Non si può lottare contro di lui / Korn e In
Un piccolo ragazzino minuto se ne sta intrappolato dalla folla. Cerca di schivare spintoni per evitare che il bicchiere della cola che tiene in mano si rovesci. Ma ciò che più teme si avvera. Dopo un urto avvenuto grazie a una spinta di qualcuno per caso finisce addosso a qualcuno. La cola macchia la camicia bianca rendendola bagnata e aderente a quel petto tonico.
Intouch ancora non vede che quella persona lo sta guardando con un espressione irritata. Ma una volta alzato lo sguardo i suoi occhi incontrano quelli della persona che costantemente per ben due anni ha deciso testardamente di seguire. Korn. È proprio lui.
《 P' mi dispiace. Lascia che In ti aiuti 》dice la persona mortificata mentre i suoi occhi sinceri intenzionalmente non fanno altro che rendere il più grande ancora più infastidito.
E In sa. Lo vede. Ma decide comunque di ignorarlo.
***
Su un grandino della grande piazza il ragazzo dallo sguardo tagliente se ne sta seduto a gambe aperte. Così permette a In di posizionarsili in mezzo. Gli dà fastidio quei tocchi dati in modo delicato al viso. Odia che In gli si avvicini troppo ma non è in grado di ignorare la strana curiosità che ogni volta lo assale quando di mezzo c'è la presenza del ragazzino. Korn non vuole che lo tocchi ancora. Ha appena deciso che rifiuterà l'aiuto del ragazzino.
Così gli blocca un fine polso con una sua mano più grande, ma non lo guarda negli occhi. Non ha coraggio. Non vuole rammollirsi. Non vuole guai e non vuole creare casini. Si è promesso più volte che non avrebbe più permesso che la vita di chi decide di stargli attorno venga distrutta.
Ma... quel In così testardo non vuole arrendersi. Perché così tanta convinzione.
《 In... Basta. Fermati. Va bene così 》 gli dice serio con lo sguardo rivolto lontano da quella figura così vicina, chissà dove.
In pensa che sia anche un po' timido questo Korn e non vuole lasciare cadere la questione. Vuole e desidera avvicinarsi sempre di più a quel ragazzo per cui a caso a perso la testa nella prima volta che l'ha visto tra i stessi corridoi della biblioteca situata nella sua stessa facoltà. Vuole Korn per sé. Ha deciso e così sarà, continua a dirsi in mente il giovane che dolcemente fa scivolare via gentilmente il suo polso da quella stretta, solo per continuare a rimediare il danno che ha commesso.
E se gli chiedessi di darmela per lavargliela? Cosa potrà mai essere ? Tanto poi gliela restituirò appena pulita e asciutta del tutto. Sì. Così farò.
Continua a guardarlo in volto silenzioso ma dimentica di chiudere le labbra lasciate semi aperte in una linea che pare tanto a un sorriso appena nato. Ma Korn no. Ostinato com'è, continua a guardare lontano.
Guardami P'Korn. Sono qui.
《 P' spogliati presto 》.
Dice all'improvviso e dolcemente.
Solo allora ottiene finalmente lo sguardo accigliato del più grande su di se. Il P' presto scuote la testa scioccato aprendo e chiudendo la bocca come un pesce che boccheggia, la storia e la reazione improvvisa fa sì che il giovane In scoppi a ridere. Ha tentato di tapparsi la bocca ma ormai è troppo tardi. La forte risata è sfociata.
Korn allontana bruscamente quella figura lontana da sé, è come se sentisse fuoco che divampa all'interno, così come si può creare il rischio che il suo cuore va di mezzo. Non vuole scottarsi e non vuole nemmeno giocare con lo stesso incendio che si chiama In. Per questo, il ragazzo ha deciso di alzarsi all'improvviso, lasciando che quel gesto portasse alla caduta col sedere per terra del più piccolo. Ma sente che deve scappare o sarà troppo tardi.
《 Devo andare 》.
Dice allora bruscamente e con la totale ignoranza lo scavalca quasi.
Non vuole. Non può permettere che quel ragazzo si allontani così. Non vuole ancora finire il momento di parlare con lui, per questo decide di fermalo prima che possa fare ancora un altro passo.
《 Aspetta P'Korn. Non voglio che tu fraintenda per questo In vuole chiarire, quello che intendeva dire, era che, voleva scusarsi con te per averti macchiato la camicia lavandotela. Non te ne andare. Resta ti prego 》 dice In e scuote energeticamente la testa.
Anche se quel Nong cerca di scusarsi a Korn non dovrebbe importare. Ma nonostante questo, si è fermato e gli ha permesso di parlare. Adesso sa. Ha ascoltato. Ma non può permettere un ulteriore avvicinamento da parte del più piccolo. Così alla fine sospira e decide di andarsene, lasciando In a guardare la sua figura che si allontana sempre di più.
Come sempre ho rovinato tutto si dice In, prendendo al alzare il volto verso il cielo. Vuole provare a sentire per la prima volta la sensazione di essere baciato sul suo sorriso, per questo da la possibilità ai raggi solari di riscaldarlo con i suoi primi baci.
Ma il prossimo che permetterà di essere baciato, sarà ovviamente il suo tanto desiderato P'. P Korn. Nessun altro. Solo lui.
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