Sentimenti / Wayu x Thanu
Il tragitto da casa alla facoltà fu abbastanza silenziosa e veloce. Thanu mentre guidava ogni tanto lanciava fugaci sguardi alla sagoma del ragazzino che sedutogli accanto se ne stava in silenzio a guardare fuori dal finestrino le strade di Bangkok. In realtà, avrebbe tanto voluto tirare fuori qualcosa, ma sapeva che qualunque cosa gli fosse uscita di bocca sarebbe poi finita di sfociare sulla questione P'Pha. Così si ritrovò solamente a sospirare lungamente. Ma ciò involontariamente servì a catturare finalmente l’attenzione desiderata del Nong che si ritrovò a posare lo sguardo da pesciolino sulla bella figura del più grande.
Wayu fu il primo a rompere finalmente quel silenzio insopportabile.
《 Tu…. Sai qualcosa di P’Pha ?》chiese, ma pentendosi poi successivamente della domanda fatta. Avrebbe solamente avere avuto la decenza di mangiarsi la lingua prima. Ma ormai quel che era fatto, era stato fatto.
《 Due sere fa. Sì Yu. Ci siamo sentiti due sere fa. Mi ha chiesto di te. Lui ci tiene a sapere che tu stia davvero bene, per questo mi chiama sempre 》 disse semplicemente la verità e se prima la sua espressione sembrava essersi fatta irritata poi, invece, si addolcì. Sapeva che era giusto. Era giusto raccontargli la verità. Sapeva che Wayu provasse ancora qualcosa per Pha. Sì, aveva deciso di stare con lui pur sapendo che l’altro era ancora nei pensieri del più piccolo. Era inevitabile. Eppure non si era voluto tirare indietro. Aveva deciso che voleva vivere rendendo concreti a tutti i suoi veri sentimenti per Wayu . All’inizio con la promessa fatta all’amico, Thanu doveva solo stare a fianco di Wayu, prendersene cura al posto di Pa, ma poi le cose erano cambiate e con loro anche il suo modo di vedere, i sentimenti.
《 Se ci tiene ancora a me allora perché se ne andato 》.
Mormorò Wayu che si perse a guardare in basso.
Thanu se ne accorse e perciò si fermò su un giaciglio della strada. Spense il motore e poi si voltò verso il più piccolo che però non volle ricambiare lo sguardo . Il più grande, allora, gli alzò il mento con indice e pollice e fece scontrare i loro sguardi. Wayu si ritrovò per un momento stordito dal gesto. Aveva gli occhi lucidi, una cosa che procurò un dolore nel petto del più grande.
《 Ascoltami Wayu. Anche se se ne andato, non vuol dire che non ti abbia amato o che a te non ci tiene è solo che…. Che ci sono state determinate cose che lo hanno fatto prendere questa strada. Devi credermi 》 gli disse dolcemente. Perché non poteva essere lui il suo solo e unico ? Il fantasma di Pa un giorno o l’altro lo avrebbe lasciato finalmente andare?
Il più piccolo non disse niente, si limitò solamente nel avvicinarsi al più grande, che lo guardava tristemente e per poi sfiorare le sue labbra con le proprie in un appena bacio. Thanu preso di sprovvista ma rincuorato gli prese le labbra nelle proprie per dare via ad un bacio più bisognoso, salato di sentimenti non propriamente del tutto ricambiati, che lo spinsero nel tenerlo fra le proprie braccia.
《 Grazie di tutto P’Thanu》
Disse il più piccolo, accarezzandogli una guancia liscia con una mano e respirandogli aria fresca sulle labbra dischiuse .
《 Non lo devi fare. Il poterti stare accanto anche solo così mi va bene. Ma se un giorno tu…. Mi butterai via allora per me niente avrà più un significato 》.
Wayu lo baciò ancora e ancora. Due farfalle che si rincorrevano nel prato. Una alla ricerca di una strada perduta e l’altra per guidarla e tenerla lontano dai pericoli, ecco che cosa erano.
Il ricordo della scorsa notte. Della loro delicata prima volta verso l’orizzonte nella reciproca scoperta di cose nuove e carezze era ancora viva nella loro mente, anche con gli occhi chiusi e labbra che si muovevano sulle altre labbra, potevano ancora percepire le carezze delicate date sulla pelle scoperta dagli abiti, dal calore di un corpo scolpito sul corpo più piccolo e timido che lo aveva ospitato nel suo interno stretto e caldo, come una danza di un unione di due anime che avevano voluto darsi qualche possibilità. Di due fuochi scoppiettanti di un falò in una piena notte estiva. Dei baci e morsi violenti che voraci avevano fame di labbra saporose, dei graffi che sulla schiena nuda Wayu aveva lasciato con le sue unghie, dei dolci gemiti e dei ringhi e sospiri che avevano estasiato le orecchie del più piccolo. Era ancora tutto acceso. Nessuno dei due si vergognava di rimembrare quei ricordi, perché era una cosa del tutto naturale.
In quella macchina ora regnava solamente il suono ritmico di quei baci ardenti e dei cuori unisoni.
***
Sarebbe stata una bugia se avrebbe detto che anche solo al rivedere da lontano, nel bar che spesso egli frequentava che vedere la figura di Phai che si aggirava a tavoli per tavoli a prendere ordinazioni che non gli faceva alcun più tipo effetto. Lo vedeva e quella sensazione strana mai lo aveva abbandonato.
Ma se da un lato ora si ritrovava lì, a guardarlo in silenzio e intensamente fuori dal bar, dall’altro stava lottando con una parte di sé. Quella del egoismo. Quella del voler essere a tutti gli effetti l’unico per Wayu, eppure anche lui si trovava nella stessa situazione dell’altro. Nel mezzo di due fuochi.
Si sentiva un verme eppure i sentimenti erano sentimenti era la stessa cosa che sentiva anche il suo prezioso Yu. Dalla prima volta che aveva posato gli occhi sul ragazzino dal nome di Phai qualcosa di lui lo aveva attirato come il suono della melodia di una sirena in mezzo all’oceano. Avrebbe tanto voluto parlargli o trovare più tempo in avanti per rincontrarlo. Era inutile mentire a questo punto, con il passare del tempo era successo qualcosa tra loro, Phai era stata anche la sua prima volta, non soltanto i suoi primi sentimenti. Ma poi aveva incontrato Wayu, il suo Yu. Pha una sera lo aveva chiamato per dirgli che doveva prendersi cura di lui al posto suo. Lo aveva fatto. Ma quando aveva capito che per quel ragazzino provasse qualcosa di più- cosa che di certo non era sfuggita a P’Kit, il quale fu il primo ad accorgersene - allora la sensazione del tradimento e dei sensi di colpa avevano fatto sì che per un poco di tempo, ai suoi sentimenti, fosse stato messo dei freni. Ma poi aveva capito. Sarebbe stato ingiusto cercare di sopprimergli e non voleva. Aveva parlato con P’Pha e lui alla fine, sembrava solamente esserne stato rincuorato. Gli aveva detto che per lui andava bene. Che era giusto che Wayu iniziasse una nuova pagina, non voleva che rimanesse per sempre ad aspettarlo, anche perché sarebbe stato un po’ come farlo rimanere incatenato a un fantasma che mai più sarebbe ritornato. Gli aveva detto di non farlo soffrire come aveva fatto lui e di non lasciarlo mai da solo. Fu facile prometterglielo, anche perché non aveva alcuna benché minima intenzione di ferirlo, che si sarebbe preso cura di lui. Tutto quello che provava era vero. Era autentico.
Ma il più piccolo anche se aveva deciso di dare un opportunità a loro, una parte di sè sarebbe rimasta ancora incatenata a quella di P’Pha il suo ex amore più profondo che avesse mai vissuto.
Si riscosse dai pensieri e i destreggiò sino al voltarsi e allontanarsi da lì. Da Phai. E da tutto quello che era rischioso.
Voleva solo ritornare dall’unica cosa che lo faceva sentire bene. Che lo faceva sorridere. Voleva ritornare dal tesoro più prezioso che possedesse. Non voleva farlo attendere un solo secondo in più.
***
Nella pausa pranzo Wayu si ritrovò a pranzare nel cortile della facoltà ad un tavolo insieme a Mark che amoreggiava – o almeno era quello che stava cercando di fare - con il dr. P’Kit, mentre quest’ultimo sembrava per niente interessato dalle avances del primo, questo dato di fatto fece un po’ sorridere Wayu. Quei due stavano insieme da poco, ma a volte non sembrava. Stava per portare la cannuccia del frappé alle labbra, quando un Thanu trafelato arrivò di colpo. Lo fece alzare senza preavviso dal braccio, senza degnare di un solo sguardo i presenti e senza dargli risposte lo trascinò verso i bagni con sé.
Una volta arrivati lì dentro si assicurò di chiudere a lucchetto, per poi abbracciare fortemente il più piccolo al suo petto. Lasciò che il mento si appoggiasse sulla sua testa e che la mano gli accarezzasse i capelli, dall’altro canto Wayu dopo un momento di spaesamento abbracciò la sua schiena. Qualcosa dentro di sé gli metteva angoscia, preoccupazione. Non riusciva a stare tranquillo.
《 È successo qualcosa P’Thanu ? Stai bene vero ? 》 chiese dolcemente.
Il più grande sorrise piano e leggermente.
《 Io solo…. Voglio stare così per un po'. Mi sei mancato 》 gli disse, rinforzando quell’abbraccio.
Wayu ricambiò quel piccolo sorriso e lo lasciò fare. Se ció lo avrebbe servito per farlo stare bene, allora, lo avrebbe lasciato solo fare. In fondo gli piaceva quando lo stringeva in quel modo, era come essere avvolti dal calore di casa.
Nota Autrice: ecco un capitolino dedicato a questa coppia di Gen Y che a me piace, a dire la verità. Perciò arrivare a scrivere anche di loro era inevitabile. Ho scritto e pensato a questo prendendo ispirazione alla loro originale storia, spero vi piaccia e con ciò buon sabato sera a tutti :)
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