Can si lasciò cadere col sedere sul terreno di calcio bagnato dalla pioggia torrida che imperterrita continuava a cadere su di lui, alzando il volto verso il cielo per dare alla gocce il modo di unirsi con le sue lacrime amare, poi strinse con forza alcune erbacce più alte tra le dita, strappandole dal terreno come lo era il suo cuore calpestato e ferito, pugnalato da chi credeva fortemente che mai lo avrebbe tradito, mentre stringeva con forza i piccoli occhi.

Rifugiandosi nel dolore, dove le ferite fresche e profonde, scomparse di sale bruciavano più della stanchezza che sentiva. Non poteva crederci. Non voleva crederci. Era tutto falso. Falso come la loro storia vissuta.

Perché ? Perché Tin lo aveva fatto ? Aveva detto che era l'unico a cui credeva. Cercava sempre di essere sempre ottimista. Lo era. E cercava anche di trovare un suo punto si vista. Ma questa volta era stato tutto diverso. Come era potuto accadere ? Perché Tin, per la prima volta in tutta la sua vita gli aveva mentito ? Dannazione ! Dannazione! Dannazione!

E nel mentre continuava a crogiolarsi nel suo mondo fatto di domande su domande, non si accorse di una figura che dietro si era fermata, permettendogli così il modo di farlo inginocchiare e abbracciarlo fortemente da dietro e farlo piangere insieme a lui.

Quanto cazzo era stato stupido da parte sua, farsi rammollire così ? Per amore. Un amore che oltretutto credeva autentico. Un qualcosa di importante che teneva stretto come il più prezioso dei tesori.

L'unica cosa di cui adesso aveva proprio voglia era quella di alzarsi e scappare lontano da tutto e tutti, ma nonostante lo volesse così tanto non lo fece comunque. Ma lasciò semplicemente cadere la testa all'indietro sulla testa del ragazzo che sulla sua spalla piangeva, mentre continuava ad abbracciarlo come se da lì lo avesse potuto vedere sparire in punto e in bianco. Più per paura.... Poteva essere?

***

《 Questa volta non ti sto mentendo Can. Devi credermi. Io ti amo e il solo pensare di perderti equivale a togliermi l'ossigeno dal petto. Sono stato costretto a farlo. L'ho dovuto fare per non metterti nei guai con Tul. Pensavo che tenendoti lontano come la bugia di una ragazza saltata dal nulla e Prossima a un finto matrimonio potesse essere la scelta giusta. Ma.... Non è così. Ma cos'altro avrei dovuto fare ? Mettere al rischio la mia unica cosa bella ? No. Non posso. Non posso vivere sereno sapendoti in pericolo. Perché sei così testardo? Perché non vuoi capirlo ? Sono così egoista? Può essere. Ma se lo faccio, lo faccio solo per te. Per saperti al sicuro, anche se.... lontano da me 》Mormorò il più grande vicino al giovane che aveva bloccato alla parete dello spogliatoio in cui lo aveva seguito.

《 Ai' Tin Tonto. Dovresti credere di più in me. So come difendermi. Non mi devi vedere come qualcuno che va protetto. Ma.... Ti perdono solo se mi prometti che non mi farai più una cosa del genere. Nonostante tutto. Nonostante l'ostacolo che la vita possa metterci davanti. Voglio affrontarla con te. A tuo passo. Te l'ho promesso ricordi ? Non ti avrei mai lasciato. Non sarei mai scappato lontano da te 》 disse in un dolce sorriso appena nato Can, afferrando il suo Tin dalla cravatta e attirandolo sulle proprie labbra.

Tin dopo avere ripreso coscienza dell'avvenuto, sentendosi felice e fortunato più che mai ad avere affianco una persona bellissima come quella che aveva trovato, ricambiò il bacio appassionato fatto di lingue e morsi tenendolo stretto a sé dalla vita, poi separandosi un poco da quella bocca carnosa e macchiata un poco di sangue, unì le loro fronti 《 Non ti lascerò più andare lontano Can. Non voglio 》.

《 Andiamo a casa tua 》
E detto ciò, guardando negli occhi il fidanzato, Can unì nuovamente le loro labbra. Totalmente ubriaco di quei baci. Del suo Tin.

《 Perché non puoi essere romantico 》.
Lo prese in giro il più grande, ridendo appena.

Ma la sua scimmietta albina non gli diede il tempo di continuare, impaziente di riappropriarsi di quella bocca che costantemente cercava anche nei suoi sogni.

To be continued...