Capitolo 6

Cole :

È riuscita a rovinare anche questo momento. I suoi occhi puntati su di lui, il suo "Sì" diretto a lui, sono stati un'umiliazione.

I festeggiamenti sono durati tutta la notte. Ho bevuto con l'intento di dimenticare quello che è accaduto, l'affronto che mi ha rivolto. Quando rientro in camera per cambiarmi, lei è lì, ferma.

Sembra un angelo, quell'abito mette in mostra tutte le sue curve.

Ricordare ciò che le ho detto mi fa male, non penso affatto che lei sia una sgualdrina. Non mi interessa che lei sia vergine o meno, quello che mi fa male e sapere che lei si è donata ad altro un uomo che non la amerà mai come la amerò io. Sono divorato dalle immagini dei loro corpi avvinghiati, dei loro baci, delle sue mani sul suo corpo.

Decido di andare fino al confine nella speranza di trovare un intruso, combattere mi ha sempre distratto,ma anche loro mi lasciano solo con il mio dolore.

Non ci è mai stata una sera più quieta di questa. Decido allora di restare fermo su di un gran masso ad ululare alla Luna la mia sofferenza.

Gli uomini si chiedono cosa io ci faccia là, a quest'ora dovrei marchiarla, farla mia, farle urlare il mio nome al culmine del piacere, ma a farmi compagnia c'è solo la consapevolezza che tutto ciò non avverrà mai. Sarebbe più facile per me lasciarla andare e vivere una vita in piena solitudine, ma il mio lupo non me lo permette, è difficile da spiegare, a differenza da quello che si dice il Lupo è molto egoista, piuttosto di vederla con un altro preferirebbe ucciderla. Non ho mai accettato questa parte del nostro essere dei Lupi mannari. "Loro" non si addolciscono con l'amore come gli esseri umani, sono molto protettori, il compagno o la compagna appartengono ad un lupo, in cambio riceveranno lealtà e amore fino al loro ultimo respiro. Potrei combattere il mio istinto, reprimere il mio Lupo ma sono sicuro che alla prima Luna piena, lei e la quel bamboccione non avranno più dove nascondersi, e la loro morte sarebbe assicurata, preferisco vederla viva tanto è chiaro che da questo momento in poi, vivremo questo inferno in due.







Quando i primi raggi del sole illuminano la valle decido di tornare indietro. Sono stanco, distrutto. Dormire e diventato un'optional da quando è arrivata.

Entro nella stanza facendo piano per non svegliarla.
Rimango fermo a guardarla, incantato dallo spettacolo che ho davanti: il petto quasi scoperto, le coperte quasi del tutto riverse in terra. Le sposto una ciocca di capelli cercando di fare piano.

«Perché ti comporti in questo modo? Potremmo avere una vita felice se solo tu... se solo tu me ne dessi l'opportunità... se solo tu mi guardassi in modo diverso.» Il mio è un sussurro di disperazione, soffiato sulle sue labbra.

Mi allontanai quando la sento gemere qualcosa. Mi avvicino al camino per aggiungere della legna, per poi riavvicinarmi al letto, prendo le coperte per coprirla, mi spoglio quasi del tutto, lasciando solo i pantaloni per evitare di impressionarla e creare tensioni ulteriori.

Appoggio la mia testa sul cuscino, mentre il suo viso angelico e a pochi centimetri dal mio.

Come vorrei stringerla forte a me, sentire la sua pelle calda sulla mia. Chiudo gli occhi per scacciare dalla mia mente l'immagine di me e lei insieme. Mi devo arrendere all'evidenza: niente di tutto ciò avverrà mai. Scuoto la testa concentrandomi su altro; ma ancora il destino si beffa di me. Le sue mani si posano sul mio corpo mentre la sua testa si appoggia sul mio petto. La tentazione è forte, vorrei spostarla, ma non ce lo faccio. Lascio che almeno nel sonno le nostre realtà siano diverse.













Sophia:

Avevo preso sonno sperando di ritrovare il lume, si sa come dicono, no? "La notte porta consiglio." Ma così non è affatto stato, il sonno è stato tormentato da scene che prevedevano una mia qualche vendetta su di lui.

È stato oltraggioso il modo in cui ha avuto il coraggio di trattarmi! Chiudermi in camera mentre lui ha festeggiato beato, non mi ha lasciato salutare nemmeno la mia famiglia... non mi ha lasciato avere neanche un minimo contatto con Paul.

Con questi pensieri apro gli occhi. La prima cosa che percepisco e un respiro caldo sul mio viso... la sensazione è stranamente piacevole.  Qualcosa di ampio e solido mi fa da cuscino ... ma è un attimo, prima che la consapevolezza della sua presenza sotto di me mi avvolga. Il suo braccio muscoloso mi avvolge la schiena, spingendomi con una delicatezza quasi innaturale su di lui. Vorrei urlare, svegliarlo, ma attonita rimango ferma a guardarlo. I lunghi capelli biondi coprono il suo viso, il petto nudo appare così perfetto che non dubito abbia fatto girare la testa a tante donne. Allungo la mia mano verso il suo viso. La barba folta lo rende davvero affascinante. Sposto i suoi capelli, lasciando spazio alle sue labbra. Non so perché, ma sto facendo fatica a resistere alla tentazione quando guardo la sua bocca.

Mi allontano cercando di fare il più piano possibile. Sono spaventata dalla reazione del mio corpo, la mia mente si è decisamente lasciata andare a pensieri poco consoni. Non posso essere attratta da lui, nel mio cuore ce solo, unicamente Paul. E per lui che voglio e devo fuggire, per lui che sto rinnegando le sensazioni che ho provato nel svegliarmi vicina a Cole.

«Lui non riceverà nulla da me, gli farò capire cosa voglia dire costringere qualcuno che non ti ama a vivere con se, gli dimostrerò quanto odio può provare una donna a cui viene tolto l'amore. Gli riverserò addosso tutto il mio rancore»

Sono con questi pensieri che mi volto a guardarlo un ultima volta prima di entrare nella stanza della vasca per cambiarmi.



Quando faccio ritorno lui si e alzato. Mi perdo a guardarlo mentre si lega i capelli, gli occhi ancora pieni di sonno. Si accorge di me e i suoi occhi che tanto ricordano un mare placido al mattino, ora si incrociano con i miei. Sento dei brividi risalirmi la schiena.

-Chi ti ha detto di dormire nel mio stesso letto?- Chiedo mentre mi siedo sulla poltrona di fronte a lui.
Chiude gli occhi con un espressione quasi esasperata. Sta così per un po finché non va in direzione dell'armadio prendendo alcuni indumenti.

-Sei sordo, o fai finta di non sentire?- insisto.
-Quella che fa finta di non capire sei tu! Ti ricordo che siamo marito e moglie. Inoltre questa è la mia stanza!- risponde con un tono assonnato.

Noto sulla schiena un disegno. Mi alzo vinta dalla curiosità avvicinandomi a lui, sfioro con le dite la sua pelle.
-Cos'è?- chiedo mentre si irrigidisce al mio tocco. Sicuramente la mia mano è fredda. La consapevolezza che dovrei staccarla dalla sua schiena non mi aiuta di certo nell'impresa. Maledetta curiosità!
-È un "tatoo".  Rappresenta la mia dinastia, le mie origini e quello che sarò.- il suo tono è più pacato, quasi dolce.
- Fa male?- continuo con le mie domande mentre la mano tocca ogni centimetro di pelle sotto il disegno.
- Ci sono mali peggiori- risponde dopo aver fatto un lungo sospiro. Si volta a guardarmi afferrando la mano incriminata con le sue. Non ho neanche il tempo di pensare a cosa sta succedendo, che qualcuno bussa alla porta. In questo momento ho la prontezza di allontanarmi da lui. Cole da il permesso a chiunque abbia bussato di accomodarsi, non certo prima di avermi lanciato un lungo sguardo penetrante.

-Avanti!-. Entra allora un ragazzo un po' titubante.
-Signore mi avete appena chiamato?- chiede il giovane mantre io lo guardo stranita-
-Si, Tim porta dell'acqua calda, ho bisogno di un bagno.- risponde mentre fa un passo verso l'armadio, ignorando la mia presenza.
Aspetto che il ragazzo esca prima di seguirlo. La mia curiosità non ha davvero limiti.

-Ha detto che lo hai appena chiamato. Com'è possibile? Non ho sentito nulla. Quando mi sono svegliata dormivi, e mentre mi cambiavo non ti ho sentito dire nulla, tanto meno uscire dalla camere. E prima parlavi con me, quindi non puoi aver fatto nulla. O mi sbaglio?» sussurro le ultime parole con riluttanza, sono quasi timorosa della risposta.

Lui si accascia sulla sedia stringendo le mani sul capo.

-Con la mente. Noi "animali", come tu ci definisci, siamo più forti e possiamo comunicare con la mente.- marca con notevole rabbia la parola "animali". Vedo il suo fastidio ma del resto cosa vuole che pensi, il modo in cui si e comportato è da animali, un essere umano non rapirebbe una ragazza, sposandola contro il suo volere.
-Posso imparare anche io?-la mia curiosità e del tutto finalizzata al mio piano di fuga. Forse imparando potrei comunicare con la mente con Paul, fargli sapere che sto bene, che lo amo e che presto in un modo o nell'altro riuscirò a raggiungerlo. Paul deve sapere che io non mi dimenticherò mai di lui, che deve aspettarmi, perché lo amerò per sempre.

-Gli umani che vengono qui, una volta ...- si interruppe quando rientra il giovane di prima, Tim, che riempie la vasca di acqua calda.
-Stavi dicendo?- voglio sapere, chiedo di nuovo mentre lui si volta verso di me tenendo la mano sui pantaloni.

-Non avverrà mai! È inutile che tu chieda!-risponde con il suo tono duro. Si è spazientito.
-Perché?- anziché rispondermi, Cole fa scivolare i pantaloni rimanendo completamente nudo.
La prima cosa che faccio, e urlare, la seconda e girarmi e mettermi una mano davanti agli occhi. Anche se per pochi secondi, sono rimasta incantata a guardarlo. Chissà che figura che ho fatto!

-Oh, cielo! Ma sei impazzito?- sento il suo fiato sul collo. Sono scossa da brividi di un'intensità mai provata prima.

-Per avere questo dono, devi essere marchiata! Ma preferirei marchiare un morto, che sapere che nel tuo corpo scorre il mio sangue! - il tono è pieno di disprezzo. Le sue mani si posano sulle mie, ora i miei occhi incrociano i suoi.

-Non dirmi che è la prima volta che vedi un uomo nudo! Dì la verità, non vuoi guardarmi altrimenti prenderei il posto di quel moscerino nelle tue fantasie. Non reggerebbe il confronto?- dice tutto ciò ridendo. Stacca le sue mani da me incamminandosi verso la vasca piena. E la seconda volta che fa allusioni che non colgo, ma questa volta non gli lascerò l'ultima parola, lo raggiungo verso la stanza da bagno.

-Meglio un moscerino, come l'hai definito tu, che un mostro come te!-
Esco di corsa quando lo sento ringhiare forte tanto da far tremare persino la stanza.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top