La scomoda corona

La principessa Agata era una fanciulla all'apparenza assai delicata: bionda con due grandi occhioni azzurri. Il tutto contrastava con i suoi modi ed il suo linguaggio, degni del peggior scaricatore di porto. Agata aveva infatti l'abitudine di svignarsela dal palazzo e correre giù a valle nel villaggio a far baldoria in incognito. Si vestiva da popolana, scioglieva i lunghi capelli e passava ore e ore a ballare e cantare le canzoni più sboccate assieme ai poco raccomandabili avventori delle locande di paese. Beveva birra a fiumi e rientrava al castello spesso sbronza,  scalza  e barcollante. I suoi poveri genitori, esasperati e indignati dalle continue fughe nonché dal comportamento della giovane, chiamarono la migliore maga del regno e a sua insaputa un incantesimo fu gettato su di lei. 

Così, nel bel mezzo di una delle sue serate di bisboccia, mentre ballava sul tavolo malfermo del locale, sul suo capo spuntò una piccola coroncina d'oro, tanto graziosa quanto inequivocabile segno di regalità. La musica si fermò di colpo e tutti si inchinarono in modo bizzarramente sincronizzato davanti a quella che fino a poco tempo prima non sapevano essere la loro principessa. Agata, perplessa, portò le mani sul capo e un'espressione di sconcerto si dipinse sul suo volto quando si rese conto che la corona non veniva via, nonostante imponesse subito dopo al più forte degli energumeni presenti di tirarla via dalla sua testa. 

Agata tornò a palazzo furiosa, ma a nulla servirono le suppliche e le urla. Il re e la regina si rifiutarono di far cancellare l'incantesimo dalla maga. La principessa non si perse d'animo e il giorno dopo si recò dal fabbro del paese. Al suo passaggio tutti si inchinavano ossequiosi e l'umore della ragazza colò a picco. Non ci sarebbe stato più alcun divertimento per lei se tutti la trattavano come una principessa - quale in effetti era. La ragazza chiese al fabbro di tagliare via la corona, ma questi rispose che assieme alla corona sarebbe venuto via anche un bel pezzo di testa e così desistettero dal tentativo.

 La principessa era sempre più sconsolata, non sapeva come far tornare l'allegria e il divertimento, ma un giorno mentre rientrava da una passeggiata venne avvicinata da uno strano ometto. Era curvo e senza capelli, disse di  essere mago e stregone all'occorrenza. Era proprio  quello che ci voleva, pensò Agata, che chiese aiuto per rimuovere la corona. Il mago la informò che non poteva cancellare l'incantesimo perché troppo potente, ma che forse avrebbe potuto farne un altro per aiutarla. Agata accettò all'istante. Il mago le disse di tornare la sera stessa alla locanda  come sua abitudine. 

La principessa fece come le era stato detto: quando il buio calò, sfuggì all'ormai allentato controllo dei genitori e corse verso il villaggio, preda di aspettativa ed emozione. Al suo orecchio giungevano i classici rumori da osteria e Agata entrò dalla porta aspettandosi il silenzio improvviso che avrebbe dovuto accompagnare il suo ingresso. Invece ciò che vide la lasciò a bocca aperta: tutti gli avventori della locanda, persino l'opulento oste dietro al bancone, sfoggiavano sul capo una piccola e lucente corona d'oro, esattamente come la sua! Agata si gettò nella mischia con gratitudine e nessuno fece più caso a lei o forse semplicemente decisero di ignorare la sua vera identità perché molto spesso l'apparire come gli altri  è più importante dell'esserlo veramente. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top