(Questa poesia la dedico a un'insegnante che purtroppo andrà in pensione quest'anno.)

Dunque prof, è incazzata oggi?
Di solito partivano così le nostre giornate. Ci vedevamo per caso e io le dicevo "buongiorno prof. Incazzata oggi?"
E in base alla risposta che mi dava, un piccolo sorriso sul volto di entrambi appariva. Non ho avuto mai il piacere di conoscerla a fondo, ma mi rattrista comunque sapere che se ne andrà.
Perché il nostro, è un rituale. Un qualcosa che appartiene solo a noi, che porta un sorriso sul mio viso, e spero, anche nel suo.
Mi mancheranno le sue sporadiche sfuriate riguardo alle classi o all'organizzazione maledettamente inutile che la scuola riservava. Mi mancherà con la sua sfrontatezza inusuale, con cui affrontava di testa il mondo ritrovandosi tanto in tanto un mal di testa occasionale.
Mi mancheranno con la sua storielle di vita, troppo comiche per essere vere, e troppo particolare per essere prive di senso.
Mi mancherà vedere quella bottiglia di plastica sottobraccio, eternamente piena di thè alla pesca tiepido. Mi mancheranno quelle piccole chiacchierate che facevamo nei corridoi, consolandomi con le poche volte in cui mi ha visto a pezzi, o ridendo a crepapelle per una storiella incredibilmente assurda.
Per quanto poco possa valere il mio pensiero, io la ringrazio tra questi piccoli ricordi e divertenti che mi ha creato.
E dovunque finirà, spero con tutto me stesso di rivederla un giorno, e dirle con tutta la franchezza e la sfacciataggine di questa terra: "Buongiorno prof. Incazzata oggi?"
- Mori