Charles Leclerc
Sono ospite a casa di Charles visto che questa settimana eravamo a Monaco, casa sua, per il GP che si svolge qua, perciò mi ha invitata a stare da lui per essere più comoda e poter assistere a tutto il weekend senza nessun problema.
È stata una bella settimana, ricca di emozioni e sentimenti, ma purtroppo, si è conclusa in modo poco redditizio per il mio migliore amico e per il team per cui tifo da quando ero solo una bambina.
So bene quanto ci teneva a vincere questo GP, o perlomeno ad arrivare sul podio, ma le cose non sono andate come aveva sperato e sognato. Ha preparato al meglio questa gara, è riuscito a conquistare la pole sabato, ma nonostante questo, oggi ha finito la gara quarto. Ora, oltre il dispiacere per la squadra che ho nel cuore, si aggiunge anche quello nel vederlo triste più che mai.
È seduto sul divano di casa sua da quelle che credo siano ore, e mi dispiace da morire vederlo così. Non so cosa dirgli per farlo stare meglio, temo che ogni cosa sia scontata e possa farlo innervosire ulteriormente, ma non riesco nemmeno a restare ferma a fare come se niente fosse. Lui mi ha sempre aiutata, ora tocca a me ricambiare il favore, o almeno ci proverò.
Mi reco al frigo e prendo due budini dall'interno, sicura di trovarli visto che ne ha sempre qualcuno pronto per me, poi prendo due cucchiaini e torno da lui. Mi siedo al suo fianco e mi schiarisco la gola debolmente, cercando di attirare la sua attenzione. Lui alza immediatamente lo sguardo e i suoi occhi chiari si posano su di me. Riesco a leggerci dentro la delusione e il tormento, e vorrei solo portargliene via un pizzico per farlo essere più leggero.
"Carletto... ti ho preso un budino." per qualche secondo sembra riluttante, ma poi, dopo aver osservato attentamente il mio viso, lo afferra e mi ringrazia debolmente. "So che sei incazzato e giù, ma se hai bisogno di parlare io sono qua, lo sai vero? Anche se vuoi solo lamentarti, ti ascolto."
Lo osservo mentre apre il contenitore e poi mangia un cucchiaino di budino, con gli occhi lucidi. Si vede lontano un miglio quanto ci sta male. "Marie... è che ci tenevo davvero tanto a vincere oggi, davanti alla mia città, alla mia gente, ma ogni volta va male, sembra che non vincerò mai qua, e mi rende deluso, e ho paura che anche gli altri possano esserlo a causa mia."
Trasalisco sentendo le sue parole e scuoto freneticamente la testa, poi poso il budino ancora chiuso sul tavolo e appoggio la mano sul suo braccio, accarezzandolo dolcemente come per farlo calmare. "Charles, non devi pensare queste cose. Ho capito che fossi un pilota fantastico già da quando eravamo bambini. Eravamo così piccoli e io avevo già capito quanto valessi, perché sapevi dimostrare chiaramente ciò di cui eri capace e riuscivi a brillare fra tutti. Tu sei uno dei più bravi, e lo sai bene perché altrimenti non siederesti su una Ferrari. Charles, questo è il tuo sogno. Sei riuscito a entrare nel team che hai sempre desiderato e, ogni volta che sali su quell'auto, dimostri sempre quanto vali e quanto meriti questo posto. Mi dispiace terribilmente per come sia andata oggi, e sai bene che lo penso davvero e che anche io sono presa male per quanto ci tengo, ma tu ce la farai. Tu vincerai a Monaco, prima o poi, ce la farai senza ombra di dubbio, ma non solo qua. No, tu vincerai tanto, tantissimo. Renderai tutti ancora più orgogliosi di te. E dico 'più' perché siamo già tutti fieri di te. Chi ti sostiene, ti è accanto anche quando le cose vanno male come oggi. Nessuno mette in dubbio te, mai nessuno lo farà."
Un piccolo sorriso gli increspa le labbra mentre una piccola lacrima sfugge al suo controllo, ma non si preoccupa di asciugarla. Appoggia anche lui il budino sul tavolino, poi prende le mie mani tra le sue, stringendole forte. "Sei la migliore amica che tutti dovrebbero avere. Come fai a farmi sempre stare meglio? Questa delusione ci metterò un po' a smaltirla, ma non sai quanto le tue parole mi abbiano fatto bene e mi abbiano dato la voglia di lottare nuovamente con più forza. Ti voglio un bene che non puoi nemmeno immaginare. Sei speciale, lo sei stata dal primo momento. Hai sempre creduto in me."
Ora anche le mie lacrime spingono per venire giù, mentre gli metto le braccia attorno al collo e lo attiro a me per stringerlo. Lui ricambia immediatamente l'abbraccio, rilassandosi all'istante. "Ti voglio tanto bene anche io, Carletto. Nemmeno immagini quanto tu sia speciale invece e quanti sorrisi regali alle persone. Sarò sempre accanto a te, nel bene e nel male."
La sua stretta su di me si fa più forte, mentre mi ringrazia ancora e ancora. Il suo tono di voce sembra un po' più rilassato e questo mi fa leggermente bene al cuore. Voglio davvero che stia bene e riesca a ottenere ciò che merita. Lui è degno di far parte della Ferrari e prima o poi si prenderà tutto ciò che gli spetta, ne sono più che sicura.
Nota: ciao ragazzi, ho deciso di iniziare questa nuova raccolta di oneshot, ma stavolta sulla Formula Uno. Ho iniziato con una su Charles e Marie (che ormai tutti conosciamo bene) perché penso che sia la cosa più giusta, avere loro due come apripista di questa nuova raccolta.
Detto ciò, tornerò presto con il secondo 😘 buona giornata, Ele🤍
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