Carlos Sainz
Mi guardo intorno alla ricerca della mia amica e sbuffo nervosamente appena mi rendo conto che l'ho persa e io da sola non ho idea di dove andare.
Il paddock è dispersivo, tanto, e non mi aspettavo di certo che la mia migliore amica sparisse all'improvviso. Se avessi saputo questo, quando mi ha pregato di farle compagnia al GP perché voleva stare accanto al suo ragazzo, col cavolo che mi sarei fatta convincere. Questo ambiente non mi piace, mi ricorda il passato, anche se la situazione era diversa e i livelli non erano certamente quelli della Formula Uno, ma non riesco a non fare il paragone.
Le corse... i kart... noi. Dio.
Prendo il telefono dalla borsetta che ho appesa a tracolla e cerco il numero della mia amica in rubrica, facendo partire la chiamata all'istante. Ovviamente, neanche a dirlo, nemmeno mi risponde, facendomi infuriare ancora di più.
Scuoto la testa, esasperata, e chiedo alla prima persona che mi passa accanto dove sia il box Ferrari. Mi vergogno terribilmente, perché sembro essere l'unica a non sapere dove andare, sembro quasi piombata qua per caso dal cielo, ma non posso restare qua impalata in attesa che la mia amica si ricordi che esisto.
Quello che credo essere un addetto stampa della McLaren mi fa la cortesia di accompagnarmi davanti al box. Lo ringrazio una volta che siamo arrivati e vado verso la mia amica che sta chiacchierando e ridendo con Charles, il suo fidanzato, come se nulla fosse.
Mi avvicino a loro e le do un colpetto in testa, cosa che la fa girare verso la mia direzione e assumere un'espressione pentita e colpevole. "Scusami, Estelle." mi abbraccia "Non ho giustificazioni, nessuna. Volevo solo vedere Charles e ti ho persa."
La fulmino con lo sguardo ma poi noto le loro mani strette e, non so precisamente perché, mi calmo. È così bello vederla innamorata, dopo averla vista soffrire tanto per il suo ex -che quasi l'aveva annientata- perciò la rabbia scema via.
"È okay, Lilith." la rassicuro "Però cerca di non dimenticarti di me mai più." le do ancora un altro colpetto, rimproverandola, e lei scoppia a ridere.
"Avanti, ti sei persa in un posto bellissimo, magari troverai anche tu un ragazzo." sussulto sentendo le sue parole e scuoto la testa. Assolutamente no... ho chiuso con tutto questo. Io e lei non eravamo ancora amiche quando io frequentavo lui... lui che è stato ad oggi l'amore della mia vita, l'unico con cui sia stata così bene e l'unico con cui abbia provato un sentimento così forte.
Ho provato a stargli vicino, ma era sempre via per le gare con i Kart, e inevitabilmente ci siamo allontanati anche noi... siamo passati dall'essere l'uno l'ancora dell'altra a non sapere niente di quello che ci succedeva reciprocamente nelle giornate... ed è lì che abbiamo capito che l'amore non bastava più, e ci siamo lasciati.
Ho sofferto da morire. Ogni giorno che aprivo gli occhi sentivo il cuore quasi squarciarsi, non avevo voglia di iniziare una nuova giornata. Tutto portava il suo nome, era impossibile andare avanti. Mi sono dovuta fare forza per uscirne, ho eliminato ogni traccia di lui dalla mia vita. A ora non so che fine abbia fatto, non so più nulla di lui... e anche se mi capita ancora di pensarci, so di essere andata avanti.
"Charles, scusa... Pierre sta organizzando una serata qui vicino, vieni con noi?" una voce con un forte accento spagnolo mi fa girare di scatto, una voce fin troppo familiare, e i miei occhi si posano sulla sua figura. Mio Dio, ma è uno scherzo?
Anche lui, appena mi volto, mi nota. I suoi occhi scuri si posano su di me e li strabuzza come se non credesse a ciò che sta vedendo. Spalanca la bocca ma non emette alcun suono, quasi sembra che sia rimasto senza parole.
Milioni di domande mi affollano la mente. Lui corre in Formula Uno? È riuscito a realizzare il suo sogno? Non sapevo nulla di nulla... una parte di me lo trova cambiato, è cresciuto, è diventato un uomo, ma un'altra parte di me riconosce nei suoi occhioni lo stesso ragazzino che stava con me.
"Ehm... che succede?" il monegasco ci rivolge questa domanda, sicuramente stranito dalla reazione del suo compagno di scuderia. "Sembra che abbiate visto un fantasma."
Carlos lo ignora, come se non lo sentisse affatto, poi mi indica e scoppia a ridere. "Estelle, sei tu? Davvero?"
Annuisco, sentendo gli occhi colmi di lacrime. Non pensavo proprio di vederlo qua. In un attimo vengo investita da milioni di emozioni. Lui è qui... come ha sempre sognato. "Ciao Carlos, complimenti! Non sapevo fossi un pilota in F1, ma in fin dei conti avrei dovuto immaginarlo."
"Grazie!! Ma Dio, non riesco a credere che tu sia qui. È passata una vita, ma sei rimasta bellissima." sento un brivido percorrermi per le sue parole e perché mi ha appena lasciato una carezza sul braccio. "Che ci fai qua?"
Lo ringrazio per il complimento e poi indico la mia amica che sta accanto a Leclerc. "Le sto facendo compagnia durante il weekend, l'ha invitata Charles."
"Vuoi dirmi che Lilith è tua amica? Che coincidenza! Sono davvero felice di vederti, non immagini." non so se mi faccia piacere o meno che mi stia parlando come se fossi un'amica di vecchia data, quando per me è stato così importante... mi chiedo se tra i due sia rimasta la sola a considerare la nostra relazione così importante. "Perché non vieni anche tu alla festa post GP? Sono certo che ti divertirai... potremmo parlare un po' dei vecchi tempi e aggiornarci, mi farebbe piacere se venissi. Tanto verrano anche loro." indica Charles e Lilith e io mi ritrovo ad accettare automaticamente, senza nemmeno pensarci su.
"Certo... farebbe piacere anche a me, Carlos."
Mi sorride un'ultima volta e poi corre via, scusandosi con noi, perché un pilota di un'altra scuderia sta richiamando la sua attenzione.
Lo seguo con lo sguardo, maledicendomi quando mi perdo a pensare a quanto sia sexy con la tuta addosso, fino a quando sparisce, dopodiché mi rigiro verso la mia amica che mi sta fissando a bocca aperta.
"Che diavolo è appena successo?" me lo chiede quasi saltellando, è chiaro che quanto sia elettrizzata e capisco vuole sapere ogni dettaglio, perciò mi metto l'anima in pace e le dico che, appena saremo sole, le racconterò ogni cosa.
*****
Ho ansia. Un'ansia fortissima che quasi mi blocca, non riesco a credere che sono stata invitata a questa festa dal mio ex. Inutile dire che ci ho messo tantissimo a decidere cosa indossare, perché tutto non mi sembrava adatto, niente mi sembrava mi stesse bene addosso... e tutto questo solo perché sono consapevole che rivedrò Carlos.
Alla fine Lilith mi ha prestato un suo vestito, dice che questo colore smeraldo si intona benissimo ai miei occhi e che sono bellissima, per cui ho deciso di calmarmi e seguire il suo consiglio. Poi ha insistito per sistemare i miei capelli castani in delle morbide onde che cadono sulle mie spalle e per truccarmi appena. Era così entusiasta di sapere del mio passato con lo spagnolo che ha curato ogni dettaglio per farmi essere al top. Ha già iniziato a shipparci come una fan girl che vede la sua coppia preferita in una serie.
Io, al contrario suo, so bene che non vuol dire niente questo incontro... il passato è passato e noi non siamo più nulla da un bel po' di anni. Non voglio illudermi.
Appena mettiamo piede nella sala, i miei occhi vanno alla ricerca di Carlos. Lo individuo immediatamente, sta chiacchierando con Charles, infatti quest'ultimo lo trascina da noi, avendo notato la mia amica.
I due si scambiano un bacio dolce sulle labbra mentre Carlos mi lascia un bacio sulla guancia, facendomi sentire miliardi di scosse elettriche su tutto il corpo, e la cosa non migliora quando mi sorride.
"Sei molto bella, davvero. Ti andrebbe di andare a chiacchierare un po' in un posto più tranquillo?" fa cenno alla sala con la musica troppo alta e io, completamente rapita da lui, annuisco.
"Va bene, Carlos." mi giro verso Lilith e la avviso di starmi spostando con lui, ricevendo un'occhiata maliziosa da parte sua. Alzo gli occhi al cielo per il gesto della mia amica e poi mi avvio verso l'uscita, seguita dal mio ex.
Mettere nuovamente piede fuori è un toccasana, l'aria fresca mi colpisce le guance e mi aiuta a calmare i pensieri e la temperatura corporea che sembra salita a dismisura da quando le sue labbra hanno sfiorato la mia pelle.
Mi siedo su una panchina del giardino di questo locale e lui si accomoda accanto a me. Per un attimo mi sembra di essere tornati indietro nel tempo a quando dopo cena passava a prendermi casa mia e ci sedevamo su una panchina non lontana. Parlavamo tanto, ci baciavamo, sognavamo, progettavamo una vita insieme...
"È bello che tu abbia accettato di venire... anche se ero nervoso all'idea di rivederti." mi giro verso di lui sentendolo parlare e non credendo alle mie orecchie. Anche lui era teso?
"Anche io, Carlos..." decido di essere sincera quanto lui "è stato strano rivederti. Ho pensato che il clima del paddock mi faceva pensare a quando venivo a vedere le gare di kart e tu sei spuntato dal nulla, sembrava quasi la scena di un film."
Mi permetto di guardarlo e di ammirarlo. È davvero bello con l'abito nero e la camicia bianca, è di un eleganza soprannaturale.
"Erano bei tempi... mi piaceva davvero tanto stare con te. Ti ho pensato spesso nell'ultimo periodo, soprattutto perché mia madre ha incontrato la tua. Mi ha detto che hanno parlato un po' e io mi sono chiesto come stessi, cosa avessi fatto nella vita, se avessi incontrato qualcuno con cui costruire una famiglia."
"Ho avuto qualche storia, ma niente di così serio da volere un futuro." Non ho più sognato un futuro con qualcuno dopo di lui "Poi mi sono laureata, sto abbastanza bene. Ho un bel lavoro, devo dire che non posso lamentarmi. Tu invece? Sei arrivato al sogno più grande per tutti i piloti."
"Corro con la Ferrari, è veramente emozionante se penso a quanto volevo arrivare in Formula Uno. Anche io sto bene, anche se in certi momenti non è semplice, c'è tanta pressione e paura di non fare bene." fa spallucce e poi mi sorride passandosi la mano in mezzo ai capelli "Per quanto riguarda l'amore, sono stato qualche anno con una ragazza, ma abbiamo chiuso qualche mese fa. Non provavo più nulla. Ora sono single."
Questa notizia mi fa accelerare il cuore, anche se non dovrei reagire così. "Ma sei sempre stato tenace e ambizioso, perciò so che il tuo posto in Formula Uno è meritato."
"Ti ringrazio." mi sorride ancora e io vorrei che il mio stupido cuore smettesse di fare le capriole. Dio, mi sento come quando eravamo piccoli. "Conosci Lilith da molto?"
"Da qualche anno, l'ho incontrata il primo anno in facoltà. Abbiamo iniziato a parlare e nemmeno a farlo apposta ho scoperto che stava cercando un appartamento, io cercavo proprio una coinquilina, perciò siamo andate a vivere insieme. È diventata presto la mia migliore amica. C'è sempre stata per me e io per lei. Ormai siamo inseparabili." È incredibile come una coincidenza possa far nascere un bellissimo rapporto come quello tra me e lei "Sono felice stia frequentando Charles, lui è un bravo ragazzo, e lei ha bisogno di una persona così. Ha sofferto tanto, con lui ride come non ha mai fatto, sembra così spensierata finalmente."
"Charles è davvero un ragazzo d'oro, e anche Lilith da quello che ho visto da quando si frequentano." annuisco trovandomi d'accordo e poi lui rinizia a parlare "Ma ti andrebbe, ovviamente puoi dire no, di andare a pranzo insieme domani? Mi piacerebbe rivederti..."
Sembra quasi teso mentre lo chiede, quasi fatico a credere che un pilota così famoso e importante si senta a disagio a chiedere a una ragazza di pranzare fuori.
"Carlos, smetti di fingere timidezza, chissà quante donne ti girano intorno." lo prendo un po' in giro, volendo smorzare la tensione, e mi compiaccio quando lo sento ridere. Dio... avevo scordato la sua risata.
"Ma nessuna di quelle donne è te, tu sei stata importante... non l'ho mica dimenticato." me lo dice con serietà, fissandomi negli occhi e accarezzando la mia mano che è sulla panchina.
Mi mordo il labbro inferiore e sorrido senza riuscire a trattenermi, spostando lo sguardo sul cielo blu dipinto di stelle. "Va bene, accetto il tuo invito."
Lui non risponde, ma sento il suo corpo rilassarsi di botto, come se temesse fino a ora che avrei potuto rifiutare il suo invito.
Le nostre mani che si sfiorano e accarezzano appena mi fanno rilassare e agitare allo stesso tempo, e non posso fare a meno di chiedermi se il destino ci ha fatto rincontrare per un motivo... magari prima non era il nostro tempo e lo sarà ora... non lo so, ma sono pronta a godermi ogni singola cosa mi verrà offerta.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top