Il colore di un cuore
«Sai, se il tuo cuore avesse un colore credo che sarebbe blu» mi disse tutto ad un tratto. La voce seria tra il fragore delle onde sugli scogli.
Perché blu? Quelle parole premevano sulle mie labbra.
«Certo, perché tutti mi trattano come una principessa» ribatto invece, abbracciandomi le ginocchia al petto.
La mia battuta non lo fa ridere nemmeno di striscio. Cercavo in tutti i modi di aprire la sua porta. Ma ogni volta sembrava che usassi la chiave sbagliata. Lui era totalmente immune al mio fascino, al mio carisma. Potevo aprire le porte di tutti, ma non la sua. Tra noi sembrava non esserci nemmeno un briciolo di sintonia. Lui era diverso e sicuramente non si sarebbe preso una cotta per la più carina del liceo. Perché doveva arrivare un tipo così nella mia scuola? Perché quella svampita della professoressa Rossetti me lo aveva imposto come compagno di banco?
Mi mordo le labbra, sconsolata. «Il blu mi piace» provo di nuovo.
«Sì, non è male» commenta. Lo sguardo perso altrove. Verso le onde. «Finché non lo paragoni al ghiaccio».
«Pensi che il mio cuore sia di ghiaccio?».
«Tu stessa hai ammesso di non esserti mai innamorata. Eppure hai avuto decine di fidanzati» si stringe nelle spalle e so che non è per il freddo di Novembre. «Insomma l'amore dovrebbe scaldarlo un cuore. Non ci hai mai pensato quando lo vedevi negli occhi di chi magari si era innamorato di te?».
Scuoto la testa e dei ciuffi ribelli mi finiscono in bocca. «Perché stiamo facendo questo discorso?» rispondo evasiva. «Semplicemente non ho incontrato ancora qualcuno che mi piace sul serio e...».
Lui ride, interrompendomi. «O forse hai solo paura del concetto dell'amore e dovresti ammetterlo a te stessa. Ma arriverà un giorno in cui ti annoierà avere tutti i cascamorti ai tuoi piedi».
Io non voglio più tutti ai miei piedi. Voglio soltanto te... ma tra le mie braccia. Vorrei dirglielo, ma so già che mi darebbe una delusione e che non potrei sopportarla.
Sbuffo e i suoi occhi color caramello ora mi osservano, come in cerca di qualcosa. «Non volevo irritarti. Ma qualcuno doveva dirtelo».
«Bene» rispondo a denti stretti.
«Ci si arrabbia quando la verità non ci piace, eh?».
«Se non la pianti ti spingo giù dalla scogliera» lo minaccio, sapendo che non lo farei mai.
«Oooh che paura» mi fa il verso e allora davvero cerco di colpirlo. Ma lui mi afferra le mani e se le porta al petto, sopra il giaccone. Abbasso gli occhi per non fissare i suoi, sentendomi vulnerabile. Vorrei che mi abbracciasse. «Ricordati che il colore di un cuore può sempre cambiare. Forse dovresti darti una possibilità e dipingerlo» sussurra, prima di sistemarmi i capelli dietro l'orecchio e farmi sentire quanto può essere dolce una carezza. Ho la pelle scossa dai brividi che potrei sciogliermi come un cono gelato.
«Facciamo con calma, partiamo dal rosa». Aveva forse parlato al plurale? Sento che il mio cuore potrebbe esplodere da un momento all'altro. Adesso lo capivo... Bisogna amare per poi essere amati.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top