riempiva le vele scure del vascello pirata, trasportandolo per chissà quale rotta.
«Spero tanto che il capitano ti getti per prima agli squali» sussurrò sdegnato un uomo calvo e mezzo sdentato. Strattonò verso l'albero maestro una giovane fanciulla, prendendola per le spalle. Per tutta la salita della scala verso il ponte, lei gli aveva pestato i piedi. Lo aveva fatto di proposito, ovviamente, e il pirata in risposta l'aveva spinta brutalmente.
Le piacevano i pirati, adorava leggerne le avventure, ma essere loro prigioniera non era altrettanto affascinante.
L'uomo incaricato di sorvegliarla puzzava di sudore.
«Ma anche no!» rispose di rimando la fanciulla. Non sapeva esattamente che cosa ci facesse su quella nave. Si era risvegliata nella stiva di quel vascello insieme ad altri prigionieri: sette principi di un regno che non aveva mai sentito nominare e un ragazzino misterioso che continuava a mettersi la mano in tasca, come se avesse perso qualcosa.
La corda che le bloccava i polsi le aveva ferito la pelle. Il nodo era così stretto, così ben fatto, che non poteva trattarsi di un sogno per quanto lei desiderasse fosse così.
«Capitano Emery, ecco il bottino dall'isola di Ikrah» annunciò l'uomo alle sue spalle.
Un capitano, con tanto di folta barba nera a coprirgli il mento e benda su uno degli occhi marroni, si voltò verso i membri della sua ciurma.
«I principi vanno bene. Ma per quale motivo avete preso due bambini?» si accigliò, strascicando gli stivali sul legno e raggiungendo la fanciulla.
«Vorrei tanto saperlo anche io» disse la ragazza, mentre lui le afferrava il mento tra due dita.
«Silenzio» le ordinò il capitano, alzando lo sguardo verso la ciurma chiese di nuovo: «Allora chi è stato?».
«La ragazza almeno è carina» mormorò un pirata con un pappagallo verde appollaiato sulla spalla. «Suggerisco di venderla quando attraccheremo a Bhaia».
Il volatile gracchiò il suo assenso ripetendo: "Carina, carina, carina".
«Non conosce le buone maniere» disse quello che l'aveva condotta sul ponte: «Chi pensi che la voglia con sé?».
Un pirata piuttosto alto, con una gamba fatta interamente da un moncone di legno, ridacchiò: «E quei principi sembrano sette nani, e sono così sporchi, come appena usciti da una miniera».
«Bartimeus ha ragione e il marmocchio è troppo esile per fruttare qualcosa» constatò un altro uomo che indossava un copricapo carico di piume variopinte.
«Gettateli tutti in mare, porta sfortuna avere donne a bordo» urlò il pirata di vedetta dall'alto dell'albero maestro.
La fanciulla sussultò alla possibilità di finire davvero come pasto per gli squali e decise di minacciarli. «Badate a quello che fate, io sono una temibile strega. Se non ci libererete lancerò un maleficio su tutti voi».
Tutti risero, compresi i sette principi. «Tu sei solo una bambina» le disse all'orecchio il pirata calvo.
«Non sono una bambina» protestò lei: «Tu quanti anni hai, due?».
Prima che potesse risponderle il capitano parlò di nuovo, mettendo a tacere qualsiasi risata: «Lasciatemi riflettere un momento sui loro destini, in silenzio».
La fanciulla venne condotta al fianco degli altri prigionieri, tra un cerchio di pirati.
«Psss» il ragazzino attirò la sua attenzione, bisbigliando. «Devi distrarli così getterò questo in mare» le disse, mostrandole che nel pugno custodiva segretamente un piccolo fagiolo bianco con delle striature rosse.
«E poi cosa succede?» domandò lei piuttosto confusa.
«Tu fidati di me».
La ragazza ancora titubante gli chiese: «Perché i pirati ti hanno preso?»
«Non mi hanno rapito, mi sono infiltrato. Io sono il figlio illegittimo del capitano Emery, ma lui non lo sa. Voglio ucciderlo per quello che ha fatto passare a mia madre».
«Vuoi che io sia complice di un'assassinio?».
«Se mi aiuterai ti porterò via sulla scialuppa con me» le promise.
La fanciulla annuì e iniziò a canticchiare la prima canzone che le venne in mente, qualcosa che aveva letto in un libro di fiabe. Prima mormorando e poi a voce sempre più alta. I pirati tentarono di acciuffarla per tapparle la bocca e farle rispettare il silenzio del capitano.
"Da mattina a sera siamo intenti a lavorar
Scaviamo e spicconiamo tutto quello che ci par
Troviam diamanti in quantità
E altre gemme d'ogni qualità
Anche se ne abbiamo da buttar
Noi seguitiamo a scavar!
Ehi Hooooo...
Ehi Hoooo... a casa a riposar!
Ehi Hooooo...
Ehi Hooooo!"
Sorrise trionfante, mentre schivava un pirata, scivolando a terra e si rialzava per correre via.
Anche i sette bassi principi si misero a cantare per il pontile creando confusione, alzando le mani verso il cielo.
Il ragazzino si avvicinò alle sartie e gettò il fagiolo nell'acqua, che affondò come fosse un sassolino.
Poco dopo un tentacolo violaceo si innalzò dal mare. Uno, due, tre, quattro... Sembravano non finire mai e si abbattevano sullo scafo della nave, provando ad avvolgerlo nelle loro grinfie viscide e gelatinose. Il capitano Emery si mise a sbraitare ordini a destra e a manca. «All'armi! All'armi! Siamo sotto attacco, date carica ai cannoni!».
Il ragazzino scese le scale per raggiungere una delle scialuppe dall'interno dello scafo.
La fanciulla tentò di seguirlo ma il pirata calvo la bloccò, afferrandole la vita con le mani. Lei tentò di dimenarsi ma la forza di quell'uomo superava la sua. «Dove credi di andare, strega? Annulla la tua magia».
Urla e schiamazzi non facevano altro che aumentare, un tentacolo squarciò una vela e il rombo di un colpo di cannone sovrastò qualunque altro rumore, assordando tutti.
Il mostro emise un lamento, uno stridulo acuto.
La ragazza e il ragazzino si guardarono per un lungo istante. Lui le fece una linguaccia, mentre lei lo supplicava di darle una mano per fuggire insieme.
Scese le scale, verso il suo piano di fuga e la salvezza, e la fanciulla si augurò che venisse mangiato molto lentamente da un mostro marino.
Doveva aspettarselo, dopotutto era stato lui a dirle che era figlio d'un pirata.
La morale della fiaba è, mio caro figliolo, mai fidarsi di un ragazzo specialmente se ha un fagiolo!
-----
Fuori gara per la prova del Cappellaio Matto: "Dentro una favola"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top