Le Tre Ninfe, Nymphae Adonis
One Shot creata per il {Flowers Contest} di -ServiziByVenilla-
TRAMA
Le Lampàdi sono Ninfe degli inferi, compagne di Ekate. La nostra storia racconta le vicende di tre giovani Ninfe: Celestia (Ουράνιος), Kosma (Κοσμικός) e Thàla (Θαλάσσιος). Per mano di Ade esse avranno un destino atroce.
Io sono Melpomene, la Musa del canto e della tragedia.
La nostra storia comincia milioni di anni fa, quando gli Dei venivano venerati e l'Olimpo era visto come un luogo sacro. Zeus si divertiva ad infliggere danni ai mortali se qualcosa non era di suo gradimento mentre giù negli inferi, invece, Ade aveva un compito più complesso ed è proprio da qui che voglio cominciare a raccontare la storia di Celestia, Thàla e Kosma.
Melinoe si recava spesso al fiume Cocito, in cui nacque, lo specchio d'acqua di esso replicava alla perfezione la sua forma quasi simile a quella di Ecate, in triplice forma e che rappresentava Cielo, Terra e Mare.
Si era adagiata sull'argine, per cogliere qualche fiore e alzando lo sguardo vide Hermes che la stava fissando dall'altra parte del fiume. L'uomo era di bell'aspetto, portava un copricapo con attaccate delle ali, il suo corpo nudo era coperto solo nelle zona bassa da uno strato di stoffa. Piano piano si stava avvicinando sempre più alla Ninfa che si era messa ad aspettarlo bagnandosi il viso dall'acqua limpida.
Hermes emanava una sensazione di inganno e bugie, in quel momento imbarazzante tutto ciò che la Ninfa pensò era di sedurlo con le sue doti ma si accorse che il bel Dio aveva preso già parte al gioco e senza rendersene conto erano l'uno nel corpo dell'altro, si abbracciavano e le loro bocche si sfioravano, erano sempre più ansimanti di piacere.
Erano ormai pieni di passione che non si accorsero di Persefone, che era arrivata per richiamare Melinoe, l'aveva cercata in ognuno dei quattro fiumi e non si sarebbe aspettata di trovarla assieme al suo fratellastro.
I due amanti si accorsero di lei e con un balzo Hermes fuggì via per non farsi sgridare, scomparendo nella boscaglia. Al contrario la ninfa era rimasta immobile e nuda, con la madre che la osservava a braccia conserte e con uno sguardo incattivito. La donna cercò di spiegare alla giovane figlia che ciò che era stato compiuto avrebbe cambiato per sempre la sua quotidianità agli inferi, come era accaduto a lei molto tempo prima.
Melinoe annuì fregandomene di cosa sarebbe accaduto e seguendo la madre verso il rifugio di Ade.
Qualche tempo dopo Melinoe diede alla luce tre bellissime ninfe, di cui conosciamo già i nomi.
Celestia che era la più tranquilla e maggiore delle sorelle, aveva un aspetto simile alla madre e i capelli di un rosso Borgogna, gli occhi di un dorato simile al padre. Il suo dono rappresentava la musica e suonava i canti delle anime che si perdevano negli inferi. Thàla aveva i capelli corvini e occhi azzurri, i suoi abiti erano di un blu mare ed era aggraziata proprio come le onde. Ogni tanto le veniva concesso da Ade un breve periodo di avventure con Poseidone per imparare il mestiere di domare i fiumi. Kosma, la più piccola delle sorelle era un piccolo demonio, faceva dispetti a chiunque e diceva un sacco di bugie. Il suo aspetto era identico ad Hermes, i capelli di un arancio raccolti in due codini e gli occhi verdi.
Mentre le sorelle maggiori erano intente a compiere i lavori degli inferi, Kosma decise di allontanarsi al fiume Cocito per incontrare il padre e anche per fare i soliti dispetti. Dietro un albero scruta un ragazzo che stava vagando senza meta, cercando di avvicinarsi a lui urta una piccola radice. Humus, il ragazzo, si gira di scatto e accortasi della piccola Ninfa cerca di aiutarla invano. Kosma alza lo sguardo e si accorge che lui ha qualcosa di diverso dai soliti Umani che arrivano agli inferi, o almeno le pare umano, il ragazzo ha una pelle pallida e sembra non capire dove sia.
«Ti sei perso, piccolo uomo?» Cerca di domandare la ninfa.
«Si, credo di aver smarrito la strada, non so come sono arrivato fino a qui»
«Non preoccuparti ti posso aiutare!» Gli risponde con entusiasmo Kosma.
Il ragazzo la guarda con felicità, ma subito si accorge che non può oltrepassare il fiume quando la ninfa cerca di portarlo oltre. Nello stesso m9mento arrivano anche le sorelle che vedendo la scena prendono da parte la sorella minore, spiegandole che le anime che sono vicino al fiume non possono attraversarlo se non pagano un obolo al traghettatore.
«Evidentemente il ragazzo non può permetterselo, quindi dovrà vagare qui per sempre!» Afferma Thàla.
«Purtroppo non possiamo fare niente, non abbiamo i poteri degli dei.» Risponde Celestia con voce calma e dando una pacca a Kosma che aveva appena avuto un idea.
«Potremo chiedere a Hermes se ci aiuta a trovare un obolo per il piccolo uomo, così potrà attraversare il fiume!»
Le sorelle la guardarono impaurite, nessuno aveva mai provato a chiedere ad un Dio una cosa del genere e chi l'aveva fatto era finito male. Kosma, cocciuta come la madre ignorò li sguardi di Celestia e Thàla proseguendo al di fuori del fiume per cercare Hermes. Purtroppo questo causo l'ira di Ade che avvertito della piccola scappatoia di una delle sue ninfe si precipitò al fiume Cocito.
Le sorelle cercarono di nascondersi invano, mentre Kosma cercando di uscire fu tagliata in viso. Il povero ragazzo vedendo Ade si pietrificò e nessuno di loro riuscì a parlare.
«Nessuna di voi deve permettersi di uscire da qui! Vi è stato fatto mangiare il frutto degli inferi e perciò non potete oltrepassare la linea che divide il nostro mondo dal mondo umano.» Gridò Ade con una furia inumana come solo un Dio poteva avere.
Le sorelle cercarono di scusarsi, offrendo servigi ad Ade, implorando di risparmiarle per la loro ingenuità e chiedendo di poter salutare la madre.
Il Dio degli inferi non volle sentire ragioni, spazzò via tutto ciò che circondava il fiume creando attorno una grotta e ghiacciando il Cocito. Con uno sguardo maligno lanciò tutta la sua ira sulle tre ninfe facendole diventare dei fiori simili alle margherite di colore giallo, che presero il nome di Adonis.
Ancora oggi si possono sentire le loro urla quando si colgono questi fiori che crescono vicino ai parchi nascosti dalla natura.
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